Pubblicato Mercoledì, 06 Marzo 2019 08:56
Scritto da Ferone Mauro
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Inquinamento e salute – seconda parte

 

 

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Il 14 dicembre 2018 la nostra associazione ha organizzato una serata per informare i cittadini  sull’inquinamento causato dal notevole traffico sull’ autostrada del Brennero e sui relativi danni alla salute.

La serata è stata riepilogata in due articoli.

 

Quello che segue è il secondo; il primo è stato pubblicato il 18 gennaio scorso - VEDI ARTICOLO

 

Nella seconda parte della serata, l’esperto ambientale Claudio Campedelli ha evidenziato quali sono le cause dell’inquinamento atmosferico e quali iniziative servono per ridurle.

 

Questo, in sintesi, il suo intervento.    

 

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Premessa: "La mia attività è orientata al rispetto della vita del genere umano. Ritengo che una condizione base per permettere una vita dignitosa in salute sia il rispetto dell’ambiente visto come un bene comune. Le condizioni economiche, subordinate alle esigenze primarie, sono importanti per la vita sociale e sono strettamente correlate con l’ambiente. "     Claudio Campedelli.

 

L’inquinamento atmosferico è dovuto a diversi fattori, ma quello causato dai mezzi di trasporto negli anni tende sempre ad aumentare mentre per le altre cause la tendenza è al ribasso.

 

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Sul nostro territorio passano ogni anno 29,4 milioni di tonnellate di merci su strada e 12,7 tonellate su ferrovia.

Proviamo a rispondere a queste tre domande:

 

1-Dove vanno queste merci?

                                 

Queste merci vanno in Germania e nei Paesi Bassi.

 

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2-Ci sono altre vie?

 

Si, ci sono altre vie di comunicazione (corridoi) su strada e ferrovia.

 

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3-Perché passano attraverso la valle dell’Adige?

 

La terza domanda dovrebbe avere una risposta logica: perché è la strada più corta. Però non è così.

 

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Più della metà del traffico che passa attraverso il Brennero fa un percorso allungato.

 

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Dai grafici è evidente quale sarebbe il reale traffico merci sul corridoio del Brennero in base al percorso più breve. Un calo del 55% degli autocarri.

 

Ma perché migliaia di autisti fanno la strada più lunga per consegnare le merci?

Così facendo non aumentano i costi del trasporto ed anche dell’inquinamento atmosferico?

 

Che aumentino l’inquinamento atmosferico è un fenomeno già dimostrato, com’è provato che i nostri politici sono più sensibili nel tutelare certi interessi economici che alla nostra salute.

 

La mobilità delle merci è lasciata alle libere scelte di pochi secondo la propria convenienza economica:

Trattato sul funzionamento dell’Unione europea Art.94 (ex articolo 74 del TCE)( in vigore dal 1/12/2009)  “Qualsiasi misura in materia di prezzi e condizioni di trasporto, adottata nell’ambito dei trattati, deve tener conto della situazione economica dei vettori”

 

La Costituzione Europea, unico caso al mondo, tutela gli interessi dei vettori. La salute, l’ambiente e le tutele economiche delle persone vengono sistematicamente sacrificate.

 

La risposta alla terza domanda è purtroppo questa:

costa meno attraversare il corridoio del Brennero utilizzando l’autostrada A22 anche facendo molti km in più.

 

Ecco perchè:

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Ginevra - Milano 251 euro;     Como – Basilea 214 euro;     Monaco – Bolzano 98 euro.

 

A queste condizioni è possibile trasferire le merci dal trasporto su gomma a quello su rotaia?

 

Andiamo ora a vedere un grafico dove è possibile confrontare il costo del trasporto delle merci solo su gomma o combinato.

 

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Dal grafico è evidente che solo per i percorsi superiori ai 700 km il trasporto combinato inizia ad essere vantaggioso. Il trasporto combinato è quello che utilizza la ferrovia. UTI ( Unità Trasporto Intermodale)

 

E’ evidente che tutte le politiche sono indirizzate a mantenere in trasporto delle merci sulla strada.

 

La soluzione è quella di spostare le merci verso altri corridoi alpini, criterio del percorso più breve, armonizzando le tariffe e utilizzando il più possibile le linee ferroviarie sottoutilizzate.

 

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L’effetto immediato sarebbe la riduzione, pari al 55% del traffico sul valico del Brennero e la conseguente riduzione dell’inquinamento.

 

Questa soluzione è possibile attivarla immediatamente, poichè l’attuale utilizzo della ferrovia è del 30% rispetto la sua potenzialità.

 

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Lo scenario dell’aumento del trasporto merci nel tempo previsto dai progettisti del BBT è stato categoricamente smentito dai fatti.

Nel 2018 prevedevano un passaggio di oltre 60 milioni di tonnellate di merci invece sono risultate di 47 milioni.

Solo 11 milioni quelle passate con il treno quando la capacità operativa è di 29 milioni di tonnellate di merci.

 

Non serve costruire un'altra linea ferroviaria, è possibile immediatamente spostare le merci dall’autostrada alla ferrovia. Bisogna trasferire gli incentivi che ci sono al trasporto su gomma a quello su rotaia anche perché gli altri stati alpini, Austria e Svizzera hanno introdotto misure a tutela della salute dei propri abitanti.

 

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L’unica soluzione è quella di trasferire le merci con la ferrovia, introducendo politiche coerenti, quando il percorso supera un determinato kilometraggio.

Invece le scelte politiche vanno in direzione opposta. Proclamano l’indispensabilità della TAV ma incentivano costruzioni di nuove autostrade.

 

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Anche le iniziative dell’A22, “ Brenner Lower Emissin Corridor” per ridurre l’inquinamento sono risultate inefficienti.

 

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Ringraziamo Claudio Campedelli per la sua gratuita disponibilità e per chi vuole essere aggiornato è disponibile il sito: www.notavbrennero.info

 

Mauro Ferone

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