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- Pubblicato Domenica, 14 Aprile 2013 09:40
- Scritto da Redazione
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LA LESSINIA VIVE !
anzi dovrebbe prosperare
con oltre 5.700.000 € di stanziamenti pubblici in otto anni
“ Quando gli stanziamenti pubblici si espandono in misura così ampia , le ricadute e l'impatto sul territorio non sono certo marginali e di poco conto. Per questo una disamina puntuale degli interventi fatti o previsti sulla Lessinia Alense riteniamo rientrino nelle finalità e nelle funzioni dell'Associazione , al di sopra delle schermaglie politiche , di critica o di censura”.
Quatti quatti in un silenzio (non discrezione) che mai avremmo annoverato tra le virtù di questa Amministrazione, gli stanziamenti in favore della Lessinia continuano con una prodigalità della quale vorremmo conoscerne le intenzioni e gli obiettivi finali.
Insomma cosa si persegue con questa politica dell'intervento a pioggia ? Quale destino finale è riservato alla nostra Montagna ? Quali le linee di sviluppo, se esistono ?
Ben vengano i recuperi del Patrimonio , la valorizzazione di una Storia, la salvaguardia di un ambiente di grande valenza paesaggistica, ma l'interrogativo che riecheggia continuamente è:
“Esiste un progetto organico ? Si è delineato uno sviluppo a lunga scadenza? Sono state fatte le idonee valutazioni di opportunità e di merito? Si ha memoria che la Lessinia per i 9/10 è ormai Parco con una disciplina del Territorio che noi, abituati a sottolineare le cattive abitudini dei nostri confinanti, spesso sottovalutiamo? Il Territorio Comunale è gradualmente circondato da Parchi o da Zone Protette e noi, titolari di un territorio importante quanto prezioso siamo a malapena riusciti a classificare alcune parti marginali della valle dei Ronchi sotto l'egida SIC - una prima tenue forma di tutela di un territorio ancora troppo debolmente protette."
Esiste è vero una Commissione Ambiente del Comune ma il silenzio nel quale da sempre è sprofondata , rende del tutto superfluo anche questo fragile organismo di Consulenza e Proposta.
La Regina delle obiezioni Comunali è sempre la stessa: “Ma non sono soldi del Comune, sono del Patto Baldo-Garda, della Comunità, delle PAT.....bla, bla, bla. “ malandrinamente sottovalutando due aspetti:
- che si tratta pur sempre di denaro pubblico la cui fonte è comunque la Provincia Autonoma
- che gli interventi realizzati con tali stanziamenti prevedono una partecipazione della finanza locale. Trattandosi di contributi le quote a carico dell'Amministrazione oscillano tra il 10 e il 20% che per importi considerevoli come quelli elencati costituiscono un considerevole aggravio di spesa.
Tanti interrogativi resi oltremodo impellenti dall'impressionate quantità di denaro riversato su quel territorio. Riversato e trasformato in infrastrutture speso sovradimensionate o d'uso provvisorio come alcune strade nate per la coltivazione e salvaguardia del bosco ma presto riutilizzate per finalità diverse e a volte deleterie.
Dall'opera di ristrutturazione alla micro progettazione, alla consulenza individualizzata e personalizzata ai contributi che a vario titolo confluiscono soggetti vari ed eterogenei.
Dall'allegato prospetto balzano con evidenza agli occhi i molti forse troppi incarichi di progettazione commissionati all'esterno molti dei quali arenati nel nulla.
Somme per ripristini, per taglio di qualche albero, (1 albero oltre 600 € ma chi li fa i preventivi ? Una commissione di 10 Saggi?) e ancora : per il riporto di terre, per lo sgombero della neve, per qualche strada, per il rifacimento di un tetto e il sostegno di un Caseificio (didattico).
E poi una consulenza , una mini progettazione, uno studio..............
