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- Pubblicato Mercoledì, 04 Marzo 2015 18:20
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La vicenda seria, drammaticamente seria del PRG* di Ala - Piano regolatore generale.
da oggi definibile anche come : P . a. C. : “ Piano alla Carlona “
La legge Provinciale prevede che l' approvazione del PRG venga effettuata 6 mesi prima della scadenza naturale del mandato elettorale che coincide con il giorno proclamato per le elezioni.
Prassi consolidata prevede che la tornata elettorale delle Amministrative Comunali coincida con il mese di Maggio. Il mese è fatto di 31 giorni quindi la data da assumere come calcolo a ritroso è precauzionalmente individuata nel 1 maggio. Ciò significa che il piano regolatore generale per avere la sicurezza di una approvazione valida doveva essere approvato entro e non oltre il 31 ottobre 2014.
Quanto sopra avvenne puntualmente ma il Sindaco non aveva fatto i conti senza l'Oste. E chi è mai l'oste in questo caso?
L'oste o meglio gli Osti sono molti in una città/paese dove le parentele sono strette , variegate e articolate, dove la probabilità di un legame parentale è molto grande . Quindi un'altissima probabilità che molti amministratori ( maggioranza o opposizione non importa) risultino incompatibili. Vuoi perché direttamente interessati alle specifiche e alle disposizioni stabilite dal PRG vuoi anche per la presenza di un rapporto di parentela calcolato in discendenza e ascendenza diretta o di primo grado.
Vale a dire che i genitori i figli i fratelli i coniugi a qualsiasi titolo interessati o toccati dalle disposizioni del PRG rendono di fatto incompatibile il congiunto / Amministratore. Consigliere comunale o Assessore che sia . E' pur vero che la norma si presta a interpretazioni non sempre concordi, ma proprio questa indeterminatezza unita al vincolo temporale avrebbe dovuto suggerire estrema Prudenza.
Voleva dire predisporre il Piano con largo anticipo, vista la necessità di accogliere tutte le osservazioni e richieste e armonizzarle, convocare in tempo utile il consiglio Comunale previa informativa e coinvolgimento, voleva dire preoccuparsi di accertare con procedure rigide e uniformi la compatibilità di tutti i consiglieri.
La quasi totalità dei comuni si è attenuta a queste precauzioni: ha richiesto a tutti gli amministratori una dichiarazione scritta in modo che vi fosse la certezza del numero di aventi titolo al voto, gli Uffici Tecnici e amministrativi avrebbero inoltre dovuto preparare con congruo anticipo la cartografia, evitando di apportarvi continue modifiche (spesso senza colpa diretta) e correzioni; infine mettere a disposizione gli atti, ma soprattutto informare e istruire i Consiglieri e gli Assessori e infine convocare il Consiglio Comunale con il giusto margine di cautela. Ovviamente anche gli Input provenienti dalla Componente Politica sarebbero dovuti essere forniti con sufficiente anticipo.
La convocazione fu fatta nei tempi corretti , ma un consigliere/Assessore – risultò, a delibera approvata , presentare delle palesi incompatibilità di legittimità.
NB : Per superare quella che nelle piccole realtà è un fatto insormontabile cioè l' incompatibilità per interesse diretto, la legge consente che il Piano possa essere approvato con la presenza di soli 9 consiglieri.
Il connaturato ottimismo del primo cittadino , la farraginosità delle procedure, una gestione grossolana della tempistica , la superficialità prestata ai preliminari , un lavoro preparatorio evidentemente non all'altezza , hanno fatto si che qualche giorno dopo l'approvazione , qualcuno rilevasse l'inghippo segnalandolo all'autorità competente.
Infatti quanto accaduto poteva ricadere nel reato di interesse privato in atti d'ufficio.
