Testo fisso

 Per la politica dell'ambiente                                   Chi lotta può perdere,chi non lotta ha già perso! Guevara                                          

“Vai Girardengo , vai grande Campione.....” *

 

001

 

Generalmente quando si delibera la realizzazione di un'opera pubblica , si pone l'attenzione sulla opportunità della scelta, sulla qualità della progettazione, sull'esecuzione dei lavori, sull'organizzazione in generale e su altri aspetti di carattere estetico funzionale nel caso di edifici.

Non tutti i requisiti elencati, pur tralasciandone altri, incontrano, normalmente, unanime consenso, qualche giudizio ricalca orientamenti diversi , siano essi politici o di mera sensibilità.

Il Comune di Ala in accordo con la PAT ha deliberato la costruzione di una bretella ciclo pedonabile, che colleghi direttamente la città con l'asse principale che nel territorio comunale corre prevalentemente sulla dx Adige . Almeno sino a ponte di Serravalle.

Quest'opera pur nella brevità del percorso sta incontrando malumori , perplessità, critiche non tutti rientranti in quelli da noi citati; spesso di   altra natura   sono i dubbi suscitati da parte della popolazione

L'opportunità è quanto meno discutibile, un collegamento sarebbe potuto esistere ma forse l'esame di fattibilità non era sufficientemente spendibile. Infatti la chiusura al traffico della strada che dalla passerella sul Torrente porta al Ponte di Pilcante avrebbe collegato la ciclo pedonabile lungo il Torrente con il ponte suddetto anche se   attraversamento avrebbe potuto costituire qualche difficoltà, ma certamente non insormontabile.

E invece il tragitto attuale prevede due attraversamenti della Provinciale: all'altezza del Centro Commerciale il primo e all' incrocio con corso 4 Novembre il secondo, almeno per quanti scelgono una diversa immissione , continua con l'esproprio di terreno agricolo in zona Baitani, per raggiungere il Ponte dello Sbarramento ex Sima (la Diga).   L' attraversamento del quale “non dato per scontato da parte di Dolomiti Energia”, secondo le informazioni fornite sul sito Sei di Ala da un Funzionario della stessa Società

Progettualmente è una ciofeca per quanto detto, per la cervellotica scelta del percorso, cui va aggiunto un pericoloso restringimento della Strada Provinciale e per espropri inopportuni.

Un esercizio di “ trova la via più contorta per unire A con B”.

Ecco fatto! Abbiamo quello che da mesi si sta lentamente consumando ai margini della cittadina.

L'esecuzione viaggia border line con i cantieri del Ponte sullo Stretto.

Si inizia, si sospende, si riparte, molti i mezzi, altrettanto il fumo , ma poco l'arrosto. Un cartello affisso all'altezza dell'imbocco della strada per il Cimitero indica un blocco al transito per il Camposanto di 11 giorni.

Undici giorni per 5 metri di una ciclabile! La TOT dei tempi d'oro avrebbe fatto meglio. La TODT, quella originale, sarebbe stata meno comprensiva verso politici e funzionari vari .

Possiamo dire che il Comune non aveva voce in capitolo? In parte si, ma questo è consuetudine nelle Opere Pubbliche dove spesso è preferibile un Proconsole Provinciale ad un amministratore locale ; basti guardare l'uso/trasformazione di alcune della ex cave in discariche, il modo con cui si opera, l'informazione data , la trasparenza comunicativa usata . La speculazione denunciata anche da altri oltre che da questa Associazione

Ma questa indeterminatezza è usuale quando ci si avventura nel labirintico mondo a ridosso dell'abitato di Pilcante.

E' possibile che dietro entrambi i progetti si nasconda la stessa mente,   considerato le analogie qualitative dei   prodotti partoriti?

Quello che indiscutibilmente spettava alla Municipalità, era garantire la sicurezza   durante l'esecuzione dei lavori con la presenza costante di una vigilanza per ordinare il traffico e tutelare i pedoni.

Fatto? E quando mai! Il risultato è un percorso, dal Supermercato Poli all' Hotel Pineta, privo di marciapiedi e questo su entrambi i lati della strada, mancanza che determina un grave pericolo per la movimentazione pedonale che avviene tra il cantiere e la viabilità ordinaria, tra mezzi di lavoro in movimento e traffico non disciplinato. Fermate dell'autobus, sottopasso chiuso, nessuna alternativa che affidarsi alla fortuna e alla prudenza, mancano gli attraversamenti pedonali alternativi , la segnaletica orizzontale per rassicurare i cittadini, i semafori, le transenne continue ed efficaci .

Un rappresentazione poco onorevole di trascuratezza e disattenzione. Ma a questo la cittadinanza ha ormai fatto l'abitudine.

Vedremo come procederanno i lavori e nel frattempo , visto l'appuntamento che si sta avvicinando, quello del rinnovo del Consiglio Comunale, alcune considerazioni sono doverose,

Non si esclude che la tempistica sia tarata sui tempi della consultazione elettorale. Forse la fibrillazione dovuta alle   aspirazioni di una riconferma o ad un rilancio verso lidi più prestigiosi, toglie lucidità agli obblighi che fanno capo ad un amministratore?

Proporre, esaminare, decidere , eseguire e nello stesso tempo dedicarsi al buon esito , tralasciando   altre meno impegnative iniziative.

Colui o colei che sarà scelto a vestire la fascia tricolore, speriamo che in una resipiscenza di responsabilità, instauri finalmente una comunicazione efficiente e realizzi un coinvolgimento puntuale e concreto con la popolazione, evitando un'esposizione sporadica e incerta, striminzita come quella ascoltata o meglio intuita, alla presentazione del Bilancio per l'esercizio 2025, evitando di ritenere assolto agli obblighi di trasparenza il ricorso al   giornalino del Comune, ispirato ad eccessivo buonismo e talmente intriso di incenso e aromi da essere sparso sull'Amministrazione di turno.

Molti esponenti della Giunta Comunale, sono disponibili e cordiali non di rado oltre i dovuti tempi delle udienze , ma altri viaggiano sul filo della insofferente gestione di questo compito cosi importante, limitandosi, se proprio non evitabile, al minimo sindacale.

Non vorremmo un Sindaco presenzialista con le forbici sempre in mano e un sorriso compiacente stampato sul volto, ma un Primo Cittadino al servizio della Comunità.

Ma i sogni, che nella cinematografia “muoiono all'alba” , nella fattispecie delle ipotesi ascoltate, non avranno neppure avvio, tanto sarà difficile prendere sonno immaginando colui o colei   che sarà chiamato/a a vigilare sul benessere collettivo.

Fin d'ora, quelli che popolano   le agitate notti   sono solamente incubi, della stessa forma e consistenza di quelli che allignano sulla destra Adige all'altezza delle ex cave/discariche.

* De Gregori

 

la redazione

X

Diritti riservati

Copia non permessa