Testo fisso

 Per la politica dell'ambiente                                   Chi lotta può perdere,chi non lotta ha già perso! Guevara                                          

E’ bene che il cuore sia ingenuo e che la mente non lo sia  

(Anatole France)

 

 serata 8 novembre

 

 

La serata a tema “discarica Manara” tenuta ad Ala l’ 8/11/2019 dal Comitato no discarica in collaborazione con il Comune di Ala, porta ad una inevitabile e necessaria differenziazione tra l’ Associazione Tutela Territorio ed il Comitato nel merito della vicenda discarica.

 

Penso che il Comitato, pur riconoscendogli i meriti delle molte iniziative intraprese e delle espressioni documentali nette e decise, abbia affrontato le recenti vicende con un atteggiamento troppo speranzoso e attendista, non privo di apparente ingenuità, nei confronti degli enti che dovranno prendere le decisioni.

 

Atteggiamento negativamente culminato nella citata serata nella quale si è visto l’inedito, opportunistico, sorprendente affiancamento del sindaco al Comitato.

 

Questa svolta apparentemente collaborativa da parte dell’ amm.ne comunale, e la sua accettazione in questo momento da parte del Comitato, non può essere accettata dall’ Associazione Tutela Territorio, sempre dimostratasi disponibile a supportare il Comitato, seppur con qualche distinguo.

 

L’ Associazione ha purtroppo conosciuto negli anni uno stuolo di amministratori rassicuranti e collaborativi, a parole. Tali esperienze hanno adeguato la sua azione ad un necessario prudente realismo mantenuto degli atteggiamenti e nelle opinioni.

 

L’ eventuale e auspicabile collaborazione con l’istituzione doveva essere conseguente a dovute, concrete iniziative ostative alla discarica messe in atto dall’ amm.ne alense.

La quale, per bocca del primo cittadino, dichiara, a forzosa dimostrazione di buona volontà, già in essere un tavolo di lavoro tra le parti interessate al tema discarica, Comitato compreso (quanto ci piacerebbe conoscere i nominativi dei componenti la tavolata!).

Ben sapendo che per rendere attiva una simile forma di collaborazione istituzionale è indispensabile almeno una delibera, che per ora non esiste, della Giunta comunale, ed una formale nomina dei componenti il tavolo.

L’alternativa alla delibera, in merito al peso politico di questo “gruppo di lavoro”, è quella di trattare le eventuali riunioni alla pari di un ritrovo tra quattro amici al bar.

 

Ma procediamo con ordine.

 

Quando espressi a maggio in un articolo sul sito dell’ Associazione la decisione di abbandonare il mio interesse per il risanamento della zona estrattiva di Pilcante, intendevo chiudere in maniera definitiva un ciclo durato 40 anni nei quali mi ero interessato del malaffare che progrediva in quella zona fino a portarla agli sviluppi attuali… il progetto discarica Manara.

 

A farmi forzosamente regredire dalla decisione è stata la richiesta del costituente Comitato no discarica di mettere la mia “esperienza” a disposizione di questa impegnativa battaglia per impedire l’attuazione del progetto discarica Manara.

 

Tutto è proceduto nel migliore dei modi possibili per una iniziativa nata per affrontare la situazione nei tempi brevissimi che la mancanza di informazione da parte di tutte le amministrazioni, provinciale e, soprattutto, comunale, concedeva.

 

E nel progredire delle iniziative mi sono nuovamente trovato a misurarmi con l’atteggiamento nebuloso e altalenante dell’ attuale amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco.

 

Di tale atteggiamento accennerò successivamente.

 

Dopo un lungo periodo di silenzio dell’ amm.ne comunale (dal 27 giugno) , l’ Associazione Tutela Territorio ha consigliato, e concordato con il Comitato, l’ organizzazione di una serata pubblica ad Ala con invito di partecipazione, ribadisco, con invito di partecipazione, esteso a sindaco e consiglio comunale.

Nel corso della serata si sarebbero dovute sottoporre al sindaco alcune richieste, le stesse esposte nella lettera consegnata al primo cittadino il 15 ottobre, anche quella lettera concordata tra Comitato ed Associazione.

L’intento palese era quello di mettere fine all’ immobilismo dell’ amm.ne seguito all’ ordine del giorno approvato all’unanimità il 27 giugno dal Consiglio Comunale.

