Testo fisso

 Per la politica dell'ambiente                                   Chi lotta può perdere,chi non lotta ha già perso! Guevara                                          

IL TAV E’ STATO CANCELLATO

 

NO TAV logo1

Voglio aggiornarvi sugli ultimi incredibili e insperati avvenimenti sul progetto del quadruplicamento della ferrovia per l’alta velocità Brennero - Verona, più semplicemente TAV.

 

Il 6 marzo scorso ho seguito, nella sala conferenze del MUSE, il convegno organizzato dalla Provincia di Trento dal titolo ingannevole “ proposte di un percorso per l’utilizzo della nuova ferrovia del Brennero”.

Per partecipare era necessario iscriversi sul sito della PAT motivandone l’interesse e a che titolo.

Dico ingannevole poiché è noto a tutti che la nuova ferrovia esiste solo nei progetti preliminari ed anche perché di proposte non se ne sono sentite e non era possibile farne.

Infatti, tutta la giornata si è svolta come se dal 2008 ad oggi nulla fosse cambiato. E’ arcinoto che dopo questa crisi, che purtroppo non è ancora terminata, nulla sarà come prima, nulla tranne il progetto del Treno ad Alta Velocità.

Nonostante gli anni passino e le risorse diminuiscano, i costi e i tempi di realizzazione rimangono invariati. Sembrava di partecipare a una seduta di training autogeno con lo slogan dominante “ Il TAV è bello , che bello il TAV.”

Si cercava di convincere tutti i presenti che il progetto del quadruplicamento della ferrovia Verona - Brennero fosse indispensabile e quindi ineludibile.

Ascoltando attentamente alcuni relatori mi sono convinto che lo scopo degli organizzatori non è stato raggiunto, anzi.

 

Numerosi sono stati i dati presentati e i commenti controcorrente emersi dalle relazioni degli invitati.

 

Eccone alcuni dei più significativi:

 

Herald Ruijters, della Commissione Europea, afferma che non esiste alcun progetto relativo all’ Ultimo miglio cioè quelle infrastrutture fondamentali per collegare il territorio al TAV;

 

Ma non era, per molti politici, una struttura fondamentale per il Trentino, altrimenti saremmo stati tagliati fuori dallo sviluppo economico europeo, dai contributi europei, dal futuro?

 

Uwe Sondermann della Kombiconsult, esperto in trasporti intermodali, afferma che il costo per l’Italia si aggira intorno ai 48 miliardi e che spera, essendo giovane, di vedere la fine dei lavori per il tunnel del Brennero prima di andare in pensione;

 

48 miliardi di euro? Ma non erano 22? Spera di vedere la fine dei lavori? Ma non deve finire entro il 2025?

 

Friederike Reineke, del ministero tedesco, dice che in Germania, nei tratti densamente abitati ci sono 18 movimenti popolari che si oppongono all’alta capacità e che, dopo 7 anni di ritardi, hanno capito che è indispensabile predisporre iniziative trasparenti e che saranno necessarie delle tecnologie meno rumorose altrimenti il TAV non si farà;

 

Anche in Germania ci sono gli oppositori al TAV? Ma non era un fenomeno solo italiano?

 

Paolo Duiella, presidente dell’autostrada A22, rende noto che delle 17 coppie di ROLA (treni che trasportano i Tir con la motrice) che ogni giorno partivano da Trento nord fino a qualche anno fa, oggi ne rimangono solo 3, da quando la Comunità Europea ha obbligato l’Austria a togliere i limiti di transito per i Camion.

 

rola

 

Sul tema dei limiti di transito e degli incentivi dati dal governo austriaco per spostare le merci dalla gomma alla rotaia e sulle basse tariffe dell’A22 che causano un aumento di traffico improprio (passare dal Brennero costa la metà rispetto gli altri valichi), dopo un rimpallo di responsabilità tra i diversi soggetti interessati, si è concluso incolpando il governo italiano che, condizionato dagli autotrasportatori, non ha il coraggio di applicare tariffe in linea con gli altri stati.

 

Non ha il coraggio o è per opportunità poltica?

 

Molto chiari sono stati Walter Huber, presidente dell’Istituto Tecnologico di Bolzano e Silvano Stellini, da anni responsabile del Quadrante Europa a Verona.

 

Huber: “ non è importante la velocità ma la puntualità e la sicurezza, l’85% del tempo si perde in passaggi burocratici.”

