Pubblicato Venerdì, 31 Maggio 2013 20:46
Scritto da Ferone Mauro
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Come e perché  chiedere il rimborso dell’ IVA.

 

iva-tia

 

Come ho scritto nella prima puntata della storia Colui che fece per viltade il gran…. rifiuto “è nel 2003 che in Vallagarina  si decide di applicare, riguardo il costo della raccolta e smaltimento dei rifiuti domestici, il principio che chi più inquina più paga. 

 

Il primo passo è stato la distribuzione progressiva sul territorio dei bidoni  per il secco provvisti di microcip  per la lettura degli svuotamenti. 

 

Successivamente, dal 2007, la T.I.A. ( tariffa di igiene ambientale) ha sostituito la T.A.R.S.U. ( tassa smaltimento rifiuti solidi urbani). La Tarsu veniva calcolata esclusivamente in base alle superfici tassabili.

 

La Tia per le utenze domestiche è suddivisa da due componenti: una quota fissa che si calcola secondo una tariffa a metro quadro dell’appartamento, differenziata a seconda dei componenti del nucleo famigliare, ed una quota variabile che viene calcolata solo sul numero dei componenti del nucleo famigliare.

 

La Tia per le utenze non domestiche è calcolata in base ai metri quadri dei locali e delle aree produttive moltiplicati per un coefficiente relativo alla tipologia dell’attività svolta.

Per entrambe le utenze al risultato del calcolo viene aggiunta l’IVA del 10%.

 

Questa aggiunta è motivata dal fatto che la TIA non è  ritenuta una tassa ma un servizio svolto per il cittadino e pagato in proporzione ai rifiuti prodotti.

Per rendere coerente questo principio la Provincia di Trento nel 2005 con la delibera della Giunta provinciale N°  2972 del 30 settembre, decideva che con il 1° gennaio 2008 si doveva adottare i sistemi di rilevazione puntuale del rifiuto prodotto.

 

Purtroppo , sul nostro territorio,  causa deroghe, questa delibera non è stata mai applicata, quindi nei fatti la TIA è sempre stata una tassa.

Intanto, il 24 luglio 2009, con la sentenza n. 238, la Corte Costituzionale ha stabilito che la Tia è una tassa e non una tariffa, sulla stessa non è quindi possibile applicare l’iva. Si riconosce così del tutto illegittima l’Iva al 10% sulla Tia, per la quale, oggi, i cittadini possono chiedere il rimborso.

 

A livello nazionale la Federconsumatori  ha più volte sollecitato federambiente e l’Associazione dei Comuni Italiani a  dare indicazioni alle proprie aziende di applicare la sentenza della Corte Costituzionale,  le quali si sono giustificate di non aver agito in tal senso in quanto aspettavano disposizioni da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze sull’applicazione della sentenza.

 

A porre fine all’incertezza interveniva  il decreto legge del 6/12/2011 n.201, il cosiddetto decreto Salva Italia del Governo Monti  che istituiva la Tares, una vera e propria tassa, dove non dovrebbe essere più applicata l’IVA  se la tariffa rimarrà calcolata con un metodo normalizzato.  

I Comuni che predisporranno una tariffazione puntuale  con la misurazione del rifiuto prodotto potranno emettere le fatture per il servizio svolto a favore dell'utente.

 

In Trentino alcuni utenti , con l’appoggio della Federconsumatori , hanno promosso una causa nei confronti  del loro gestore della raccolta dei rifiuti. Il Giudice di Pace di Trento con la sentenza del 10  dicembre 2012 ha confermato che sulla TIA calcolata con il metodo presunto non può essere applicata l’IVA e ha condannato l’azienda a risarcire i cittadini. 

 

Nei giorni scorsi molti comuni della Vallagarina  hanno deliberato  che con il 1° gennaio 2013 era avvenuto  il passaggio da tariffa  a tassa.  Questa scelta è stata sostenuta dalla Comunità di Valle. Infatti, la documentazione inviata il 18 gennaio a tutti i sindaci presentava chiare  indicazioni  per favorire quella scelta. Tra queste indicazioni, viene evidenziato l’aspetto vincolante dell’applicazione  della TIA, quello di avere un sistema funzionante della misurazione puntuale dei rifiuti prodotti dal singolo utente. Di seguito si dichiara che esistono delle criticità nel sistema di misurazione gestito dalla Comunità di Valle.

Come ho ampiamente dimostrato nell’ultima puntata della storia  "Colui che fece per viltade il gran..... rifiuto".

 

A questo punto vengono a cadere tutte quelle remore (  fiducia nelle istituzioni) che mi avevano impedito di promuovere la richiesta del rimborso dell’IVA ingiustamente pagata dagli utenti della Vallagarina serviti dalla Comunità di Valle.

 

Per richiedere il rimborso si può contattare la Federconsumatori del Trentino  al N° telefonico 0461 303997 o andando sul sito  http://www.federconsumatori.it/sedimostra.asp?REG=Trentino  oppure compilando il facsimile ed inviarlo…… e per conoscenza alla Federconsumatori di Trento Fax n° 0461-935176.

 

I dati da inserire sul facsimile sono il Codice  identificativo Utente che si trova sulla fattura e il numero del contratto che si deve chiedere in Comune.

Per il Comune di Ala è sufficiente fare la richiesta all’indirizzo mail '); document.write(addy61099); document.write('<\/a>'); //-->\n Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. "> Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .it.

 

Per scaricare le fatture  emesse dalla Comunità della Vallagarina andate a  alla prima puntata della mia storia "Colui che fece per viltade il gran.....rifiuto"   e seguite le istruzioni per andare sul sito della Comunità di Valle e scaricate le fatture dal 2008 al 2011.

Se avete fatture precedenti il 2008 emesse direttamente dal Comune potete indirizzare la richiesta per il rimborso direttamente al vostro Comune.

 

Per ulteriori spiegazioni mandate una mail all’Associazione    Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

 

Allegati:

Facsimile richiesta rimborso, da scaricare e compilare

Sentenza del giudice di pace di Trento

 

Mauro Ferone

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