I cittadini presenti alla serata avrebbero dovuto sentire dalla voce del primo cittadino se era sua intenzione dar seguito concretamente alle puntuali richieste espresse nella citata lettera.

 

Abbiamo purtroppo intuito, e gli avvenimenti successivi ci avrebbero dato ragione, che questo tentativo di provocare chiarezza sarebbe fallito allor ché il Comitato ha accettato la proposta del sindaco di organizzare assieme, sindaco e Comitato, la serata.

 

Dopo quattro mesi di assoluto silenzio, senza alcun contatto né informazione ai cittadini, ancor meno al Comitato, il primo cittadino coglieva l’occasione al balzo. Suadente pregustava l’ennesima occasione per esprimere, a parole, la sua netta opposizione alla discarica. Consapevole che con il suo abbraccio avrebbe anche indebolito l’ azione ed il prestigio del Comitato.

 

E si arriva all’ 8 novembre, nella serata che doveva, almeno nelle intenzioni dell’ Associazione Tutela Territorio provocare una svolta; finalmente il sindaco doveva prendere impegni concreti e tradurre l’ Ordine del Giorno del 27 giugno in iniziative.

E il quella serata il capolavoro del politico si è realizzato, con tante parole e zero impegni ha accontentato … qualcuno ?... tutti?... il Comitato? Questo sarà da comprendere , e valutare.. Per ora nulla di nuovo per i 1861 cittadini contrari alla discarica.

 

Non è stata una qualsiasi ennesima occasione persa, è stata l’ultima occasione persa per un Comitato che ancora stenta a comprendere che rischia di essere annullato dalle manovre di palazzo.

 

Purtroppo il Comitato non ha trovato il coraggio necessario per assegnare pubblicamente al sindaco le sue responsabilità. Eppure 1861 cittadini rappresentati dovrebbero fornire una forza d’urto notevole, sapendola valorizzare.

 

Non ha proprio insegnato nulla al Comitato l’analisi dei repentini cambiamenti di indirizzo del primo cittadino? Se analisi c’è stata.

 

Amici del Comitato, risentite la registrazione della serata di presentazione del progetto discarica, ascoltate quali erano allora le dichiarazioni del sindaco; rileggete quindi il documento partorito dal primo cittadino 15 giorni dopo e allegato all’ Ordine del Giorno del 27 giugno, capriola notevole, anche da noi ammirata, e repentinamente provocata dalla quantità di cittadini firmatari contrari alla discarica; osservate cosa è stato attuato in conseguenza a quanto scritto in quel documento; per ultimo, quali sono state le risposte impegnative alla vostra, nostra lettera consegnata al sindaco il 15 ottobre?

 

Ma forse il merito delle mancate risposte dipende anche dal fatto di non avere voi stessi posto le necessarie domande nel corso della serata?

 

Vedete, di atteggiamenti ondivaghi di tal fatta ne ho visti e sopportati assai dal 1980 ad oggi. Il denominatore comune è sempre l’accorata enunciazione di buone intenzioni, non costano nulla, faremo …faremo … faranno…faranno…gli altri.

I risultati? Osservateli nella zona estrattiva di Pilcante.

 

Come ultimo consiglio vi direi di utilizzare sempre e solo la fredda ragione, le sirene che ora vi parlano da piazza S. Giovanni possono confondere.

Mancano esattamente sei mesi alle prossime elezioni comunali, esattamente lo stesso tempo bruciato dall’ amm.ne comunale dal momento che abbiamo affrontato la questione discarica.

Sei mesi nei quali al Comitato sono arrivati solo annunci pieni di buone intenzioni. Null’ altro.

La Sirena deve sopravvivere ancora fino al maggio 2020, sperando costantemente che qualcuno non decida, finalmente, di far pesare la delega ricevuta da 1861 cittadini.

 

Per ogni giorno che passa senza concrete certezze, il peso di quella delega si alleggerirà, fino a svanire. E, in tal caso, già da ora si può immaginare a chi resterà in mano il cerino.

 

Marcello Cavagna

 

PS: l'articolo è stato pubblicato anche sulla pagina Facebook dell' Associazione...questi i commenti:

 

Marco Soini Solo un mio pensiero, per ora:
alcune osservazioni ci possono anche dividere ma l’obiettivo ci unisce.

