Accettarlo o ...licenziarlo in Tronco ?
Meglio la seconda , meno cruenta
Riprende con rinnovato vigore la personalissima contesa tra l' Amministrazione dell'uscente sindaco nei confronti del Regno Vegetale.
Questa volta è il verde cittadino ad esser nel mirino della “ Motosega selvaggia “ come vennero un giorno definiti i dissennati attacchi alle piante che cercano di rendere meno tetra la città.
Cosa mai si contorce nel tormentato animo del nostro primo cittadino da convincerlo ad intraprendere periodicamente con rinnovata collera queste iniziative ? Sopprimere anche i pochi elementi che cercano di conservare il decoro della ridente cittadina? Fare cassa? Escluso vista la pochezza dei quantitativi prodotti a fronte delle grandi rese ottenute a scapito delle grandi depauperazioni della montagna.
Improvvise resipiscenze circa dimenticati doveri?
Optiamo per quest'ultima. Infatti al di là del minimo indispensabile non si può dire che vi sia stata una continuità nella salvaguardia del verde cittadino. Qualche potatura, un taglio, piccole manutenzioni alle aiuole , ma null'altro.
Ovviamente poi i nodi vengono al pettine tutti assieme e allora ecco la lista della spesa per le squadre di “ giardinieri/boscaioli” , da rendere esecutiva nella primavera del 2015, in piena campagna elettorale.
Un “ freudiano, “Cupio dissolvi” ? Che poi corrisponde al più classico “Muoia Sansone con tutti i Filistei!”
Una lista di c.a. 90 piante da “ manutentare” il che spesso significa da abbattere con la ormai consunta giustificazione che si “ tratta di piante ammalate” e quindi pericolose e perciò....bla bla bla.
Certo che diventano pericolose se per anni ci si dimentica dell'ordinario controllo, della cura, dell'esame attento fatto da esperti !
E quando il lavoro si accumula per disattenzione o incuria, allora si provvede in maniera radicale.
Abbattute le piante del viale Marconi a fianco del Cimitero.
Potate qualche giorno prima , sono state successivamente abbattute . ! Erano ammalate !” tuona . E' vero ( in parte), alcune presentavano delle problematicità, ma non tutte e certamente non insormontabili . Se si fosse agito tempestivamente si sarebbero potute salvare. Ma il tempo incalzava bisognava rincorrere progetti di ben altra caratura .
Dissennata potatura anche ai Gelsi di largo Vicentini.
Motivo : Sporcano ! Secondo il ciclo della natura i frutti prosperano poi cadono nel volgere di qualche settimana. Ma pur riconoscendone il valore storico, la testimonianza di un passato che tanto si celebra, la decisione prima era quella di abbatterli. Poi rientrata ma solamente a metà visto lo scempio commesso da improvvisati giardinieri, con poca esperienza , competenza e sensibilità.
Anche le aiuole non hanno miglior sorte. Vedi lo spartitraffico su via Segantini, quello che provenendo dal Centro, attraversa la Provinciale e continua verso il Cimitero. Anch'esso raso al suolo. Troppo il carico di lavoro per la manutenzione.
E molto probabilmente prossimi interventi nel prestigioso Parco Pizzini. Acquisito perchè era un Parco e quindi una superficie con piante e prato .
Qualche euro per una trasferta in qualche vicina città consentirebbe al primo cittadino e ai tecnici di acquisire almeno il concetto di verde, di parco, di arredo . Sarebbe insomma di insegnamento per molte cose.
Non siamo a conoscenza dove avranno luogo gli altri interventi che ripetiamo interessano c.a. 90 piante nel territorio comunale.
Saranno interventi singoli: mordi e fuggi, compiuti all' alba, rapidamente, senza spiegazioni – mai date in verità – ma con il mantra stancamente ripetuto “erano ammalate, ho la perizia”.
Eppure questa Amministrazione stanzia una considerevole somma di denaro per il rinnovo degli addobbi floreali ( affidati a ditte esterne) dimostrando l'ennesima mancanza di coerenza.
La nostra non è una posizione pregiudizialmente intransigente.
Tutt' altro! Il ciclo della natura va rispettato. Anche le piante si ammalano e muoiono.
Sta di fatto che il saldo negativo della città in questi ultimi 5 anni sarà di ca. 150 piante. Mica poco.
Non una sola pianta abbattuta è stata sostituita con la messa a dimora di un'altra. (fatto salvo viale Malfatti e via Tre Chiodi).
Eppure una legge dello stato impone di mettere a dimora una pianta per ogni bambino nato o adottato. Bella iniziativa ; ma da noi si preferisce tagliarne una per ogni donna o uomo che scompare.
L'offesa rivolta ai cittadini è ampiamente manifestata sui Social network. Ma chi non sa dialogare ovviamente non sa neppure ascoltare.
Un saluto signor sindaco. Che le fatiche di questi anni trovino ristoro in sereni pic-nic. Ovviamente al di fuori del Territorio da lei ….......amministrato.
Per certi aspetti Lei ci mancherà.
Le dedichiamo in chiusura questo aneddoto.
Nel suo libro “I sette pilastri del successo” Stephen R.Covey scrive:
«Supponiamo che in un bosco vi imbattiate in un uomo intento febbrilmente a segare un albero.
“Che cosa state facendo?” chiedete.
“Non vede?” è la secca risposta. “Sto segando questo albero.”
“Ma lei sembra sfinito!” esclamate. “Da quanto tempo ci lavora?”
“Più di cinque ore”, risponde quello, “e non ne posso proprio più. È un lavoro massacrante.”
“Be’, perché non smette per qualche minuto e dà una bella affilata a quella sega?” suggerite. “Sono sicuro che funzionerebbe molto più alla svelta.”
“Non ho tempo per affilare la sega, io.” Risponde l’uomo in tono irritato. “Sono troppo occupato a segare….»
la Redazione
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