Testo fisso

 Per la politica dell'ambiente                                   Chi lotta può perdere,chi non lotta ha già perso! Guevara                                          

“Una rondine non fa primavera” , recita il detto, e due rondini?

 

 

Sega

 

 

Luciano Rizzi

Un recente post a cura dell' Associazione Tutela del Territorio circa i lavori in corso sulla foce del Torrente Ala per ricavare un' utile area relax e un piccolo impianto sportivo, si concludeva con un ringraziamento all'Ispettore dei Bacini Montani dr. Darra per aver in questi anni sempre coinvolto e condiviso le poche Associazioni e persone che non disdegnano di occuparsi della salvaguardia   dell'ambiente.

“ Una rondine non fa Primavera ” era la conclusione improntata al realismo ma anche il messaggio trasversale inviato alla PA di Ala.

A distanza di qualche mese , quella manifestazione di sconforto è stata recentemente mitigata .

L'imminente apertura della stagione dei lavori boschivi in particolare sulla Lessinia, ha visto riuniti attorno al Tavolo della Giunta, il Primo Cittadino , il Vice Sindaco e Assessore alle Foreste, i Responsabile della Stazione Forestale e l'Ispettore Forestale di Zona , disponibili a confrontarsi sui temi in discussione.

Non entro nel dettaglio della lunga approfondita disamina degli interventi in programma e neppure delle conclusioni che sono di pertinenza della Giunta Comunale, vorrei piuttosto sottolineare lo spirito collaborativo tra interlocutori che non di rado sono sempre stati rappresentati come controparti difficilmente conciliabili.

Le posizioni sono e rimarranno distinte, ma non necessariamente lontane e incompatibili.

Consideriamo questo primo dialogo alla stregua una prova di buona volontà, al quale potrebbero, secondo le rispettive volontà, seguirne altri.

Rappresenta sotto moli aspetti un buon viatico per la ricerca di condivisione sui temi ambientali .

L' incontro oltre a consentire   lo scambio di considerazioni, suggerimenti e osservazioni su specifici temi, ha avuto il merito non secondario di mitigare la reciproca diffidenza e magari definire un metodo di lavoro basato sul confronto nella consapevolezza delle positive ricadute sull' Ambiente che possono derivare dal dialogo.

Vi sono altre sono le realtà che operano sul territorio con finalità e modi diversi; riunirle anche solamente una volta l'anno potrebbe risultare più utile dei bilaterali incontri che spesso sono finalizzati a richieste corporative e settoriali.

Altre e ben più complesse forme di sensibilizzazione e coinvolgimento dovranno essere ricercate per favorire la comprensione delle differenze tra un Parco Pubblico e un Ambiente Naturale, delle diverse funzioni, il ruolo e le forme di godimento,

Dopo anni di frustranti tentativi, forse si sta aprendo uno spiraglio di collaborazione di reciproco riconoscimento. Una tappa importante resa possibile da una forse ritrovata capacità di ascolto

Ci saranno comunque altre occasioni e spunti per smentire o confermare il proverbio del titolo.

 

Bepi Pinter

Sottoscrivo quanto detto da Luciano riguardo il segnale positivo che questo incontro rappresenta e che anch'io ho apprezzato. Detto questo però è necessario fornire a chi legge delle opportune informazioni.

Tutto inizia da quando, circa un mese fa, sono venuto casualmente a conoscenza di una consistente martellata di diversi faggi(alcuni secolari) nella parte nord del villaggio S. Michele alle Fratte, soprastante il campeggio.

Dopo un sopralluogo ho interpellato il Distretto forestale per avere qualche informazione in merito. Mi è stato detto che le motivazioni di questo possible intervento derivano dalla richiesta di alcuni proprietari delle case di eliminare un possibile pericolo per le loro abitazioni nel caso di eventi meteorologici avversi.

Parliamo di un'area che interessa anche il campeggio e che un tempo rappresentava uno dei più pregevoli nuclei di faggi ultrasecolari della Lessinia. La realizzazione del campeggio e i successivi tagli hanno di fatto pressoché ridotto al minimo quest'oasi di grande valore naturalistico.

Chiaramente la responsabilità di questi interventi che interessano alcuni decenni non ricade sull'attuale Amministrazione comunale.

C'è pero' ora la necessità di trovare un "compromesso" fra la necessità di salvaguardare la sicurezza delle abitazioni e la tutela di almeno qualche esemplare di questi splendidi monumenti vegetali, magari con un intervento più leggero e più mirato.

È quanto abbiamo raccomandato al Sindaco, all'Assessore e ai responsabili della Stazione e del Distretto forestale.

Ci sono state date delle assicurazioni circa un'ulteriore valutazione dell'intervento. Come già affermato da Luciano, è stato comunque un utile momento di confronto che voglio interpretare anche come segno di rispetto e di apprezzamento per chi ha a cuore il territorio in cui vive.

 

 

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