Quindi mentre il Primo Cittadino si concedeva una non meritata vacanza in terra Portoghese con il Coro città di Ala, pur senza essere un corista ( in verità è una gran voce solista), si procedette alla riconvocazione del Consiglio Comunale che procedeva – in quella in gergo definita “autotutela” - al ritiro del primo provvedimento e alla immediata riapprovazione di un altro in sua sostituzione . Il tutto questa volta nel rispetto delle procedure . (sembrerebbe)
Ma questo avvenne il 16 novembre 2014 e la Provincia – perfida e maligna matrigna – nemica giurata del comune di Ala, fissa la data delle elezioni comunali per il 10 maggio 2015 e il secondo turno il 24 dello stesso mese. 15 giorni dopo il primo spoglio.
E quindi addio Piano Regolatore Generale.
Ricondotto a Carta Straccia!
“ Colpa della Provincia che pensa solamente agli Alpini !” tuona il sindaco riferendosi all'adunata Nazionale dell'Aquila particolarmente importante in quanto legata al centenario della I° Guerra Mondiale.
“Avrebbe dovuto pensare al Piano del Comune di Ala e spostare il tutto almeno al 16 maggio ! Sembra sottolinearne il buon sindaco.”
“Il Piano è comunque valido e la prossima amministrazione saprà valorizzarlo e apprezzarlo” Ribadisce alla stampa il Primo Cittadino !
Sarà anche buono e ricco di ammirevoli intenzioni ma è - e per tanto tempo rimarrà - solamente un' ipotesi! Un mero esercizio di stile amministrativo, Un non strumento, una bolla di sapone nel vento , una delle tante.
Un nulla relegato al condizionale del Tempo : “ Sarebbe stato bello se......” è l'amara epigrafe per questo PRG ma che ben si addice all' (in) concludente mandato del Primo Cittadino.
I “ Se” che hanno accompagnato un' incerta gestione sono troppi, francamente eccessivi per farne un elenco che non annoi chi legge.
Insomma una figuraccia accompagnata da commenti banali, inutili lamenti e da poco istituzionali giustificazioni.
Ora le opposizioni ( dove erano mai prima?) propongono una deliberazione che il autotutela revochi quella incriminata, scordandosi (volutamente e anche pretestuosamente) che l'indizione dei Comizi elettorali da parte della Regione, che dovrà inevitabilmente aver luogo entro il 10 marzo, porra automaticamente fine a questa intricata vicenda rendendo di fatto nullo il (tentato) processo di approvazione del PRG per il comune di Ala.
Di fatto , quale conseguenza di una catena di eventi che non ravvisano dolo o malafede ma leggerezza politica e amministrativa e scarso rispetto per i cittadini , la città che abbisogna di un così fondamentale strumento, non dispone e non disporrà per molto tempo di un Piano Regolatore Generale.
In realtà la Città ha da tempo imparato ad aspettarsi poco o nulla da questa come dalle precedenti Amministrazioni; ma francamente così poco e cosi malandato come quanto visto in questi ultimi anni , neppure il più incallito oppositore e denigratore avrebbe potuto prefigurarlo.
E' quasi inevitabile ripercorrere ora la lunga lista dei primi Cittadini Alensi di questo dopo guerra : Da Debiasi a Bazzoli, (grandi galantuomini), da Simonetti (innovatore) a Zendri (un gentiluomo) , e poi Tomasi e Trainotti ( efficienti e che hanno avuto a cuore la citta'). Poi Mellarini e Tomasoni ( il momento è stato propizio per il fare ) e infine Peroni il cui merito principale sembra essere quello di far apparire tutti i predecessori dei “ Giganti “.
Ma il tempo sarà ancora una volta galantuomo : - 65 all'alba -
È una storia vestita di nero
è una storia da basso impero
è una storia mica male insabbiata
è una storia sbagliata
….......
Per il segno che c’è rimasto
non ripeterci quanto ti spiace
non ci chiedere più com’è andata
tanto lo sai che è una storia sbagliata
tanto lo sai che è una storia sbagliata (FdA)
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*Ma questa raccontata non è certo una perla solitaria. E per quanto impossibilitati a porvi rimedio racconteremo fatti, antefatti e “ misfatti ambientali ” dei recenti e semi-clandestini provvedimenti riguardanti:
- Le “ Bonifiche” in loc Piazzina
- “I Lavori” alla Malga Posta (????)
- la concessione della Casara delle malga Coe , per uso.....?????”
redazione
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