Non mancano naturalmente le Grandi Infrastrutture ma le somme previste non sono di poco conto, considerato che si tratta di interventi con un basso contenuto tecnologico e progettuale, vedi i 600.000 € per il parcheggio o lo studio per la sistemazione di tratti di strada sterrata alla Sega (?????) o la sistemazione della Casermetta (c.a. 300.000€) con l'intenzione di ricavarne molto presumibilmente um piccolo museo etnografico.
Risaltano gli interventi per la progettazione preliminare e definitiva dei lavori alla casa ex Globerio (in verità gli unici ad avere una finalità sociale ed educativa), la valutazione/validazione di nuove infrastrutture turistiche alla Sega o l'incarico per il progetto la sicurezza “dei lavori di risanamento conservativo e realizzazione del mini caseificio Malga Sega “. Che poi visto l'impegno finanaziario tanto mini non dovrebbe essere.
Tanti incarichi e un grande Comprensorio nel quale far convivere un po' tutto: dalla manutenzione del territorio (doverosa) ai contributi a pioggia ai privati, dal recupero delle Malghe alle grandi opere pubbliche (un ponte, un parcheggio un marciapiedi).
Ma qual'è il progetto organico? Cosa si vuole fare effettivamente di quella Montagna? Perche non sono poche le infrastrutture e gli interventi in contrasto tra loro.
Pressochè nullo il coinvolgimento e l'informazione nonostante questa fosse l'impegno assunto in campagna elettorale e celebrata come un nuovo e diverso modo di intendere la politica.
Ma può essere chiamata ancora “partecipazione “ la presentazione del bilancio alla cittadinanza nei modi nei quali le poche persone presenti hanno potuto verificare lo scorso autunno nelle assemblee allo scopo convocate ?
Ma l'amarezza più profonda , per le occasioni e sensibilità perdute, appartiene ai.....
…..Lavori socialmente utili
La gravità della situazione economica non appartiene ormai più alle dispute elettorali: la crisi aggredisce i redditi , colpisce le famiglie e falcidia le imprese.
Ora più che mai sarebbe necessaria un'azione del Pubblico, in forme varie: attivando si la solidarietà ma soprattutto creando posti di lavoro nei soli mezzi ormai a disposizione dell'Ente Pubblico: mediante l'attivazione di Cantieri socialmente utili, per la manutenzione del territorio, il recupero di aree compromesso o degradate, il ripristino di una viabilità secondaria ma apprezzata e connessa alle attività di tempo libero e perchè no, anche con il recupero di quelle Opere della Grande Guerra certamente investite da una grande massa di denaro pubblico che speriamo non venga impiegato in velleitarie quanto effimere iniziative di facciata e di autoreferenzialità.
Impieghi con un reddito limitato ma dalla grande funzione sociale e psicologica. Un valido strumento che consenta alle persone espulse dal mondo del lavoro di riappropriarsi di una dignità e riacquisire la consapevolezza di di una funzione e di una sia pur residua utilità.
Si tratta si somme molto modeste, per competenze che appartengono ai comuni. Nulla di eccezionale, molto distanti dagli ormai consueti quanto irrealizzabili vagheggiamenti progettuali ma non è disdicevole calpestare ogni tanto anche la nuda terra.
L' Amministrazione ha risposto in ordine:
- di aver già dato con il progetto 19
- di mettere in difficoltà i cantieri esistenti con l' inserimento di nuove unità lavorative
Corretta la prima affermazione, totalmente priva di fondamento la seconda. Infatti i responsabili interpellati a proposito si sono dichiarati disponibili e anzi da tempo sollecitano un ampliamento delle squadre di lavoro.
Le mezze verità, l'informazione incompleta, i silenzi colpevoli costituiscono responsabilità che dovrebbero determinare ben altri comportamenti.
Ecco comunque per quanti vorranno occhieggiare,
1.500.000 € è lo stanziamento per il 2013
e il totale è pertanto di c.a. 5.700.000 €
la redazione
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