Testo fisso

 Per la politica dell'ambiente                                   Chi lotta può perdere,chi non lotta ha già perso! Guevara                                          

La Rete delle Riserve

Una opportunità o un altro specchietto per le allodole?

 

Rete-di-Riserve-

 

 

Trascinato dai comuni limitrofi, anche quello di Ala sembra prestare orecchio al progetto di adesione alla Rete delle Riserve.

 

 

La definizione non inganni; non si tratta ne di un Parco e neppure di un' Area Protetta.

 

La definizione ridefinisce l' uso del territorio e offre ulteriori possibilità all'ampliamento degli interventi sull' ambiente e sul territorio, con infrastrutture , ma soprattutto offre fondi, risorse, disponibilità finanziarie mantenendo – in apparenza – i vincoli che per quanto via via sempre più erosi, ancora esistono. L'iniziativa laddove attuata nello spirito della norma, presenta caratteristiche positive con un doveroso distinguo: la rete si è finora sviluppata in territori a consolidata vocazione turistica (Baldo – Fassa – Sarca – Giudicarie – Lagorai ) o vocata al tempo libero, e consolidatasi nel tempo.

Un modo   lessicale quello usato dal legislatore per ampliare l'offerta Turistica, vero motore e regista della politica provinciale.

Una formula per ampliare l'offerta per amministratori poco accorti : poco o nulla si coglie delle opportunità di intervenire per conservare il territorio , per migliorare le infrastrutture e rendere compatibilmente fruibile l'offerta .

 

Nelle pupille dilatate di molti amministratori scorrono veloci, le ciclabili, i resort, magari i Dunhill – quegli infernali scempi fatti alla montagna per consentire la discesa....in bici e dotati di idonei impianti di risalita.

 

 

Una sola località del Trentino ha completato questo progetto e i risultati sono stati unanimemente condannati.

 

 

Alternative sono individuabili anche nel reimpiego e nella riclassificazione della sentieristica SAT o altra riguardante i sentieri di montagna . Lo sbocco naturale quindi per una vocazione turistica in itinere.

Vedi Brentonico ( o meglio il Baldo) ultimo arrivato.

 

E' diffuso il convincimento formatosi nel tempo e con alle spalle l'esperienza dei Parchi e delle Riserve Naturali di quanto sia determinante e fondamentale il coinvolgimento delle popolazioni e dell'Associazionismo in particolare.

 

La Rete delle riserve non sono i territori dell'Ovest aperti alla Civilizzazione e alla radicale modificazione; nessuna corsa al Klondike, nessun avventurismo mascherato da sviluppo.

 

L'arrivo tardivo del Comune di Ala presenta un vantaggio: molto è stato sperimentato, tanto è stato messo a punto;   sono già da tempo identificati gli interventi con rilascio positivo distinti da altri   vocati ad un immediato tornaconto peraltro con scarsissimo rilascio sul territorio.

 

Rete delle riserve significa anche investire, promuovere, intervenire sull'ambiente per una sua conservazione come recita il punto primo della definizione di Rete e la legge di istituzione. Salvaguardare e promuovere lo sviluppo in modo compatibile.

 

Non è infine un Bancomat   per i progetti   silenziosamente approntati dalle amministrazioni, non un rilascio di risorse per iniziative pensate e gestite nel chiuso delle stanze o nella trattativa privata.

 

Rete delle riserve significa mobilitare risorse per una conservazione ( misericordia!!! e i contributi? e il privato?) con la consapevolezza che l'investimento sull'ambiente ritorna amplificato.

Investimento sulla montagna significa valorizzare , anche attraverso azioni di salvaguardia e di manutenzione, un ambiente e la sua cultura; significa anche conservare,   per offrire,   uno spaccato di storia e costume, significa infine opportunità per tempo libero .

 

Significa   anche dire qualche no al turismo invasivo e non sostenibile, al mordi e fuggi di un giorno,   significa fare manutenzione, ed evitare lo sfruttamento indiscriminato fatto all'insegna della speculazione .

 

Il bosco non è un parco , anche se può essere vissuto con leggerezza ma nella consapevolezza che si tratta di un bene prezioso da utilizzare, razionalmente, per tramandarlo migliore alle future generazioni

La fruizione va gestita con misura, gli ordinamenti ci sono, le disposizioni pure tutto il quadro normativo è ben delineato............ e allora cosa manca, ?

Manca la capacità di interpretare un ruolo super partes ; è fragile la volontà di far prevalere la norma sull'arbitrio e spalancare l' occhio , spesso semichiuso,  del controllo e della vigilanza.

 

E' quantomai necessario ascoltare le proposte e aprirsi ad   una compartecipazione abbandonando il dannoso autoreferenzialismo degli addetti ai lavori o presunti tali.

 

Alcuni esempi di interventi che da anni attendono risposta sul nostro territorio?

 

-        le pozze alpine lasciate nell'incuria più assoluta

-        la sterpaglia abbandonata in ogni dove

-        la mancanza di sorveglianza

-        il bosco privo di valore che soffoca i prati

-        la mancanza di manutenzione sulle strade forestali

-        lo stato di degrado di molte malghe

-        recinzioni pericolose,

-        postazioni per la cacciagione di passo fuori norma

-        segnaletica e cancelli assenti o inutili

-        normative non fatte rispettare

-        video/fotocamere del tutto illegali

-        postazioni di caccia raffazzonate

-        le segnalazioni o le osservazioni in merito accolte spesso con fastidio

-        e l'elenco potrebbe continuare e così infatti sarà sino a quando una

         generazione più attenta saprà affrontare il problema in modo più

         consapevole e meno ruspante

 

La legge prevede il coinvolgimento e questo dovrà essere continuo e sincero, non una informazione a cose fatte.

Le associazioni devono essere chiamate ad un tavolo di lavoro per promuovere, proporre , discutere valutare   quanto perverrà al gestore della rete.

E' richiesta e indispensabile una gestione trasparente secondo i criteri e le regole applicate per la cosa pubblica.

Nulla di privatamente gestito , quindi e su questo la vigilanza sarà sicuramente estesa e forte.

Tante sono infatti le associazioni interessate alla cura del territorio.

 

Un saluto

Luciano - Cabina di regia delle Aree Protette

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