Testo fisso

 Per la politica dell'ambiente                                   Chi lotta può perdere,chi non lotta ha già perso! Guevara                                          

LUIGI DALLA PICCOLA

 

Dallapiccola

 

Per quanti hanno una pur piccola conoscenza della toponomastica della città di Trento non sarà sfuggita l'esistenza di Vicolo Dallapiccola. In zona centrale è una laterale chiusa di Viale tre Novembre proprio di fronte al Centro Culturale S. Chiara, vicino ai Tre portoni di Via Madruzzo.

Eppure come molto spesso accade non sono molti , e sotto tutte le latitudini quelli che conoscono il perché della dedicazione e chi fosse il personaggio, perché per concedere il proprio nome ad una via cittadina , qualcosa nella vita bisogna pure aver fatto.

 

Chi era Luigi Dallapiccola?

 

Fu un importante compositore , tra i primi a dedicarsi alla musica dodecafonica.

 

Nel corso della sua vita Dallapiccola ha ricevuto numerosissimi riconoscimenti: nel 1953 diventa membro dell'Accademia delle belle arti di Baviera, in seguito sarà nominato membro dell'Accademia dell'arte di Berlino (1958), della Royal Academy of Music di Londra (1969) e dell'Accademia di musica ed arte di Graz (1969). Ricevette inoltre il gran premio per la musica del Land Renania Settentrionale-Vestfalia, il premio "Ludwig-Spohr" della città Braunschweig, il premio "Moretti d'oro" della regione Friuli Venezia Giulia, il "Prix Arthur Honegger" a Parigi (1972), il premio Feltrinelli per la musica assegnato dall'Accademia Nazionale dei Lincei (1973) ed il premio internazionale d'arte "Albert Schweitzer".

Mori nel 1975

 

Perchè lo ricordiamo?

 

Nacque a Pisino (Istria) nel 1904.

Il padre Pio era nato a Trento , la madre Donatella ad Ala, località nella quale soleva trascorre l' estate e nella quale si trovava alla scoppio della Grande Guerra nel 1914.

Il nome completo della Madre era DOMITILLA ALBERTI . Apparteneva a qualche famiglia importante, consolidata nella città oppure era figlia di una delle tante persone che per motivi di lavoro si alternavano nella nostra città?

 

Conservo il ricordo di mia madre che nominava saltuariamente la famiglia Alberti e io stesso ebbi modo di conoscere la famiglia del Col. Alberti ( sepolto ad Ala) e le di lui figlie , vezzeggiativamente chiamate Lolli e Lalla.  La famiglia viveva a Torino, forse per servizio, ma soleva trascorrere le estati e le festività nella casa patronale sita in via Meati condivisa allora, ora credo di proprietà degli eredi della famiglia Tognotti: i postini per antonomasia ( el Tano, el Pierino, la Laura e la madre Carmela olte al Gen degli alpini Enrico) .

 

Stessa discendenza? Chissà Domitilla e il colonnello erano coetanei, forse fratelli,cugini? Non è così importante appurarlo, quanto il fatto della loro presenza in città, che sottolinea ancora una volta quanto fosse viva, animata, culturalmente attiva e   internazionale a tutti gli effetti quella che nel tempo sarebbe diventata saltuariamente la Città di Velluto.

 

Dallapiccola divenne ed è tuttora un personaggio nel mondo della Musica dodecafonica, Firenze è la sede di una attiva Fondazione che porta il suo nome.

 

E' gratificante anche se malinconico il ricordo dei piccoli tesori che la città ha prodotto ma non sempre conservato

 

Luciano Rizzi  

Un grazie a Filippo Juvarra ( Pallaver)

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