Pubblicato Domenica, 12 Maggio 2019 21:19
Scritto da Luciano Rizzi-Marcello Cavagna
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C'era una volta un re,

seduto sul sofà

che diceva alla sua sposa:

“Raccontami una storia.”

La Storia incominciò:

C' era una volta un re,

seduto sul sofà........

 

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Questa, più o meno, la superfice interessata dalla discarica

 

 

articolo pattIndubbiamente ha ragione, signora Aprone .

Usare un linguaggio fiorito, narrativamente leggero e piacevole,   costruire audaci descrizioni per alleggerire e nascondere la durezza dei problemi non sa molto di democrazia o di quella partecipata che si va predicando , ma descrive indubbiamente in una forma molto soft e molto deresponsabilizzata   il ruolo di certa politica nella soluzione dei problemi complessi.

 

La realtà purtroppo non è un racconto per l'infanzia e i cittadini non sono spettatori di una rappresentazione di leggero avanspettacolo. La realtà nel caso delle discariche a cielo aperto è drammatica e poco incline ad operazioni di mascheramento.

 

Si sta parlando di discariche, di luoghi deputati a raccogliere le nefandezze prodotte dall'economia e dall'industria, si discute di un progetto destinato a sconvolgere con polveri, traffico, incognite sulla correttezza dell'operazione un intero territorio e i suoi cittadini ed é poco compatibile con l' utilizzo di codici di comunicazione tendenti a sminuire disagi e rischi , a sottendere pericoli e costi, per trasformarli in un radioso futuro.

 

Le cave di Pilcante Chizzola, chiamate anche con l'appellativo di Oro Rosso, hanno rappresentato una incredibile fonte di ricchezza a basso costo e dovrebbero, queste le intenzioni degli operatori, continuare a produrre ingenti redditi .

Scavare o riempire sempre di impresa si parla, sempre di redditività a scapito di un territorio deputato   ad ospitare disagi per la popolazione e l'ambiente circostante .

 

Descrivere un problema di tali dimensioni, impiegando una narrazione alla Andersen come abitudinariamente fa la segretaria del Patt locale, non fa un bel servizio alla politica, intesa come strumento di soluzione dei problemi e neppure alla verità.

 

Quella verità che vede la trasformazione di una buca in una discarica, è qui addolcita, mimetizzata fino a trasformarsi in un' oasi di frescura , in un luogo di gioco e divertimento, in un paesaggio idilliaco per animali, bambini, famigliole, intenti tutti a giocare, inconsapevoli di avere sotto i piedi una discarica e di camminare non si sa bene su cosa.

 

Affrontare e narrare in questo modo un problema cosi delicato non è corretto. La verità è ben diversa dalle immaginifiche descrizioni future.

Nessun accenno o pochi i riferimenti ai veri problemi.

Ai problemi connessi all' individuazione e controllo degli sversamenti, alle quantità, alla pianificazione nel tempo, al contenimento del traffico, alla riduzione o meglio all'abbattimento delle polveri.

A questi problemi la politica dovrebbe dare una risposta, non nascondendoli sotto il tappeto per presentare all'opinione pubblica un quadro di serenità.

 

Ha compreso appieno che si tratta di una discarica, sia pure di inerti, che sotto c'è una falda, che il piano approvato nel 2013 non prevede proprio esattamente quello che sostiene da tempo Lei?

 

Si parla di discariche Signora Aprone, ha presente cosa sono?

Conosce l'impatto che tutt'ora grava sulle comunità delle destra Adige?

Ha una vaga idea della storia di quei luoghi abbandonati da Dio e trascurati sistematicamente da tutte le Amministrazione?

Ha letto le richieste di elevare i valori attualmente di sicurezza, per i metalli pesanti?

Conosce l'elevazione della discarica di circa 10 m fuori livello del piano valle?

Conosce quali materiali potranno essere conferiti,?

Fanghi non ben specificati, metalli e terre di scavo, perfino mercurio passando da un valore attuale di 0.001 a 0.003? Mercurio Signora Segretario.

 

Con un sogno, una visione, una quadretto futuristico ma poco futuribile lei ha liquidato una massa impressionante di problemi. Non li ha neppure presi in considerazione, non ha offerto soluzioni. Ha solo raccontato un sogno .

 

“ I have a dream!” .

 

Il sogno che la politica, quella politica, possa gestire da sola un simile problema.

