Testo fisso

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La fuga delle competenze dal Trentino di Fugatti

 

bordon


Paolo Bordon, direttore generale dell’Azienda sanitaria del Trentino, dà l’addio alla squadra di dilettanti allo sbaraglio che guida la Provincia di Trento. Andrà a guidare la ben più prestigiosa Asl di Bologna.

Lascia pronunciando una sentenza devastante sull’esperienza trentina: “Per fare un lavoro come il nostro bisogna avere un programma…. Il programma della giunta Fugatti in materia di sanità ancora non c’è”.

Mentre l’assessore alla sanità Segnana apre assurdi e sperduti "centri nascita" (in un Trentino in cui le nascite crollano), manca ancora il Nuovo ospedale del Trentino (Not), il cardine della sanità.

Prosegue Bordon: “Purtroppo è l’aspetto negativo della mia esperienza trentina: non avrei mai pensato di andarmene nella stessa situazione di quando sono arrivato. Il Not non c’era e non c’è, e questo è un problema tremendamente serio. Senza il Not cade il sistema e cadono anche gli ospedali di valle. Io mi auguro per i trentini che si possa trovare una soluzione rapida perché è la prima necessità. Un ospedale moderno che abbia i mezzi e la possibilità di attrarre i professionisti, nell'interesse dell’intero sistema.”

Congratulazioni elettori trentini, avete voluto l’ignoranza e l’incompetenza leghista al governo? Ora c’è.

Mark Pisoni

 

E' quanto meno bizzarro per un manager professionista il continuo ricorso ai mezzi di comunicazione per lacrimare la sua dipartita da Trento per la più prestigiosa sede Bolognese.
Dovrebbe essere sereno, gioire per il miglioramento professionale, magari compiere qualche riflessione e forse un piccolo mea culpa e un "mi dispiace", non sarebbero del tutto fuori luogo.
Le motivazioni delle parti sono di colore diverso, come appare in maniera anche fastidiosa. con un contrasto che si accentua se a confrontarsi sono due diverse visioni ideologiche e politiche.
Il Professionista/manager, dovrebbe essere almeno incolore visto che proprio indolore per moltissimi utenti della Sanità Trentina a mio avviso non lo è stato.
La moltitudine di cariche, dirigenze, direzioni, referenze all'interno dell'Azienda Sanitaria, rende i giudizi individuali piuttosto difficili. La Sanità Trentina , nel sentire comune , non è affatto migliorata in questi anni, tutt'altro!
" Fatte ovviamente salve le eccellenze, le razionalità, le economie e altri meriti ! "
Basti pensare agli appelli fatti in questi anni per la riduzione delle liste di attesa, il negligente contrarsi della diagnostica preventiva , l' assottigliarsi del ricettario o meglio dei farmaci cosidetti Mutuabili, il crescere del deficit " ospedaliero " con le altre Regioni, per motivare qualche diffidenza. Nata non certo ieri.
Sulla gestione del Covid stendiamo un velo di repressa indignazione sperando non sia condiviso dalla magistratura.
QT nel numero di Maggio ha posto delle critiche circa la gestione del Covid , almeno nelle sue fasi iniziali, nelle RSA. E' vero, e si ritorna all'incipit, che tra direttori, responsabili, referenti e presidenti si corre l' inevitabile rischio di cadere nella confusione.
Il Dott. Bordon se ne va? Sicuramente per gli stessi motivi per i quali è venuto fino a NOI. Avrà sicuramente ricevuto offerte più convenienti.
E' un Manager, un libero professionista, va dove l'offerta è ampia e remunerativa. Perché mai chiedere coinvolgimenti emotivi a chi agisce sicuramente in modo professionale , ma anche con quel distacco freddo e qualche volta forse anche anaffettivo,
Sono Professionisti che risalgono e ridiscendono continuamente il fiume alla ricerca di un luogo adatto a gettare la lenza. Questa è la regola del mercato.
Buon lavoro dott. Bordon. abbiamo capito che se ne va, per motivi anche politici, ho ascoltato le sue recriminazioni e vorrei sentire ora anche alcune considerazioni a consuntivo sullo stato della nostra sanità.
Come si usa dire nel feroce mondo della " competizione" : " Per un Bordon che se ne va , ne arrivano altri 10 ": Francamente quanto finora ascoltato non ha risposto a nessuno degli interrogativi che i cittadini Trentini si sono in questi anni posti.

Luciano Rizzi

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