Testo fisso

 Per la politica dell'ambiente                                   Chi lotta può perdere,chi non lotta ha già perso! Guevara                                          

 SOLO LA CICLABILE ? E PERCHE' NON ALTRE ?

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E' invalsa negli alensi, senza distinzione d'età, sesso, censo, la sana abitudine della passeggiata dopo cena, favorita in questo dalla vicinanza con il bosco, la campagna, il fiume o il torrente e non importa se si percorre la pista ciclabile o le vie extraurbane, persone singole, famiglie, gruppi praticano con costanza questo salutare rito.

Un modo intelligente e sano di godere delle opportunità dell'ambiente, una forma  di sport alla portata di tutti senza particolare bisogno di infrastrutture e che l' Amministrazione si guarda bene di incentivare o sostenere  predisponendo o curando i principali itinerari.

La pista ciclabile/pedonale di recente apertura  catalizza al momento l'interesse e la curiosità anche per il gradevole ambiente nel quale si snoda, ma anche altre sono le scelte della popolazione: 

Via del Tambuset o Strada delle Madone, el Sentarolo e il Campo di Valbona, la strada fino al Mulino Zinelli ora percorribile fino ai Brustolotti, la strada Romana che si spinge sino ai Marani.

 

Alcuni di questi percorsi come la via Romana nel corso della giornata sono al servizio degli insediamenti industriali, ma con il cessare dell'attività lavorativa diventa un piacevole tragitto o almeno lo potrebbe diventare se l'amministrazione comunale accettasse di compiervi una manutenzione almeno ordinaria, curandone il fondo e le recinzioni, recuperando i muretti di confine, allestendo qualche piccola area di sosta (bastano delle panchine), magari vietandone il transito almeno per il tratto più a nord. Non aver disciplinato nel tempo gli insediamenti ha tolto moltissimo del fascino che questa via aveva , ma pazienza!

 

 

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Via del Tambuset  con la possibilità di spingersi sino alla Busa di San Pietro  recuperando così una tradizione tipicamente estiva è forse di tutte quella che richiede meno interventi e sarebbe magari l'occasione per allargarla un po' salve possibili lottizzazioni dell'area a monte.

 

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El Sentarol con l'opzione di proseguire sino al Campo di Valbona o chiudere il percorso ritornando lungo il torrente.

 

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Questi sono gli itinerari più frequentati e su questi potrebbe operare l'amministrazione  con alcuni interventi non tutti propriamente economici ma riteniamo che la qualità dei servizi che una gestione illuminata  offre ai cittadini preveda questo tipo di attenzioni.

 Non di solo Grandi opere  è lastricata la via del Buon Governo, non solamente dai volumi di cemento colato sul territorio se ne misura l'efficienza.  Caratteristica positiva di un buon amministratore è  quella  saper osservare, cogliere le necessità anche  non gridate, venire incontro alle esigenze dei cittadini  anche se non rappresentati  da lobby.

Nei bilanci predisposti da questo governo locale, grande spazio occupano i progetti dall'incerto futuro, dovizia di ambizioni è profusa nell'ipotizzare sconvolgimenti urbanistici, tante parole sono spese per ridisegnare futuri sviluppi tranquillizzando così i promotori di una crescita continua che  considera progresso il diventare sempre più grandi.

Poche le voci che si chiedono  come soddisfare il tempo libero di moltissimi cittadini predisponendo percorsi viari degni di questo nome e molto flebili quelle che si pongono il problema delle qualità della vita in una piccola cittadina.

Curare la manutenzione delle strade indicate, predisporre l'illuminazione, posizionare qualche panchina, magari una fontanella,  qualche cestino per i rifiuti e piccole aree per i cani  -  e perchè non qualche albero a memoria dei tanti abbattuti spesso arbitrariamente - potrebbero essere considerate buona cosa .

Certo non tutti gli interventi sono  di poco conto ma non tutti sarebbero  necessariamente a carico dell'Amministrazione; ci sono i cantieri sociali,  le contribuzioni varie, la possibilità di attivare forme di volontariato, ma  porsi il problema sarebbe un piccolo conforto!

Alcuni come la vecchia area di sosta di via Sentaruolo potrebbero essere ripristinati con pochissima spesa.

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Orsù signor Sindaco, quasi metà della legislatura è stata caratterizzata dai grandi progetti, la strada per le grandi trasformazioni ormai è tracciata ,  questa seconda metà potrebbe essere all'insegna delle    -   per Lei ovviamente  - “ piccole” realizzazioni  o   per una  pianificazione mirata al recupero e valorizzazione di spazi da dedicare al godimento comune .

Lasci  qualcosa anche ai suoi successori,  viste le tante opportunità di sfoggiare la fascia tricolore che la precedente Amministrazione  le ha concesso  con le molte opere pubbliche da Lei innaugurate o inaugurande.

Si tratta in molti casi di una normali interventi di concervazione , di fare manutenzione ad alcune strade extraurbane di evitare che queste si trasformino lentamente come quelle del Centro Storico, considerato e coccolato tre giorni l'anno.

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