Testo fisso

 Per la politica dell'ambiente                                   Chi lotta può perdere,chi non lotta ha già perso! Guevara                                          

“La madre degli imbecilli è sempre incinta”

 

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Un motto ironico, di effetto, con la non superflua capacità di pulire la coscienza, di assumere una posizione netta, di condannare un gesto. Ma molto spesso null'altro.

A cosa fa riferimento questa volta?

Alla Bacheca di questa Associazione, dell'Associazione Tutela del Territorio che da anni si batte contro , soprusi, malgoverno, mala - informazione, nei confronti dell' Ambiente e che pone tra i suoi obiettivi fondanti, la sensibilizzazione verso le tematiche ambientali e che dovrebbe realizzarsi attraverso il confronto e la comunicazione.

Ma quest'ultima   viaggia in unica direzione che corre parallela e contigua alle decisioni dell' Amministrazione Comunale, quindi per definizione sempre in maniera tanto univoca quanto di scarsa attendibilità.

Ma tornando alla Bacheca, posta in via Carrera angolo Piazzetta Cantore, questa è stata oggetto di vandalismo non certo occasionale o casuale, uno sfregio, voluto ovviamente a dimostrazione della contrarietà per la sua funzione e per il suo contenuto, che riguarda l'ennesimo insediamento per il riciclo e smaltimento di rifiuti e non importa se il Primo Cittadino si attiva con tempestività per dare giustificazione e rassicurazioni.

 

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Todos Caballeros ! ma sappiamo anche che questo tipo di attività porta con sè rischi e preoccupazioni non necessariamente e volontariamente dovuti a malaccorte e poco trasparenti gestioni.

Il trattamento dei rifiuti, di qualunque rifiuto, è una delle lavorazioni che nessun territorio vorrebbe ospitare. Ma Ala in questo vanta una lunga ultra-decennale tradizione e i problemi da decenni presenti aggravano e appesantiscono le conseguenze sull' ambiente e tutto senza che venga neppure ipotizzato un intervento di bonifica.

"Seppelliamo il passato" sembra essere l' intenzione e non in modo figurato questa volta! seppelliamo il passato e andiamo avanti sulla stessa strada con altri mezzi e tecnologie, con strumenti e volontà sperimentate e più salde, ma comunque in quella direzione.

Ma d'accordo, visto che noi ( in senso lato), li produciamo è giusto assumerci anche la responsabilità del loro smaltimento. Meglio sarebbe con l'aiuto consapevole, puntiglioso e continuo dell'Amministrazione Locale.

Nel fare questa affermazione, il pensiero corre al periodo d'oro del "non vedo non sento non parlo" , si rivolge ai Controlli mai fatti, alla vigilanza scarsamente esercitata, alle preoccupazioni inascoltate, ad un ruolo trascurato e alle sanzioni mai comminate.

Poco o nulla è stato fatto e neppure ipotizzato, salvo considerare come atto di responsabilità qualche sparuta visita sollecitata più dalle numerose richieste e per fatti rilevanti che non per un dovere istituzionale oltre che civile.

Insomma un comportamento trasversale e   per questo ancor più colpevole. Si dirà che è stato scongiurato il pericolo della mega discarica, ma quanti interrogativi giacciono senza risposta? Come procedere? Quale il futuro di quell'area, quali le proposte per un suo recupero? Quali le intenzioni future?

Nulla è dato a sapere. Il tavolo di lavoro è silenziato, le informazioni prosciugate, il dibattito se mai avviato e ora definitivamente concluso.

Ecco cosa si intende quando si fa riferimento ad una plumbea cappa di silenzio che aleggia sopra l'operato dell'amministrazione.

Quanto sopra è sempre stato il segno distintivo di tutte le Amministrazioni che si sono avvicendate nel tempo e da quanto? diciamo 60 anni, cioè da sempre .

E da questo deriva la sfiducia. "Perchè mai dovrebbe succedere ora quello che da sempre è stato ignorato?".

Accontentiamoci del detto che "c'è sempre una prima volta." *

In realtà l'interrogativo posto è solamente retorico; una previsione purtroppo facile da formulare .

Ma tornando al vandalismo perpetrato ai danni della Bacheca , la preoccupazione maggiore è che quando si danneggia, si ostacola, si boicotta, una libera voce, quando si vuole zittire un' opposizione o un pensiero diverso, si tratti della sede del PD o di quella della Lega, o della Bacheca di un' Associazione Ambientalista, beh, allora qualcuno dovrebbe cominciare a preoccuparsi.

Sono otto o poco più le Bacheche di Associazioni, Gruppi Ricreativi e Culturali, Sportivi o di Informazione Pubblica, ma, diciamo fortunatamente, solo una è stata presa di mira.

Avviso intimidatorio? Dispregio? Intolleranza? Sciacallaggio? o come si usa sempre più spesso dire " una ragazzata?"

Il fatto mantiene comunque intatta la sua gravità e non per i danni materiali, poca cosa, ma per la progressiva perdita di valori come la tolleranza, il rispetto della pluralità infine in ultimo della democrazia.

La reazione all' intolleranza non potrà che essere una: un maggior impegno che si manifesti con una presenza più attiva e un' attenzione capace di dare maggiore visibilità a quanto viene disposto nei confronti dell'ambiente.

Un solo esempio che raccogliamo tra le tante guasconate sulla Città.

Da anni si ipotizza di percorrere anche da noi la strada della raccolta dei rifiuti urbani con il sistema Porta a Porta come avviene da tempo in molte città, anche e soprattutto d'Arte e di Cultura. Inutile citarle. Sicuramente gli addetti all'Arredo Urbano e alla Cultura avranno avuto modo di vedere e forse apprezzarne i vantaggi, nei tanti viaggi intrapresi per imparare e mettere poi in pratica qualche insegnamento, visto l'arduo e improvvido cimento che li aspetta.

Ma così non sembrerebbe, essere visti i lavori per predisporre nuove piazzole per il tradizionale conferimento nelle isole ecologiche, destinate a diventare luoghi di degrado, di sporcizia, di maleducazione e vandalismo di una mala gestione senza alcun miglioramento ed efficacia complice l'inesistenza dei controlli e delle conseguenti sanzioni.

Qualche telecamera non guasterebbe, pur rendendoci conto che alienerebbe qualche simpatia e quindi qualche consenso.

 

la redazione

 

* rileggendo si nota una frequenza inusuale di detti popolari ma in mancanza d'altro diciamo che “ Vox populi, vox Dei”.

 

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