Marcello Cavagna Ovviamente l'obiettivo sembrerebbe il medesimo, non è detto che unisca; ciascuno sceglie la cordata a lui più consona, il Comitato NO Discarica Pilcante ha scelto la scorsa settimana la sua, con equa ripartizione di compiti e responsabilità; può succedere che dall' assunzione comune di responsabilità, proprio perchè a parole condivisa da molti, sfugga il soggetto che dovrebbe già averla assunta dal lontano 10 giugno con azioni concrete, condivise, e scritte nero su bianco, l'amministrazione comunale di Ala. Ma si sa, si dice che a volte i miracoli accadono, come le improvvise conversioni.

Comitato NO Discarica Pilcante Non possiamo certo svelare tutti i nostri programmi visto che siamo spiati da tutti e di conseguenza il nostro comportamento può sembrare un po’ morbido in questo momento crearsi dei nemici non ci conviene per il momento nei prossimi giorni faremo dei movimenti che dovranno dare dei risultati entro la fine del’Anno se poi questi non andranno come crediamo Allora si forzerà con altre strategie comprendo la vostra disillusione ma prima dobbiamo capire e con la serata di venerdì abbiamo capito molto anche se non sembra e qualche notizia in più è arrivata ora tocca a noi analizzare e agire

Alessandra Eccheli Certamente non sarete i soli ad esprimere con trasparenza e chiarezza le proprie impressioni all'opinione pubblica che, peraltro, è già stata coinvolta partecipando alla serata stessa. Il Comitato si è preso qualche giorno per rielaborarne gli esiti (collettivamente, come sempre fatto) e coglierne aspetti negativi e positivi, anche incontrando e parlando con le persone che erano presenti. Oggi l'urgenza di sapere può trovare una prima risposta nell'articolo dell'Adige, a firma Marco Galvagni. Quanto al resto, preciso che ci troviamo impegnati anche nella valutazione di una serie di altre azioni ed idee che, non appena poste effettivamente in essere, saranno tempestivamente rese pubbliche. Niente misteri e conigli dunque, solamente prudenza nel portare avanti la battaglia di tutti compiendo i passi giusti. Giustamente pungolati, comunque :)

Associazione Tutela del Territorio la disillusione non è nostra e non certo per la serata. Siamo certi sia stata compiuta una dettagliata disamina i fatti e delle reazioni, esaminate le alleanze e valutate le esclusioni , insomma che sia stata scelta una linea comportamentale in favore della collettività, sperando che il tutto non rimanga esclusivo patrimonio di pochi, per quanto eletti. Evitiamo di spendere risorse e compromettere l' immagine su queste forme di comunicazioni che definire criptiche è concedere troppo
. Quanto si legge , sembra la ricerca di un disimpegno attraverso un linguaggio ambiguo e misterioso.

La contrapposizione potrà anche essere faccenda privata, ma non lo deve essere l'obbligo di informare l'opinione pubblica che ha dirittto di conoscere ed essere coinvolta.

La mimetizzazione lasciamola a chi considera la vertenza un gioco di ruolo. "La verità vi renderà liberi" . Non cadiamo entrambi nella polemica e nel gioco del "divide et impera".

La vertenza dovrebbe essere comune , anche se purtroppo non del Comune e questa è una resposabilità pesante al di là dei presunti conigli nascosti nel cilindro. . Con questa battuta riteniamo opportuno astenerci da una conversazione compresibile a pochi per cercare di dare spazio ad un confronto con la popolazione ora relegata sullo sfondo.
Noi saremo in prima linea su questo ruolo che ci ha sempre contaddistinto anche se ha infastidito molti e ancora lo sta facendo Saremo soli ad esprimerci in modo chiaro? cordialmente

Associazione Tutela del Territorio il dibattito sul post di Marcello Cavagna,condiviso sulla pagina di "Sei di Pilcante se ..." è giusto avvenga principalmente tra coloro che saranno a diretto contatto con le discariche. In verità si attendeva il preannunciato commento alla serata , "A breve" dice il Comitato , dando alla locuzione il significato che il cucina si da al "Quanto basta" un tempo indefinito, eppure non dovrebbe essere cosi difficile, rendicontare quanto avvenuto e portarlo a conoscenza delle circa 1700 persone firmatarie ma non presenti. Che si fa ? si mette in scena un dialogo incomprensibile ? questa non è una partita a poker che si attende la mossa dell'avversario, quello vero rimarrà in silenzio come ha fatto finora. Manca combustibile ad una discussione seria e argomentata e non una sequela di elucubrazioni . Non dovrebbe essere difficile.

 

 

X

Diritti riservati

Copia non permessa