Testo fisso

 Per la politica dell'ambiente                                   Chi lotta può perdere,chi non lotta ha già perso! Guevara                                          

Campo di Transito.......

 

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Con un misto di gioia e preoccupazione ho rivisto, per caso, la Bifora del Casino di Campagna demolito per far posto al Supermercato, che peraltro sta mostrando alcuni lati oscuri forse non completamente compresi e valutati, assorti com'eravamo, dalla fretta di vederlo finalmente concluso.

 

La bifora giace incastonata nella sua cornice di putrelle di ferro e tiranti quasi si trattasse di un prigioniero cui impedire la fuga. In effetti il luogo dove si trova, definito non casualmente Campo di Transito, ha le caratteristiche di un piccolo buco nero dall' immensa gravità di trattenere le cose .

No, non vengono sottratte, semplicemente se ne perdono le tracce e la memoria.

 

Non esiste o per lo meno tempo addietro non esisteva un inventario dei Beni Storici e del Piccolo patrimonio d'Arte, annegato com'era nel più vasto e confuso patrimonio, “tout court” .

 

Fu così per il Giovanni Battista, posto sopra il portale di via Anzelini: per anni si sono rimpallate le responsabilità per quella che era ritenuta una sparizione. “ E' presso la Sacrestia” - affermava il Comune -   “No! Si trova al Cantiere comunale” , ribatteva l'allora Parroco.

Nessuno aveva ragione:

era semplicemente custodito presso il Fondo Dalla Laita. Silenzioso e nascosto, alla memoria di qualche inventario, in attesa di qualcosa, Già ma cosa …..Visto che necessita di restauro, perchè non provvedervi?

 

E ora la bifora; se non ora,   quando la messa in opera? Ora che l ' emozione e l'attenzione sono forse, ancora attente perchè non individuare lo spazio per la sua collocazione, affidare un incarico, nulla di eclatante, e darvi corso. Decisioni tutto sommato semplici.

Abbiamo ben due assessori alla Cultura , un rapido scambio di parole, per evitare futuri rimpalli di competenza, una decisione   nei tempi della Burocrazia e forse entro 6-9 mesi potrebbe trovare idonea sistemazione.

 

In verità prima ci sarebbero da ultimare le bacheche illustrative e la segnaletica della trincea di Marani, almeno del tratto restaurato ancora nel 2015. E prima, ma forse stiamo risalendo troppo nel tempo, predisporre la targa del Piccolo Parco di Marani da anni ormai dedicato a Pietro Pallaver. Ma non mettiamo troppa carne al fuoco. “ Pedro, adelante, con Juicio....”

 

Cosa accomuna i due esempi? Crediamo la mancanza di partecipazione, di un comune sentire, di un senso di responsabilità, di un coinvolgimento profondo e perchè no, la mancanza di amor proprio.

Un semplice atto amministrativo, una determina di qualche centinaio di euro, per stampare le foto, predisporre la targa, porre in opera una modesta segnaletica.

 

Se questi sono gli esempi cui far riferimento, cosa mai succederà quando un giorno, potranno essere aperti i Musei del Pianoforte, del Tessuto, forse il Dalla Laita? Non succederà assolutamente nulla. Sarà una mera continua riepilogazione di chi avrebbe dovuto fare....e chi avrebbe dovuto provvedere.

 

Come adesso.

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