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- Pubblicato Sabato, 03 Settembre 2022 11:54
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L'isola dei rifiuti
(senza alcun riferimento all'altra ben piu famosa)
“ Delegittima e rendi inefficiente il servizio, suscita il malcontento , alimenta il bisogno, critica il gestore o l'attore erogatore, proponi infine un'alternativa che sia onerosa per il cittadino.”
Una sequenza implacabile per il cinismo speculativo e le responsabilità politiche che la caratterizzano, capace di ottenere un mix destabilizzante per individui e società se messa in pratica sui settori del welfare primario o dei servizi dove più acuto è il bisogno e più fragile la capacità di reazione. Coinvolgere quindi la parte emotiva ed esposta della società, quella rappresentata dagli strati piu deboli. Questo lo scopo finale.
Ovviamente il target non è selezionato preventivamente , sarà definito da un processo naturale. In una prima fase il disagio e i disservizi colpiranno tutti in maniera indifferenziata, ma questo sarà solo apparente; in realtà saranno le fasce deboli e poco protette della popolazione a subire i contraccolpi.
A cosa si rifeirisce quanto detto? A tutto ciò che attiene l'erogazione di quei servizi che un tempo erano prerogativa del Pubblico , alcuni dei quali conosciuti sotto il nome di welfare.
E' così per la Sanità; si allungano le liste di prenotazione, si crea disagio, si incolpano le strutture sanitarie, si invoca la carenza di personale e la mancanza di fondi e il Pubblico (vittima e carnefice nello stesso ruolo), propone la privatizzazione in nome di quell'efficienza che lui stesso non ha voluto perseguire .
Siano ad esempio i 14 miliardi stanziati per la difesa e i 27 tolti alla Sanità.
La Scuola , i Trasporti, la viabilità, i servizi agli anziani , ai più deboli, seguono a ruota.
Si lascia allora che il “ Dio Mercato ” si autoregoli e sprema tutti indistintamente anche se ovviamente la capacità di far fronte ai rincari e di assorbire i disagi non sono affatto gli stessi.
Poteva sottrarsi da questo perverso meccanismo, la raccolta dei rifiuti ?
Per nulla! Anzi la celerità con la quale il servizio sta scadendo verso un vergognoso degrado. indica come questo aspetto sia considerato prioritario.
A chi gioverebbe tutto ciò? A quanti vogliono far leva dei la costruzione di termovalorizzatori che valorizzano ben poco al punto che il termine non viene riconosciuto in ambito Europeo? E allora non sarebbe più onesto chiamarli più prosaicamente inceneritori?
A quanti vorranno trasferire una privatizzazione della raccolta ad altri soggetti?
Ma proprio qui ci imbattiamo in una apparente contraddizione; il servizo è già esternalizzato, commitente la Comunità di Valle l' Ente più inutile che potessero concepire, incapace di una programmazione territoriale, di garantire un servizio efficiente ed efficace nella raccolta rifiuti e predisporre le strutture di raccolta.
E Ala ? Poteva forse essere esente a tutto ciò? per quanto luminosi siano i trascorsi dei quali vantarsi?
No , per nulla. Anzi tutt'altro!
Recentemente anche i Social locali si stanno interessando, in un crescendo che sottolinea quanto il disagio sia sentito, soprattutto per la tenuta delle isole ecologiche e la loro manutenzione , per la totale mancanza di decoro e di pulizia, giunte al limite di un coinvolgimento dell' Autorità Giudiziaria per procurata emergenza sanitaria, resa ancor più preoccupante da un' estate come quella appena trascorsa.
Un rimpallo di responsabilità di chiamate a correo, di indici reciprocamente puntati , anche verso i cittadini che non si limitano peraltro ad alzare il dito indice.
Si invocano controlli , sanzioni, sorveglianza, si chiamano in causa le telecamere ma di questo abbiamo già raccontato:
la videosorveglianza è un deterrente solo se le telecamere rispondono ad almeno due requisiti: 1. sono attive, 2. se qualcuno si incarica di visionarne il girato, di analizzarlo e , se del caso, sia capace di avviare un indagine e comminare le eventuali previste sanzioni.
Ma non si fa o molto raramente forse per mancanza di personale?
Potrebbe anche essere così , ma forse, malignamente, azzardiamo l'ipotesi che i provvedimenti sanzionatori non sono un buon viatico per il consenso e inoltre in una cittadina potrebbero presentare qualche non gradita sorpresa .
I capitolati d'appalto per la raccolta e lo smaltimento sono precisi e puntuali ma le ispezioni per attivare eventuali sanzioni si attivano come conseguenza delle segnalazione che le singole Municipalità fanno alla Comunità di Valle.
E il CRM ? Al momento alla deriva.
Le isole ecologiche sono esposte al pubblico giudizio e ludibrio ma se queste non ridono, il CRM piange fiumi di lacrime.
Oggi 1 setttembre 2022, di 8 maxi-contenitori ben 6 erano preclusi all' utilizzo. Erano attivi solamente quelli del ' verde e del metallo '.
Dei due adibiti al riciclo della carta, uno era guasto e il secondo strabordava.
L' accesso alla struttura sembra esso stesso parte integrante del Centro, ingombro com'è di rifiuti abbandonati.
Poi sarà la volta delle strade secondarie, del bosco, del fiume e dei corsi d'acqua, almeno sino a quando non si provvederà in maniera sistematica.
Le discariche sono al limite si dice e può senz'altro essere vero, ma sappiamo anche che i consumi di energia e il conferimento dei rifiuti sono assunti quali indicatori per valutare i movimenti della popolazione il decremento o l'incremento della stessa in ogni singola località. Uno strumento al servizio della P.A. per una corretta gestione.
Sono quindi considerati attendibili per la programmazione, per prevenire i problemi che stiamo affrontando.
Faremo l'inceneritore quasi certamente , ma questo non sarà pronto in breve tempo, prima si dovrà completare la circonvallazione ferroviaria di Trento, poi se qualcosa rimane e non solo metaforicamente, allora vi si darà corso alla A31, alla TAV , al tunnel di Malcesine, alla Funivia del Bondone , alla ferrovia Lavis - Predazzo, alle scale mobili della Collina di Trento.
E intanto? Beh, le fasi uno e due , creare il disservizio e alimentare il malcontento sono state raggiunte.
Il disagio offre un' alternativa diversa dall' aumento ormai inevitabile delle tariffe: sarebbe quella di chiedere conto alla Comunità di Valle della Vallagarina e alla PA, perche una cosa , almeno una, nel caso la raccolta, venga gestita con efficienza e con puntualitaà.
Nel frattempo il Comune di Ala, come molti altri, sta cercando di svincolarsi e affidare il servizio di raccolta a Dolomiti energia, una scelta che potrebbe rivelarsi opportuna e risolutiva, forse avviando finalmente quel Porta a Porta usato sinora come foglia di fico per giustificare il disastroso stato della raccolta rifiuti.
Cerchiamo di vedere la parte positiva del problema: Il cambiamento è in atto, una decrescita che potrebbe non essere temporanea si sta profilando all' orizzonte, questa emergenza potrebbe rivelarsi propedeutica all'accettazone di un cambiamento destinato a modificare ampiamente i costumi di vita così come li abbiamo conosciuti.
La Redazione