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- Pubblicato Sabato, 28 Giugno 2014 07:01
- Scritto da Redazione
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sono solamente alcuni dei molti detti e proverbi che possono essere assunti a commento e spiegazione dell' improvviso vigore creativo della nostra Giunta Comunale.
Ma si sa lo spauracchio ( per chi ha ha qualche moto di resipiscenza) o il miraggio (per altri) delle prossime elezioni, sta suonando la Diana alla Giunta e impresso un ( ri ) trovato vigore al programma delle opere pubbliche cittadine
Già; perchè accantonati per i più' svariati motivi i grandi progetti – quelli strutturali - dei quali si dovrà pur rendere conto alla cittadinanza, sfumate le mai concretizzate ambizioni per il rilancio della città, la consigliatura si avvia verso una conclusione dove queste ultime pennellate di colore non incideranno sul grigiore ormai diffuso.
Nulla di sorprendente, la cittadinanza ha da tempo compreso quanto fin da subito era nell'aria: l' inconsistenza progettuale di questo esecutivo racchiuso sulle singole individualità, alla ricerca a tutt'oggi di un progetto sistemico, condiviso e soprattutto realizzabile.
Perché le parole abbiano un significato e i concetti un loro concreto corrispettivo, ricordiamo che ancora sono dormienti:
Il recupero dell'area ex Cartierina,
Il complesso ex Slanzi
Il Cantiere comunale
La caserma dei VV.FF
Il Centro per il Conferimento e Recupero dei Materiali di risulta e scarto
Il Polo Scolastico
Il Piano Urbanistico Generale
Il Piano Cave (approvato ma mancante degli atti regolamentari)
Il completamento della viabilità nella zona nord dell'abitato
La sistemazione e recupero e valorizzazione del Centro Storico
Il Cinema Sartori
La Sala Zendri, e altro .......
E ancora, in un tormentone senza fine , ormai una tignosa contrapposizione tra buon senso e burocrazia ottusa, un efficace strumento di giudizio, il recupero del Miliare Romano
ovvero:
“ Il trionfo della Volontà' “.
Ma non era il bilancio delle Opere Pubbliche lo scopo di questo scritto.
A suscitare interesse è stata questa volta l' ansia dell'amministrazione impegnata nella ricerca di un recupero di credibilità da ottenere mediante un insieme di opere importanti ma minori.
Perché minori ? Ma perché non è molto meritorio rifugiarsi nel basso profilo e meno ancora cercare gloria nell'ordinarietà dell'azione. Mantenere una città in ordine, garantire la pubblica illuminazione , assicurare i servizi base, svilupparne il decoro, sono tutte attività che rientrano nei compiti minimali di un ' amministrazione.
Non servono grandi speculazioni, Monumentali Piani Strutturali, Progetti e Programmi Pluriennali per assicurare i servizi base ad una collettività.
Ci mancherebbe che riuscire a far funzionare le scuole raccogliere i rifiuti , rendere dignitose le strade ...(Ops!) , dovesse rappresentare una forma di merito!
Ma insomma, sul piano dell'arredo urbano qualcosa si sta muovendo. Anzi molto....Dalla segnaletica turistica all' arredo urbano del quale si intravede la tipologia ma ancora non sono chiari i criteri delle collocazioni e soprattutto i tempi.
“ L'inizio è spazioso, il fine precipitoso”.
Ora tocca al secondo lotto di Piazza Giovanni XXIII.
Bello - come sempre - il rende-ring, patinato e olografico. Ma sarà veritiero? O assisteremo ad una ennesima strage di alberi?
Un buon modo d'altronde per chiudere una legislatura iniziata con i tagli indiscriminati in Via Gattioli proseguita in quelli nel Cimitero di S. Margherita, continuata sul Campo di Valbona e chiusa infine negli sconsiderati e frettolosi lavori lungo il Torrente Ala e il Fiume Adige (questi ultimi nella indifferenza dell'Amministrazione) .
Nel solco della migliore tradizione si chiuderà presumibilmente con ulteriori abbattimenti.
A proposito: Pienamente giustificato - a quanto è dato a vedere - si è dimostrato il taglio del Cedro della Scuola Media! Senza quello i lavori hanno subito avuto una improvvisa accelerazione.
“ Niente ci fa perdere più tempo che la fretta”
Sembra – tanto per tornare ai lavori di arredo e segnaletica che la progettazione sia stata fatta in economia; vale a dire dagli stessi uffici Comunali o dai loro consulenti.
Bene anzi non del tutto visti gli errori e le imprecisioni che contraddistinguono la segnaletica.
“ Sei di Ala se........” è la denominazione di un numeroso gruppo di persone che meritoriamente anima l' immagine positiva e il ricordo della città con testimonianze, con un' abbondante quanto interessante documentazione fotografica, esercitando una importante funzione di stimolo.
Beh! diciamo che l'ufficio tecnico o i suoi consulenti ad hoc non dovrebbero meritare l' adesione al gruppo suddetto visto che la Cantina Sociale è stata posizionata in un Centro Commerciale, il Rifugio Fraccaroli sui prati del Brusà, Brentonico sulla cima del Vignola e altre ancora. Ma fermiamoci qui; avremmo preferito questi refusi agli oneri di una sostituzione frettolosa e dilettantesca che ha lasciato totalmente illeggibili i toponimi e le indicazioni sulla pseudo cartina del territorio.
“la gattina frettolosa fa i gattini ciechi” o forse è migliore : “Ofelè fa el to mestè” considerata l' esperienza dei consulenti incaricati.
Ma insomma c'è del buono ;
d'altra parte un assetato non disquisisce sulla qualità dell'acqua che gli viene porta e così anche ai cittadini di Ala, abituati alle più ignobili sconcezze del fatiscente e improvvisato arredo urbano, gli attuali interventi (benvenuti comunque ), appaiono come l ' Urbe al pellegrino che nel Medioevo vi giungeva speranzoso e pio.
Ora un ultimo sforzo prima del meritato riposo ( ancora poco più di 300 giorni alla tornata elettorale del Maggio 2015), un regolamento per uniformare le bacheche ( ma basterebbe che i responsabile tecnici decidessero finalmente per l'adozione di un ' unica tipologia , evitando spese e risposte assurde a quanti – enti e associazioni – ricorrono loro per le autorizzazioni).
Basta guardare le Bacheche presenti in città per capire che esse sono il risultato di un fai da te necessario o più' verosimilmente - dell'esistenza in alto loco di una certa confusione.
La redazione
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