Replicanti....
In data 18 luglio 2012 abbiamo pubblicato la seguente foto contrassegnata da un breve interrogativo: “ Replicanti? “
Mal ce ne incolse!
Nessuno poteva immaginare quale vespaio di critiche, pressioni, tentativi di imbonimento, depistaggi amministrativi, inesattezze, insomma tutta la panoplia di sotterfugi che solo la Pubblica Amministrazione è in grado in alcune circostanze di schierare.
A nove mesi da quel' editoriale fotografico, il Manufatto o la Bacheca Replicata è stata rimossa, evidente segno della presenza di qualche macroscopica irregolarità.
Non siamo pervasi da moti di gratificante soddisfazione ma piuttosto da una certa amarezza per quanto, in termini di comportamenti, atteggiamenti e reazioni verbali , ci sono stati rivolti, anche da ambienti che avrebbero dovuto mantenere un atteggiamento molto più istituzionale, se è vero come dovrebbe esserlo, che l'amministrazione è al servizio di Tutti i Cittadini ma ancor più della Legalità.
Per quanto sopra abbiamo ritenuto di inviare all'amministrazione comunale di Ala, la lettera sotto riportata perché rimanga almeno qualcosa a futura memoria ed evitare l'insorgere di amnesie pretestuose.
Recita un' antica massima del diritto latino: “ Amicus Plautus sed magis amica veritas!”
Libera Traduzione : “ Sei mio amico, Plauto, ma ancor più amica mi è la verità!”.
Ogg. Procedure di accertamento
Egregio Signor Segretario
del Comune di A L A
Piazza S. Giovanni 1
Egregio Signor Segretario,
La “ Bacheca del Perlè” è stata rimossa a dimostrazione che la sua collocazione era avvenuta in modo bonariamente definibile come “ leggero” e quindi, in attesa di una quasi certa ricollocazione della stessa , l'armonia amministrativa sembra ricostituita.
Rimangono le perplessità circa i comportamenti tenuti da alcuni settori dell' Amministrazione e il tentativo di mascherare prima e di disorientare poi quello che si è rivelato un modo piuttosto dilettantistico di gestire i rapporti con i cittadini.
Questa condotta disdicevole rimane al di là delle soluzioni che verranno adottate , come intatti rimangono il vulnus giuridico e l'amarezza per gli atteggiamenti e le reazioni esterne ed interne (non crediamo da parte sua) di fronte ad una segnalazione che un tempo sarebbe stata accolta con ben altri commenti e letta come partecipazione dei cittadini alla vita della Comunità.
Ma evidentemente la dissociazione tra parole e fatti, tra comportamenti pubblici e privati è sempre più marcata senza che purtroppo ne venga percepita la pericolosità e ridicolaggine .
Questi sono i tempi nei quali compiere un'azione doverosa e richiamare i pubblici amministratori al proprio dovere si configura come una intromissione e una turbativa da controbattere con modi sprezzanti.
Verrebbe spontaneo chiosare le critiche con la citazione : “ Non canimus surdis” , ma è giusto che qualcosa rimanga agli atti.
Auguri a lei e buon lavoro.
Distintamente
Luciano Rizzi,
Marcello Cavagna
Ala 20.4.2013
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