Testo fisso

 Per la politica dell'ambiente                                   Chi lotta può perdere,chi non lotta ha già perso! Guevara                                          

Ala/Avio : prossima uscita per il “ Far West”

 

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Lettera alla PAT e agli Operatori del settore estrattivo.

 

Egregi Signori,

Le grandi conquiste hanno sempre un grande prezzo da pagare, vale per ogni dove e per ogni situazione.

Abbiamo, tutti hanno plaudito, alla progressiva acquisizione di competenze e di autonomia da parte della nostra Provincia ; tutti in diversa misura ne abbiamo tratto dei benefici : in materia di servizi, trasparenza, partecipazione, democrazia.

Abbiamo anche per converso, assistito a tante deviazioni, perversioni burocratiche qualche prevaricazione; abbiamo esempi personali e collettivi di buona amministrazione e qualche eccesso sul quale è difficile far cadere il silenzio.

 

Vittima, in questa situazione, il limitrofo e confinante comune di Avio da sempre geloso, a ragione, custode della propria terra e della propria identità.

 

Cosa è successo nelle stanze dell' Amministrazione Provinciale per dover assistere allo scempio contro la montagna, gli uomini, il paesaggio sulle pendici del monte Vignola proprio di fronte al casello autostradale?  

Bellissimo biglietto da visita per le aspirazioni turistiche dell'intera Valle.

Quale raptus ( elegante eufemismo) ha colto quella amministrazione per consentire una simile devastazione?

 

Ci riferiamo come ormai compreso alla “ bonifica” agraria che per qualche filare di viti ha disboscato qualche ettaro di bosco, (3ha), devastato il paesaggio, aggredita una linea elettrica, creato disagi e inquinamento. A 51.000 metri cubi ammonta la movimentazione interna dello scavo e a 19.000 mc. quella del materiale reintrodotto e quindi reperito sul mercato.

 

 

Riportiamo quest' ultimo dato come informazione ai cavatori di sabbia alensi secondo i quali non si trova materiale da riempimento .

 

Sembrava ormai chiuso il ciclo dell'intervento facile, della noncuranza per l'ambiente e le persone, del prevalere dell' interesse del singolo. Ma non affatto così! La Comunità di Valle aveva sollevato delle riserve, gli Uffici hanno riconosciuto che la localizzazione del sito è delicata per l'immagine di devastazione che offrirà, ma non è valso a nulla. La PAT ha accolto il ricorso in tutte le sue parti sostanziali.

Un complimento quindi, alla Giunta Provinciale per quello che tutto lascia presupporre sia il colpo di coda di un animale ferito. Siamo certi che tutto sia avvenuto in punta di legge e regolamenti, ma con l'occhio lontano dall' attenzione di un amministrazione in materia di salvaguardia ambientale, per definizione   legata alla sensibilità di ciascuno. Entro certi limiti.

 

Molti segni lasciano intendere che il nuovo possibile scenario istituzionale sarà diverso. Forse migliore? Forse peggiore? Certo che i sussulti finali di questa amministrazione provinciale stanno dando del Trentino un' immagine di desolante pressapochismo, come le vicende Lupo, Orso, Cave e Bonifiche stanno dimostrando.

 

Il territorio Alense non sta molto meglio.

La ferita delle Cave di Pilcante Chizzola è ormai in necrosi. Troppe le Amministrazioni coinvolte negli anni, che sono state ingannate, tradite da patti sottoscritti e mai rispettati, da proposte estemporanee, che si sono trovate in difficoltà per le scatole cinesi costruite per depistare, messe in atto da chi ha sempre voluto evitare l'assunzione di obblighi.

Troppo strutturato il potere economico anche per la buona volontà di un' amministratore.

Troppo debole l'Amministrazione Comunale per intraprendere con successo, un' azione isolata svincolata dalla politica e dalla partecipazione.

 

La volontà e l'onestà anche intellettuale che abbiamo riscontrato e apprezzato nell ' Assessore referente è un prerequisito prezioso. Offriamo la nostra collaborazione ed esperienza per la ricerca di una soluzione soddisfacente per la Città e capace di districare il groviglio giuridico nel quale gli interessati stanno cercando di portare tutta la vicenda.

 

Ed ecco l'ennesima proposta/provocazione dell'associazione cavatori, così come la strategia comunicativa procedurale messa in campo propone. Ma prima un' inciso:

Gli interessati non compaiono mai, muovono le fila, fanno intravedere soluzioni, non accettano confronti, disertano le riunioni e gli incontri, ma trovano sempre un portavoce, da mandare avanti. Insomma è proprio il caso di dire che “scavano nell'ombra”.

 

Ora la proposta “ dell' associazione cavatori ” è di trasformare le Cave in discarica.

Naturalmente per pudore si parlerà di “bonifiche”, con una differenza non marginale: le bonifiche sono a carico degli Operatori e hanno un costo, e all'obiezione che non si trova materiale rispondiamo che, si , è vero non si trova materiale: gratuitamente.

“a gratis”, come si usa dire nei salotti bene dell'imprenditoria del settore , ma siccome “ pecunia non olet “ come invece si dice nel mondo ambientalistico, si vorrebbe trasformare quella che negli atti è una costosa bonifica, in una lucrosa discarica.

 

Una discarica non solo non costerebbe nulla, ma darebbe un ritorno economico per il materiale conferito, e se pur quest'ultimo fosse gratuito, per gli operatori il risparmio sarebbe comunque elevato. Infatti la Bonifica così come prescritta attualmente ha dei costi e non indifferenti. Ma questi sono i patti sottoscritti.

