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- Pubblicato Sabato, 27 Settembre 2014 10:25
- Scritto da Mario Azzolini
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Quando alle Poste di Ala lavoravano 32 persone.
Un amico, conoscendo la mia passione per la storia di Ala, mi ha mandato questo bel cimelio esposto in un Museo delle Telecomunicazioni di Roma.
Come si vede , rappresenta la bussola dell’Ufficio Postale di Ala 1 in Via Nuova nei primi anni del novecento, ancora sotto l’Amministrazione austroungarica.
Già perché allora in Ala coesistono ben due uffici postali: uno in Via Nuova e l’altro alla Stazione Internazionale . Arriveranno ad occupare nel 1907 rispettivamente 9 e 23 dipendenti. Senz’altro una bella fonte occupazionale con un indotto interessante su tutto il territorio cittadino.
La sede di Ala 1 in Via Nuova è inaugurata nel febbraio 1901 dopo il trasferimento da un luogo poco comodo (probabilmente Via Zigatteria) in un Palazzo di proprietà Malfatti e il quotidiano “Alto Adige” ne dà notizia rilevando la grande soddisfazione della comunità che ora può disporre di un’ampia sala d’aspetto e uffici adeguati , rendendosi così indipendente dall’ufficio di Ala 2 alla Stazione al quale verranno riservati solo i servizi internazionali e di dogana. Resterà in Via Nuova fino agli anni settanta.
Unico rammarico è che l’Ufficio Postale di Via Nuova occupa i locali già adibiti al “Caffè Dante” e per questo ad Ala viene a mancare un ritrovo ritenuto elegante frequentato dalla borghesia locale e dagli impiegati della Stazione Internazionale. Anche se il barone Malfatti si impegna a trovare adeguati locali per continuare l’attività del Caffè Dante.
Per Ala 2 alla Stazione bisogna aspettare invece fino al 1913 per avere degli uffici abbelliti a nuovo ma ancora poco spaziosi per le 14 persone che vi lavorano. Purtroppo il giornale dell’epoca rimarca che uffici così belli sono a servizio di una Stazione Internazionale che ci sarà ancora per poco. Infatti la Stazione Internazionale viene declassata ancora in tempo di pace quando l’Italia decide di portare tutte le incombenze della propria Dogana a Peri e a Verona. Probabilmente per ragioni anche militari.
E l’economia di Ala subisce un colpo fatale dal quale non si risolleverà più. Ma di questo ne parleremo in altra sede.
Nel 1907 una statistica del lavoro postale sul territorio provinciale informa che Ala è equiparata ai grandi centri come Trento ,Rovereto, Arco, Riva e Mezzolombardo con due uffici postali “principali” ciascuno . Tutta la provincia (113 uffici postali) ha lavorato nel 1907 ben 11 milioni di lettere, 7 milioni e mezzo di cartoline e 4 milioni di stampati, 340 mila telegrammi ( sembrano cifre da capogiro).
Comunque il servizio postale è adeguato alle necessità del comune; nel 1910 viene attivata una “pedoneria postale” fra i masi a sud di Ala, a Sdruzzinà e all’altopiano della Sega per “le numerose persone che si trovano a villeggiare o per la pastorizia”.
Infine l’Alto Adige del 10 febbraio 1911 dà notizia di un cambiamento epocale: in Via Nuova viene aperta al pubblico una centrale telefonica con due parlatoi e 14 abbonati. Nello stesso giorno viene inaugurata la linea telefonica interurbana Ala-Pilcante con parlatoio pubblico a Pilcante (allora Comune autonomo). Siamo già nel futuro.
Ma ci avviciniamo purtroppo anche alla guerra.
Azzolini Mario
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