 

Stellini: “ da noi abbiamo migliorato di molto la tempistica puntando su sistemi informatici che mettono in relazione le diverse componenti della logistica. Però se un Tir arriva da noi alle 18 e 15 di venerdì scarica il lunedì successivo. Il progetto ferroviario Helsinki-Valletta è soprattutto virtuale”.

 

Anche loro si sono accorti che non è la velocità del viaggio che determina la tempistica del trasporto delle merci.

 

Seduto tra il pubblico un esperto ascoltando certe cifre sbottava “ stanno dando i numeri al lotto”.

 

Il solito balletto delle cifre sui costi, sul numero dei tir, sulle quantità delle merci trasportate, sui treni che transitano.

 

Anche il professor Raffaele Mauro dell’Università di Trento dichiarava molto tranquillamente che i dati sul traffico delle merci sono manipolati e interpretati secondo la convenienza. Di sicuro, dice, l’attuale linea ferroviaria è inutilizzata almeno per un 20%.

 

Essendo un esperto invitato dalla Provincia di Trento si è limitato dicendo “ almeno” un 20%. E’noto infatti che è molto di più.

 

Tutte queste informazioni devono aver indotto l’organizzatore del convegno, l’assessore Mauro Gilmozzi, a finire i lavori con una frase inaspettata soprattutto da lui ”fare le infrastrutture e basta non serve a niente”.

 

BELLA SCOPERTA!!

 

Sorprendente e anche questa inaspettata è stata ancora una volta la dichiarazione dell’ assessore Mauro Gilmozzi il 26 marzo a Ravina: “Non esiste alcun progetto preliminare per la circonvallazione di Trento e di Rovereto, il famoso Lotto3."

 

2008-11-07 Relazione illustrativa generale Circ TN-Rovereto

 

Questo progetto è stato preparato nel 2008, dopo che la provincia di Trento aveva deciso per lo spostamento del tracciato dalla destra Adige alla sinistra Adige. Io stesso, con tutta la Commissione dell’allora Comprensorio della Vallagarina, lo abbiamo analizzato per poi formulare un parere da inviare in Provincia.

 

UN’ALTRA BUFALA. RICORDATE QUELLA DELLE TRIVELLAZIONI A MARCO PER METTERE LE BARRIERE ANTIRUMORE?

 

Qualche segnale di sbandamento si era già notato alla riunione del 17 febbraio scorso dell’Osservatorio per lo sviluppo del corridoio del Brennero.

All’ incontro trai i sindaci trentini e l’assessore Gilmozzi era presente anche Mauro Fabris, Commissario governativo per il tunnel del Brennero e anche l’ingegnere Bocchimuzzo di RFI. Fabris ha sottolineato che le circonvallazioni di Trento e Rovereto non sono indispensabili al progetto. Il rappresentante di RFI presentava delle nuove slide dove il pezzo di tracciato relativo al tratto sud del Tav trentino (galleria delle Fittanze) era sparito. Tutto veniva rimesso in discussione.

 

TUTTO APPARE E POI SCOMPARE. ILLUSIONE OTTICA? IL PROGETTO TORNA IN DESTRA ADIGE?

NO,SPARISCE !!!!

 

Il nuovo ministro delle infrastrutture Graziano Delrio, che nel giorno del suo insediamento si era presentato dichiarando che si faranno solo le opere che servono alla comunità. Il 10 aprile scorso è stato presentato il Def (Documento economia e finanza).

 

Link  all' ALLEGATO INFRASTRUTTURE

 

Nella premessa dell’’Allegato Infrastrutture" si fa riferimento a ”un’attenta analisi del contesto trasportistico nazionale” e ad “un sano realismo finanziario” nel determinare le scelte.

Delle circa 400 opere prioritarie previste, ne rimangono una trentina, tra queste il tunnel del Brennero. Nessuna tratta di accesso al tunnel però è inserita. Tra Verona e Fortezza sono previsti solo degli adeguamenti prestazionali.

 

Possiamo quindi stare tranquilli? No, perché tutto può essere modificato entro il settembre 2015 nella predisposizione del Documento pluriennale di pianificazione (DPP) e poi, statene certi, ci sarà di sicuro un attacco da parte del solito branco di “ lupi”.

Dobbiamo vigilare e lavorare per convincere il nuovo ministro, viste anche le sue dichiarazioni, che anche il tunnel del Brennero è completamente da rivedere.

 

Ferone Mauro

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