Pubblicato Mercoledì, 23 Gennaio 2019 14:48
Scritto da Redazione
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I Polmoni Verdi contrastano l'inquinamento atmosferico.

 

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Anche la nostra cittadina non è passata indenne dal recente cataclisma che ha colpito parte del Trentino.

 

Molti gli alberi colpiti dall'evento di cui sopra, molte le piante schiantate e molti anche i danni, ma quale migliore occasione per togliere dagli affaccendati uffici comunali il gravoso peso della manutenzione ?

 

E allora il già scarso e macilento patrimonio arboreo della città, da sempre poco curato, sopportato, oggetto più di invettive che apprezzamenti è stato fatto oggetto di un repentino intervento di manutenzione straordinaria.

 

La diminuzione del verde cittadino è stata ulteriormente depauperata dalla rimozione delle piante in via Soini, dalla mancata piantumazione di quelle a fianco della nuova Despar in via della Costituzione, abbattuti i cedri di piazza Giovanni XXIII a pochi anni dalla perizia che la precedente amministrazione aveva fatto per verificarne la salubrità e la consistenza, spianato infine il piccolo parco dell'ex ospedale per far posto al cantiere. Anche un maestoso abete nel cortile della scuola media ed un albero leggermente inclinato nel parco Bastie non hanno avuto scampo.

 

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Si scopre ora dopo studi rendering simulazioni misure e disegni l'inadeguatezza dello spazio su via della Costituzione (a fianco della nuova Despar), per porre a dimora nuove piante. Sono tanti troppi gli anni nei quali il verde cittadino non è oggetto di attenzione, studi di compatibilità, stanziamenti per la messa a dimora di nuovi arbusti o piante o anche solo di manutenzione ordinaria.

 

Solo frammentati interventi, del tutto occasionali e casuali frutto dell'improvvisazione o dell'urgenza. Nulla di preordinato. Viale Tre chiodi l'esempio plastico di quanta confusione regni nella pianificazioni. Tre tipologie di piante hanno cercato ricovero lungo il viale ma senza successo. Ora si opta, ma la scelta è dettata dalla gratuità degli arbusti, per i Tigli. Immaginiamo le vibrate proteste degli abitanti quando invaderanno giardini, solleveranno la pavimentazione, incrineranno muretti di recinzione. Il tiglio, per gli incaricati al verde, è una pianta leggera e lieve, poco ingombrante, parca nello sviluppo, qualcuno pensava fosse un sempreverde. Avranno vita breve, tra cantieri che movimentano mezzi strabattendosene delle piante .

 

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Non tutto ovviamente è casuale. Molte le piante da abbattere, perchè pericolanti, altre per doverosa precauzione, qualcuna poteva essere forse recuperata, ma non importa il ciclo della vita è anche questo. L' importante, ciò che distingue il presenzialismo dal pensiero lungo è sapere che si può sostituire, riposizionare nuove piante, scegliere le tipologie più opportune.

 

Lungo l'elenco delle piante e dei luoghi verdi scomparsi inutile ripeterlo.

 

Piuttosto ricordiamo quello promesso e mai fatto:

 

-- il viale a fianco della Despar in via della Costituzione

-- le piante in Via Soini che avrebbero il pregio di alleggerire la mostruosa costruzione in vetro che vanifica il pregevole sforzo della progettazione della Despar. Viene il dubbio che in alcuni progettisti si animi inquieto il tarlo della memoria, l'orrore per

  - l'oblio che spinge a realizzazioni follemente inadeguate.

-- il giardinetto di fronte all' Albergo Pineta

-- il reintegro dei tanti abbattimenti al parco Bastie e nella zona della Piscina

-- attenzione minima nella pulizia dell'alveo del torrente Ala

-- piccoli interventi sui marciapiedi incompiuti di corso Passo Buole

 

Città significa anche equilibrio, nell'arredo, nella pulizia, nella cura del particolare , nel decoro degli allestimenti, nel saper posizionare fioriere e nell' adattare con cura belletti e luminarie. Città è l'insieme equilibrato di verde, spazi pubblici, segnaletica meno approssimata di quella esistente, di cartellonistiche storicamente veritiere, stilisticamente meno pop, qualcosa che evidentemente sfugge .

 

Troppi gli studi affidati più per ascrivere l' avvallo accademico che per l'effettivo apporto di contributi. Tutti a pagamento. Alcuni?

 

-- scenografie di via Nuova, nemmeno Cattelan poteva far meglio

-- studio parco Bastie, un luna park di ovvieta' e banalità

-- recupero cave , neppure la Grande Berlino arrivo' a tanto

-- lo studio decorativo delle antiche botteghe di via Nuova ( commissionato alla Comunità di valle) un fragile esempio di pop art, lontano  dalla verità storica, poco pertinente, piuttosto costoso e incompleto. Ma questo sarà stato previsto dalla convenzione.

 

 

La redazione

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