Pubblicato Lunedì, 20 Maggio 2019 10:53
Scritto da Rizzi Luciano
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Pur non essendo di Pilcante

 

Da un post inserito sulla pagina Fb "Sei di Pilcante se..."

 

Non sono iscritto a sei di Pilcante se......e infatti non sono di Pilcante, ma cullarsi nell'illusione che il problema sia solo della frazioni è velleitario.

Leggo anche gli interventi della Segreteria del PATT e felicemente riascolto il liguaggio della politica ( linguaggio attenzione , non contenuti , quelli c'erano degli anni '70) .

Ora non so bene se la Segreteria del PATT " c'è o ci fa"

Nella prima ipotesi penso sia inutile ogni interlocuzione, sarebbe un dialogo tra sordi o meglio tra chi parla e chi non vuol sentire, nel secondo, apprezzo il tentativo di assumere un ruolo altamente ed esclusivamente politico a giustificazione della assoluta mancanza di risposte.

Ora sono finalmente convinto che non abbia neppure visto l'elenco dei materiali da sversare . Non inerti sui quali attrezzare un parchetto, (ma senza ochette e pesciolini questa volta), ma una "Cernobyl" di materiali quali arsenico, piombo, cadmio, manganese, nichel, cromo, fanghi di fonderia e per i metalli pesanti si richiede di TRIPLICARE il limite di pericolosità.

Parole spese per conquistare una fiducia, per rassicurare, per rabbonire per ricondurre ad una posizione che alla data attuale è SOLO ED ESCLUSIVAMENTE DEL PATT unica forza di governo che abbia affrontato con tanto zelo il problema dIscariche.

ll partito nel quale milito non ne sa nulla non ne ha ancora parlato e finora neppure il Sindaco si è pronunciato.

Qual'è l'intento del PATT o preferirei della sua Segreteria? di costituirsi come avanguardia illuminata? Proprio in un problema così delicato? cui prodest? riposizionamenti preelettorali?

Allora il succo del pensiero politico sarebbe questo: prima si decide, poi si convoca un' assemblea, si informa si ascolta si cerca di minimizzare di rassicura sulla vigile presenza futura, e se non si trova l'accordo? Semplice, si fa come deciso. Guardatevi Pilcantori dai finti seminatori di pace.

Non è quella la politica e francamente si dovrebbe vivere il territorio e conoscerlo al di la' del folclore, prima di abbozzare illusionistiche proposte cosiddette politiche.

 

Luciano Rizzi

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