 

Non si trova materiale! Gridano , elevando alti lamenti. Chiedono inversioni di rotta, propongono patti leonini di modifica degli accordi e dispensano lusinghe rassicuranti alla cittadinanza.

 

140 anni, sono i tempi di ripristino! Ecco un' altra bellissima Fake New (vedi l'Adige 10.7.2018)*, Facile rispondere  che gli anni possono diventare anche 1.200, visti i criteri trascorsi . Un carico, un solo carico conferito in discarica in questi ultimi 4 anni secondo le norme di ripristino. Uno, uno solamente. Quale segno di buona volontà. E poi se ne può riparlare.

 

E comunque, qual' è il ritorno per noi cittadini? Quale il vantaggio per il territorio per questa improvvisa esplosione di generosità dei Cavatori, considerato che per niente non si fa niente? Dove si nasconde l'inganno? Quale la compensazione per i tanti , troppi vantaggi economici concessi , senza ritorno di benefici o meglio di risarcimento per i disagi subiti, per il paesaggio devastato, per l'aria ricca di polvere e per quanto si nasconde sottoterra? Dalle discariche abusive a quelle autorizzate ma mai bonificate e neppure monitorate.

In dialetto romanesco si direbbe “ e a me che ne viene?” Dove me sta per Cittadinanza.

 

No, grazie sign. Onorati. Esponga pure le sue estemporanee verità nella più confortevole sede dell'associazione che rappresenta, abbia l'accortezza di confrontarsi con le controparti ( la Citta') e risparmi i suoi inopportuni sorrisi mentre dispensa le sue banalità alle Associazioni Ambientalistiche.

Non siamo scesi dalla Montagna del sapone egregio signore. Cerchi piuttosto con attenzione il luogo nel quale organizzare le feste danzanti, meglio evitare l'orlo del Gran Canyon.

A volte può capitare che si risponda come il contadino prussiano, di fronte ad un sopruso che Federico il Grande (!) voleva commettere: “Va bene Maestà, ma ci sarà ancora un giudice a Berlino”. Non credo abbia bisogno della parafrasi.

 

Meglio diffidare dei giocatori di Tre Carte nei sottopassi ferroviari; meglio attendere che persone con un diverso senso del pudore , della normativa, dei patti e in ultimo anche dell' ambiente, sostituisca questa generazione in virtù' dell' inevitabile ricambio generazionale. Ma già che è sceso in campo , forse sa dirci

 

Cosa si nasconde sotto quella che sembra sabbia sulla quale cerca di sopravvivere una stentata vegetazione?

E da dove proviene quella strana nebbiolina che in alcune particolari circostanze si leva da quei misteriosi ed inquietanti siti ?

 

In quel luogo senza tempo dove Pinocchio è l ' indiscusso regnante, il numero degli aspiranti pretendenti per il ruolo del Gatto e della Volpe è straordinariamente elevato, Mangiafuoco si sta riciclando come Mangiarifiuti, Lucignolo sempre in ottima compagnia   istiga e ridacchia con fare buonista, la Fata Turchina ha dismesso la lunga elegantemente sobria tunica della legge per vestire i panni di un' aggressiva Lady Dark.

 

Dove gli interessi della collettività scompaiono con la rapidità di un post di Facebook, per essere rimpiazzati da altri più rassicuranti. Nulla sembra ormai smuovere le coscienze, suscitare un moto di ribellione, alimentare uno scatto d' orgoglio. Tutta la vicenda delle Cave di Pilcante-Chizzola è stata , è e sarà sempre una continua immutabile ricapitolazione e questa tragica vicenda rischia ancora una volta di trasformarsi in commedia. Quella di Pinocchio appunto.

 

E si potrebbe proseguire a lungo con le metafore.

 

Si assiste, in entrambi i territori, ad un continuo, insistente sfruttamento, ricco di onori e povero di oneri delle ricchezze.

Terra di Far West, dove regna l' oblio della legge e trionfa l'occhio semichiuso di uno   sgusciante e scivoloso Sceriffo – Ufficio Minerario della PAT - che dovrebbe vigilare; prevale la tendenza a collettivizzare gli oneri e privatizzare gli utili.

Un simile atteggiamento, senza regole, o molto lasche, privato dell'etica collettiva e di un comune senso di appartenenza è destinato appunto a produrre mostri.

 

Viene casualmente in mente la canzone di De André nel suo LP “ Anarchico”.

Diceva pressappoco così: “ Certo bisogna farne di strada per diventare così c........ da non riuscire più a capire che non ci sono poteri buoni ecc.” a chi si riferiva? Forse a noi , o forse anche no.

 

Crediamo convintamente che l'Amministrazione Comunale abbia gli strumenti per far valere l' interesse comune e che questo sia l' intendimento dell' Assessore nel quale abbiamo riscontrato un atteggiamento possibilista e l' onesta ammissione di quanto grande sia il problema e quali   le difficoltà che si incontrano agendo da soli.

 

La lobby è forte, poche o forse nessuna sinora , le Amministrazioni che hanno provato a contrastarla. Speriamo e siamo certi, che l' unione di una comune volontà, personale, politica e amministrativa sia perfettamente nelle condizioni di affrontare e risolvere il problema in modo giusto e finalmente con qualche vantaggio per la Collettività.

Se ritorno economico ci dovrà essere, che questo NON sia per una volta a favore di chi ha sinora lucrato.

 

Questo è quanto. Nessun' altra considerazione. Solo malinconia e l'immagine di una devastazione destinata a durare per moltissimi anni.

un saluto

 

Associazione Tutela del territorio -Marcello C.

Pan/Eppaa .   Ente Provinciale Protezione Animali e Ambiente  -Luciano R.

 

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