 

Il suo Partito e Lei sono sempre stati possibilisti nella ricerca di soluzioni di compromesso e riconosciamo da tempo al suo Assessore di avere una visione sofferta e a tutto tondo di un problema gigantesco che toglie il sonno e riconosciamo pure una volontà, che da sola sembra non bastare, di porre la parola fine a quell' annoso problema.

 

Troppe le Amministrazioni che sono state succubi di scelte unilaterali, di scelte dove le parole compensazione, ritorni economici per le comunità, abbattimento degli oneri a carico dell'amministrazione comunale, non sono mai apparse.

 

Un vago cenno di preoccupazione alla vigilanza, ma come dovrebbe essere attuata e quali premesse dovranno essere sciolte dall' amministrazione comunale, non è dato a sapere.

Troppo compresa nella descrizione dei laghetti e delle ochette e dei saltellanti leprotti quasi a voler esorcizzare le dimensioni del problema.

 

Dovesse fare la sua comparsa l'Orso nessun timore; seppur all'opposizione (temporanea) Ugo Rossi è pronto a rivestire la divisa di Tartarin.

 

Ha mai considerato nel suo viaggio , il destino riservato alle vecchie cave di Neravalle e del Casarino? di quella dei copertoni e dell'ex comprensorio, tanto per capirci ?

A chi rimarrebbe il parco con glicini e piante che stillano miele, al Comune?

Magari gentilmente offerto dagli operatori?

O si dovrebbe pagare nuovamente, monitorando e magari reintegrare la bonifica per poi allestire?

Delle royalty per ogni versamento sarebbero da Lei previste?

E il monitoraggio dei carichi a chi spetterebbe? Ad un protocollo d'intenti?

 

Beffardi? Certo! e che altro resta a chi si vede negato da anni ogni tipo di confronto . Avete mai pensato sia pure come coalizione di governo, di coinvolgere la popolazione o forse anche altre forze politiche, prima di predisporre un aulico confortante comunicato stampa?

 

Tante domande, ma il cittadino questo chiede alla politica, di informarsi, conoscere, valutare e coinvolgere discutere con cittadini e altre forze politiche.

 

Il comunicato stampa suona di compromesso e di già deciso, rimandare o riservare la discussione   nel piccolissimo circuito degli adepti, non è dignitoso.

 

Facciamo domande e pretendiamo delle risposte, quelle risposte che molto probabilmente non sa fornire. Rivolgiamo la critica al modo rassicurante con il quale Lei il suo Partito si esprimono , ma siamo convinti che alberghino idee molto incerte su cosa sia stata, sia e sarà la zona delle cave. Un giro, una visita, non dovrebbero esserle precluse, sarebbero istruttive.

 

La compiacente stampa locale parla di 400.000 t. ( il piano dimezza le quantità, ma raddoppia i tempi) l'anno quindi 20.000 autotreni che sommano a c.a. 80-100 al giorno, vogliamo dimezzare ? Rimane comunque una visione Dantesca . Altro che le fonti del Clitumno!

 

Si sposta il Kartodromo e si ripristina la campagna sostiene. Ma dove metterebbe il circuito? Vicino al prato o al laghetto? Ed è consapevole che il terreno su cui insiste il kartodromo è ormai avvelenato da scarichi, fumi. oli, polveri, gomme ? E' l'equivalente in maggiore delle terre autostradali. Bene! allora magari potrebbero andare in discarica.

 

Chiudiamo. La nostra concezione del ruolo della politica è diversa, sicuramente carente di giovanile entusiasmo e di quella facile ricerca del consenso che tanta pressione mette ai giovani politici, forse è un pochino più realistica e soprattutto consapevole che il compito di ogni amministrazione è quello di tutelare i propri cittadini e la loro salute non ricercare sempre e comunque soluzioni pasticciate , senza peraltro riuscire nemmeno in quelle.. E' sapere dire no , è contrapporsi alle prepotenze, è riportare le soluzioni nell'alveo della qualità della vita di chi quei luoghi li abita.

 

Piuttosto che il marciume futuro, preferiamo la buca vuota , sempre utile per raccogliere parte, solo parte delle promesse e assicurazioni dispensate in questi anni.

 

La parola ora al consiglio Comunale unico autorizzato ad approvare il piano di trasformazione in discarica della ex cava a sud.. Ma non ci facciamo alcuna illusione.

 

Luciano Rizzi

Marcello Cavagna

 

in deroga

Tabella ricavata dalla documentazione depositata al Via

 

 

 

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