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- Pubblicato Sabato, 11 Maggio 2013 08:03
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Raggi di sole sulla città
Nessuna divinazione o premonizione , sicuramente tanti auspici perchè potessero apparire nel cielo della cittadina dei raggi di sole per diradare la plumbea cappa di grigio che avvolgeva il suo Centro Storico.
Tre notizie , due delle quali significativi segnali di una possibile riconsiderazione e interessamento dell'Amministrazione verso il bisogno di riqualificazione di alcune parti del tessuto Urbano. Ecco dunque.....
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Ex Convitto Silvio Pellico
Dopo aver effettuato un sopralluogo congiunto tra Azienda per i Servizi Sanitari e l'Amministrazione Comunale di Ala, prenderanno il via , il prossimo 20 maggio (vedi il documento dell'appalto lavori) i lavori di riconversione dell'ex Convitto. I lavori interesseranno dapprima l'ala est, quella su via Anzelini e la Chiesa di S, Giovanni, per proseguire poi con la ristrutturazione dell' ala ovest e l' ampliamento verso sud in direzione del Centro Scolastico/Natatorio.
Bene. Una sincera gioia e grande considerazione per ogni notizia che avvicini la rinascita del Collegio Convitto Silvio Pellico e la sua ricollocazione tra le strutture educative e formative , come nella sua storia.
Il nostro tifo è sinceramente rivolto all'Istituzione e alle potenzialità che potrà sviluppare per la città , per la sua identità e per il recupero di una tradizione che pensavamo irrimediabilmente compromessa.
Le critiche puntavano il dito sui ritardi, sulle indecisioni, sulle riscritture della destinazione, sui rimaneggiamenti e tentativi maldestri di strumentalizzazione per scopi anche diversi dalle intenzioni originarie. Tutte queste prerogative di Amministrazioni diverse tra loro per segno politico , sensibilità e attenzione per la città , ma accomunate da scarso decisionismo e ridotta capacità di imporre scelte concordate; in ultimo da sempre si sottolinea una sostanziale debolezza nei confronti della Provincia o dell'Azienda Sanitaria.
Ritardi e rimaneggiamenti ai quali aggiungere l'incapacità di dialogare e informare la cittadinanza. I mezzi sono molti, dai comunicati alle conferenze stampa, dalla informazione diretta alle famiglie (non si adotta con successo questa opportunità, anche per le iniziative culturali?), all' utilizzo del Bollettino del Comune deputato per definizione a queste notizie.
Ora è stata individuata l'Impresa appaltatrice, l'inizio (ultimo) dei lavori è stabilito appunto per il 20 maggio . Qualche preoccupazione ma non “gufiamo” certo per l'ennesimo fallimento, anzi.
Qualche demerito a questa Amministrazione – i ritardi lo sottolineano - il cui ruolo è stato tutt'al più quello di non aver saputo promuovere e sostenere con forza le legittime aspirazioni della Città.
Palazzo Pietro Malfatti
In due circostanze ci siamo occupati del Palazzo Pietro Malfatti di Via Torre per descriverne sommariamente la vicenda storica e denunciarne lo stato di abbandono la prima (Palazzi figli di un Dio minore), per richiamare ad una maggior attenzione la Fondazione Malfatti cui il Palazzo appartiene, la seconda (Qualcosa si sta muovendo? Palazzo Malfatti Pietro).
E finalmente con una soddisfazione anche personale, apprendiamo che la Fondazione ha deciso di porre mano al tetto. Un lavoro colossale viste le dimensioni e le caratteristiche costruttive , ponendo rimedio , pur con ritardo, alle pericolose infiltrazioni d'acqua che hanno già compromesso la stabilità dell'ala principale, quella contraddistinta dalla grande sala di rappresentanza e dal pregevole scalone nobiliare aggettante su Via Torre.
La considerazione che il Palazzo merita, e questa è la vera soddisfazione, ha raggiunto la Facoltà di Ingegneria di Trento che nei suoi corsi ha previsto l'istituzione di un corso sperimentale il cui scopo primario consiste nella mappatura dell'intero Palazzo e una ricognizione che dovrà tradursi in un lavoro preliminare ma fondamentale per ogni eventuale successiva ipotesi di recupero.
E così un gruppo di Studenti animato da buona volontà e pazienza ha dato avvio ai lavori di pulizia e sgombero di quanto in questi anni di abbandono si è depositato nell'immobile.
Finalmente questi grandi spazi si rianimeranno della presenza attiva e competente di giovani Universitari in una attività che siamo certi darà un contributo al recupero del Palazzo Malfatti Pietro e costituirà un esempio e sarà di stimolo per altre similari iniziative.
La Via Nuova
Anche la Via Nuova diverrà banco di sperimentazione per la medesima Facoltà ma per un altro corso, questa volta allo studio é alla predisposizione di uno o più progetti per la riqualificazione anche in chiave mercantile di questa antica via del commercio cittadino.
Uno studio urbanistico, da quanto ci è dato si capire, alcune ipotesi di riconversione, di abbellimento, di un qualcosa che scenograficamente potrà forse contribuire alla rivitalizzazione e all' attenzione verso questo luogo divenuto malinconico nel tempo.
Tre belle notizie, tre occasioni da condividere con la Cittadinanza, tre opportunità per mostrare il lato positivo di questa Amministrazione, anche lo spunto per una serata che informi e avvicini la Città ricompattandone il tessuto sociale.
La dimostrazione che la quotidianità del fare vale molto di più dei proclami e delle esibizioni muscolari che spesso vengono frustrate da una realtà impietosa.
La speranza da parte nostra di avervi contribuito con la critica e i richiami.
PS Ora Signor Sindaco Peroni Le si ripropone l' opportunità di fornire un segno di buona volontà mettendo in sicurezza il maestoso Cedro del piazzale della Scuola Media.
Certo, siamo a conoscenza che la competenza è dell' Azienda e la responsabilità del cantiere dell'impresa e che l' Autorità Cittadina non dispone di strumenti “ de jure”, ma sappiamo altresì che l'autorevolezza, il prestigio e la rappresentanza di un comune sentire, sono , se opportunamente impiegati, uno strumento di convincimento molto efficace.
Cordialmente
la Redazione
Vi presentiamo Palazzo Malfatti Pietro
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