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- Pubblicato Lunedì, 17 Novembre 2014 09:17
- Scritto da Rizzi Luciano
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BINGO!!!
Settant'anni dopo : 6 novembre 1944 – 6 novembre 2014.
No, purtroppo non si parla del grido di trionfo equivalente al nostro “Tombola!”
Settant'anni or sono , il 6 novembre 1944 l'USAAF, la Forza Aerea Statunitense, scatenò nell'ambito della più estesa Operazione STRANGLE destinata a demolire la logistica della Wehrmacht in Italia, una campagna di bombardamento delle sottostazioni ubicate lungo la linea ferroviaria del Brennero , con l'intento di trasferire il trasporto ferroviario dalla trazione elettrica a quella a vapore.
Il comando Americano aveva individuato lungo l'asse ferroviario del Brennero 33 ponti di vitale importanza per il trasporto e le sottostazioni di trasformazione elettrica di Ceraino – Peri - Ala – Rovereto – Trento – Salorno - Ora – Cardano . La distruzione di tutti questi obiettivi avrebbe interrotto pesantemente il flusso dei rifornimenti dalla Germani all' Italia.
Il fabbisogno giornaliero delle forze armate tedesche in Italia era infatti stimato in ca. 25.000 tonnellate che la ferrovia del Brennero e la Tarvisio – Padova - Bologna potevano sopportare con sufficiente facilità.
Il successivo obbligato passaggio alla trazione a vapore ridusse il quantitativo a 10.000 tonnellate giornaliere.
Il 6 novembre di 70 anni fa con l'impiego di bombardieri bimotori o quadrimotori a seconda della distanza degli obietti dalle basi di partenza appartenenti alla 15° e 12° Air Force dettero l'avvio all'Operazione BINGO destinata al raggiungimento degli obiettivi sopra descritti.
L'operazione si sviluppò nel corso di quella sola giornata e portò alla distruzione del sistema elettrico della Ferrovia dal Brennero; a Verona, le incursioni rientranti in quella che il Comando Alleato definì “Brenner Battle “, si succedettero lungo la linea ferroviaria per l'intera durata del conflitto ed erano finalizzate all'interruzione del traffico che si sviluppava comunque e alla distruzione dei ponti che l'organizzazione TODT riusciva a ripristinare in un continuo estenuante e doloroso “gioco a rimpiattino ” .
Alle distruzioni diurne da parte Alleata seguivano le ricostruzioni e riparazioni notturne da parte dei Tedeschi.
Espedienti per ingannare la ricognizione aerea, finte sagome di materiale rotabile per depistare i cacciabombardieri , parti precostituite dei viadotti nascoste e camuffate , mascheramenti , percorsi alternativi dei binari, perfino la raffigurazione simulata di bombardamenti già avvenuti. Tutta una gamma di espedienti atti ad ingannare il nemico dal cielo.
Ecco riportato a seguito il Rapporto di missione concernente il bombardamento della sottostazione elettrica di Ala da parte dei bombardieri bimotore del 312 BG ( Bomber Group):
“ Alle ore 11,28, 18 bombardieri bimotore B-25 Mitchell sganciarono da un'altezza di 11.500 – 12.00 piedi, 144 bombe da 500 libbre GP sulla sottostazione elettrica di trasformazione. Il bersaglio venne colpito in pieno e la centrale demolita. Le bombe caddero anche sui binari e sull'adiacente scalo ferroviario.
Alle ore 11.44 altri 16 bombardieri bimotore B-25 sganciarono da 12.000 – 12.500 piedi 128 bombe da 500 libbre GP sul medesimo bersaglio.
Proseguendo le bombe caddero a est danneggiando un ponte stradale.
Alle ore 12.45, 16 monomotori P47 Attaccarono con 31 bombe da 500 libbre GP e 60 razzi da 114mm la centrale di trasformazione elettrica di Ala .
13 tra bombe e razzi (14%) colpirono il bersaglio.
Alle 12.51 15 bombardieri bimotore B26 del 17° BG sganciarono 60 bombe da 1.000 libre GP sulla massicciata ferroviaria posizionata nel quadro F688900. Furono colpite le testate nord e sud del ponte ferroviario. Entrambe le testate furono riempite di crateri di bomba “
Un ulteriore rapporto del 18 febbraio 1945 così recita:
“ il 488° SBM del 340° BG dotato di 15 aerei bimotore B 25, dalla quota di circa 3.000 metri ha sganciato 96 bombe GP dirompenti da 500 libbre e pure 66 bombe al fosforo da 100 libbre sulle postazioni dei cannoni antiaerei da 88 mm per colpire i serventi all'aperto e privi di protezione, nonché per ridurre con il fumo bianco del fosforo, la visibilità per il telemetro di puntamento della centrale di tiro antiaereo della Flak . I bombardieri erano scortati di 8 cacciabombardieri P47 “
Pur nella scarna e tecnica descrizione ricca solo della terminologia propria del linguaggio militare , si può immaginare l'effetto delle incursioni nella giornata di quel 6 novembre 1944, sulla popolazione locale . L'impatto sul morale degli abitanti fu così sconvolgente da creare un vero e proprio fuggi fuggi generale, per cercare scampo dall' apocalisse che scendeva dal cielo.
Ma di questo abbiamo parlato su questa rivista a proposito dei “ Busoni “.
Le incursioni si succedettero in continuazione sullo scalo ferroviario di Ala fino alle fine della guerra, effettuate prevalentemente da Cacciabombardieri P-47 aventi per obiettivo il traffico ferroviario e la distruzione dei ponti e viadotti ripristinati.
La città non costituì mai un obiettivo primario per l'Aviazione Alleata, pur tuttavia ebbe a subire quelli che in gergo sono eufemisticamente definiti “danni Collaterali”; Il Convento dei Padri Cappuccini ne fu la sola e più preziosa vittima.
Anche tra la popolazione civile vi fu un unico caduto per cause dei bombardamenti . Colpito da schegge per aver temerariamente rifiutato di abbandonare il lavoro nei campi morì per ferite colui del quale conosco purtroppo solamente il soprannome: “ El Capuzzo “.
Luciano Rizzi
Note:
BG – Bomber Group
SBM Squadrone Bombardieri Medi
libbra pari a 453,5 gr,
piede 30,48 cm.
Bomba GP – General Pourpose- ad uso generico
Bibliografia
Un ringraziamento particolare a Claudio Devigili
e alla sua pubblicazione * Guerra aerea sul Trentino – edizioni Temi
Air War in North Italy 43-45 di Arena Nino
Bombardate l'Italia di Giovannino Missobrio
Testimonianze di Ferruccio Valentini e Guglielmo Marasca
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