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- Pubblicato Giovedì, 09 Febbraio 2012 21:26
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LE DISCARICHE NELLA ZONA ESTRATTIVA DI PILCANTE
Il rapporto difficile con i rifiuti a Pilcante inizia nel 1979.
Ormai da un paio di decenni nella zona a nord del paese e nelle valle dei Nasi, ad ovest, si era avviata l’attività estrattiva di sabbia, ghiaia e marmo.
E’ appunto con l’attività estrattiva che si lega il deposito di rifiuti nelle varie aree di cava, ne è una delle conseguenze.
Nel 1979 una ditta del settore estrattivo deposita una ingente quantità di pneumatici in una cava in loc.Casarino; dopo un furioso incendio di tale materiale, la ditta avvia un nuovo deposito in loc.Pereri (alcune centinaia di mc) ricoprendoli quindi con una spolverata di materiale inerte sul quale si è ricreato il bosco.
Questa discarica è stata posta sotto sequestro nel febbraio 2006.
La successiva discarica di pneumatici viene realizzata in un’altra cava della stessa ditta, in loc.Neravalle.
Alla fine degli anni ’80 le cave interessate dai pneumatici, Casarino e Neravalle, diventano discariche comprensoriali per RSU.
La gestione di tali discariche fu affidata dal C10 alla ditta Adige Inerti, nuova denominazione della ditta proprietaria delle due cave.
In quelli anni la gestione fu, a dir poco, non conforme alle direttive impartite dal C10: rifiuti non coperti con inerte, coperture saltuarie con spessori di inerte inferiori al prescritto, conferimento probabile di rifiuti non conformi.
Nel frattempo la ditta Adige Inerti diventa Castellani Inerti Trasporti.
Con questa denominazione (non siamo in grado di stabilire da quale data) è autorizzata al recupero di materiali (rifiuti) pericolosi.
Contemporaneamente estrae materiale inerte dalla cava Neravalle, in pp.ff. confinanti con la discarica comprensoriale.
- Discarica pneumatici Casarino
-Discarica pneumatici Casarino –incendio
-Discarica pneumatici Neravalle
-Discariche comprensoriali RSU- collocazione
Le discariche comprensoriali furono chiuse nel 1991 dal C 10 dopo bonifica consistente in copertura con guaina e terreno vegetale della discarica Casarino; progetto di bonifica
la discarica Neravalle fu ricoperta esclusivamente di materiale inerte.
Nel 2004 parte dei rifiuti della discarica Neravalle, a causa di scavi eseguiti dal proprietario della cava, ex gestore della discarica, si riversarono all’esterno della copertura di inerti.
I documenti allegati danno una cronistoria dei fatti inerenti all’impianto delle discariche.
Interessante appare il verbale dell’ufficio minerario della PAT che recita: “Lo stesso Castellani Gianfranco ha riferito che per un certo periodo sono arrivati camion a scaricare materiale costituito da rifiuti provenienti dall'attività industriale della zona di Rovereto e quindi non è da escludere la presenza in discarica anche di sostanze inquinanti.”
Alla luce di quest’ultima dichiarazione, ricordando come negli anni la gestione delle discariche fosse delegata esclusivamente alla discrezionalità del gestore, riconsiderando le voci ricorrenti già all’epoca di bidoni scaricati, di movimenti notturni in discarica, informazioni verbali raccolte a riguardo dello scarico nella discarica Casarino di materiali provenienti dalle ditta Siric, Aquafil,Archifar,Marangoni (carcasse pneumatici e polveri) ,
rileggendo i documenti in nostro possesso relativi all’impianto delle discariche, abbiamo ritenuto di interessare prima l’amministrazione comunale di Ala e quindi alcuni consiglieri provinciali nel tentativo di arrivare a delle analisi della falda sottostante alle discariche per verificare se con il passare degli anni, considerando che il fondo delle discariche non ha impermeabilizzazione, detta falda non avesse subito un qualche inquinamento