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 Per la politica dell'ambiente                                   Chi lotta può perdere,chi non lotta ha già perso! Guevara                                          

CAVE - SITUAZIONE A PILCANTE

 

SITUAZIONI DIVERSE RIFERITE AL RIPRISTINO NELLE CAVE DI PILCANTE

 

Le cave sulla destra orografica della SP 90 sono esaurite.    macchina fotografica

 

Le autorizzazioni comunali riferite a queste cave sono: n° 12157, 91/97, 900, 4306.

 

Ad oggi, nonostante tutte le indicazioni di ripristino contenute nella legge provinciale, nel piano provinciale di sfruttamento delle sostanze minerali, nel Piano Comunale Pluriennale Attuativo, nel disciplinare, non si nota alcune osservanza delle normative.

 

L’unica licenza in fase di ripristino è la n.4306 della ditta Pasqualini.

 

Le altre ditte aspettano l’evolversi della situazione in merito alla proposta della ditta Cave di Pilcante di collocare in queste cave esaurite una discarica per rifiuti non pericolosi.

 

D’altra parte gli articoli 15 e 21 del disciplinare sono fin troppo chiari a riguardo del ripristino.

 

Perché né il Comune di Ala, né l’uff. minerario provinciale fanno rispettare queste norme?

 

Il Comune può, in mancanza di osservanza degli obblighi riferiti al ripristino intervenire direttamente incamerando le cauzioni versate a garanzia dai cavatori e rivalersi per la spesa eccedente tali cauzioni.

 

Art. 27 LP 6/80 -…………… il sindaco provvede, ove non siano stati realizzati entro un anno dalla scadenza dell'autorizzazione o della concessione alla coltivazione i programmi di sistemazione del suolo o di ripristino ambientale oppure ove non siano stati rimossi, entro il medesimo periodo, le strutture o gli impianti di cui all'articolo 7, comma 6.

 

In caso di mancata esecuzione dell'ordinanza entro il termine prescritto il sindaco provvede d'ufficio, a spese dell'inadempiente. È comunque fatto salvo, in caso d'inadempimento degli obblighi di cui al presente comma, l'incameramento della cauzione prestata.

 

La nuova legge provinciale in materia mineraria proroga tutte le autorizzazioni estrattive per due anni dall’entrata in vigore della legge stessa. Servirebbe prima del 31/12/2006 un atto dell’amm.comunale di Ala o dell’uff.minerario che ufficializzasse l’esaurimento delle cave esaurite, non facendole rientrare nelle autorizzazioni prorogate dalla nuova legge, potendo così intervenire subito con il ripristino prescritto. E’ il caso di diffidare il comune di Ala?

 

Le cave sulla sinistra orografica della SP 90.            macchina fotografica

 

Nonostante la presenza del PCPA, si può constatare l’assoluta mancanza di programmazione, sopratutto finalizzata ad un progressivo recupero all’uso agricolo, nello sfruttamento delle cave.

 

A nostro parere i fattori determinanti sono stati:

 

  •  il rilascio di autorizzazioni per zone d’estrazione troppo ampie senza esigere già nella fase progettuale il ripristino contemporaneo al progredire degli scavi;

 

  • la mancata programmazione per incentivare la collaborazione tra le varie ditte al fine di sfruttare razionalmente la zona al fine di evitare quello che si può ora constatare: scavi sparsi e distanziati con diaframmi intermedi che evidentemente facilitano ed incentivano la mancanza di volontà al ripristino;

 

  • la programmazione dello sfruttamento di tutta la zona estrattiva di Pilcante, che all’interno del PCPA è schematizzata in quattro disegni di massima che dicono tutto e niente; pur nella vaghezza di tali progetti, sugli stessi la zona sulla destra orografica della SP90, allo stato attuale dell’estrazione della zona di sinistra, appare già ripristinata.

 

  • Una cava di cui siamo in possesso della relazione tecnico-illustrativa è la cava Rizzi; la programmazione temporale presente su tale relazione indicava l’anno 2004 per il completamento del ripristino.
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