Testo fisso

 Per la politica dell'ambiente                                   Chi lotta può perdere,chi non lotta ha già perso! Guevara                                          

Egregio Signor Sindaco, 

in sede di presentazione del progetto preliminare della Scuola Media da parte degli arch.ti Avi e Caprara , è stata posta la domanda  circonfusa da preoccupazione, circa il possibile abbattimento del grande cedro posto all'interno del cortile della scuola Media.


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Ricordo - ricordiamo - le assicurazioni fornite circa la sopravvivenza dello stesso rafforzate dall'inserimento dello stesso nella bozza  di rendering finale dell'edificio e della zona adiacente.

 

A pochi mesi di distanza la perentorietà di tali affermazioni sembra vacillare sotto la spinta di "ipotesi" di lavoro che , prefigurando futuri scenari nell'allestimento del cantiere, sembrano sancirne la fine.

 

Egregio signor Sindaco, molte amministrazioni tra le quali quelle di Avio e Rovereto hanno discusso, ridisegnato, riconsiderato progetti di ben più ampio respiro che non quelli dell'allestimento di una cantiere (quindi una provvisoria fase dei lavori non determinante al buon esito degli stessi).

 

Hanno subordinato l'avvio dei lavori per il posteggio strategico dell'Ospedale S. Maria del Carmine al salvataggio delle piante del parco ,


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il comune di Avio sta riconsiderando un cambio di progetto  della pista pedonale per salvare i platani di Vo destro.


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Perchè una tale sensibilità, un gesto di accondiscendenza non viene messo in atto anche da parte della sua Amministrazione ? Perchè l'autorità di un sindaco non si spende  per raccomandare, suggerire, magari imporre ai responsabili dell'impresa di esperire altre soluzioni?

 

La pianta è su suolo di proprietà comunale, è all'interno di una struttura scolastica e quindi vocata all'educazione e al rispetto dell'ambiente; la collettività , magari anche solo una parte  minoritaria,  ritiene che il Cedro debba continuare a vivere, perchè fa parte della propria memoria visiva, perchè lo sky line a ridosso del Centro storico ne acquista in estetica,


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perchè potrà concorrere a rendere meno aspro lo stacco tra vecchio e nuovo, tra una chiesa del '700 e una palazzina in vetrocemento. Forse anche solamente perchè il gesto sottolinerebbe quella sensibilità e quella  cura in parte compromesse dai recenti limitrofi abbattimenti.

 

Le chiedo di affrontare il problema in modo libero e scevro da condizionamenti, antipatie, preconcetti. Accondiscendere  alle richieste di parte dei cittadini non è un cedimento bensì un gesto di democratizia   verso sensibilità diverse .

 

Nessun amministratore , nè passato o recente, ha mai  accettato di accogliere similari richieste. Per l'errato timore di essere tacciato di debolezza, per una forma di personale affermazione o semplicemente per una diffusa sinecura verso cio' che è ritienuto un problema minimale e di scarsa rilevanza.

 

Non ho mai limitato le mie critiche ad alcuni aspetti del suo operato, ma neppure ho lesinato il plauso per altri;  consideri questo un appello, una preghiera che non ho alcun rossore a rivolgerle, un richiamo per un gesto di attenzione , consapevole che saprà assumere il comportamento più opportuno non influenzato da pregiudizievoli personalismi.

 

Signor Sindaco, salvi il Cedro della Scuola Media !


Luciano Rizzi

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