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- Pubblicato Giovedì, 07 Novembre 2013 11:12
- Scritto da Redazione
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Salvati i platani secolari di Vo’ destro
Avio vs Ala
Si possono trovare ancora amministratori comunali capaci di assumere in prima persona le responsabilità che il ruolo richiede.
Lo dimostra la vicenda dei platani di Vò destro, destinati dal progetto originale per la sistemazione del ponte sull'Adige ad essere abbattuti.
A seguito della richiesta di alcuni cittadini, con buona volontà e dimostrando una poco comune sensibilità, l'assessore ai lavori pubblici del comune di Avio Marino Salvetti si è impegnato a far modificare il progetto in corso d'opera cambiando il destino assegnato dai progettisti ai platani.
Così "Il Trentino" del 6 novembre
Non è caduto nel vuoto l’appello dell’Associazione tutela del territorio per evitare che i platani secolari venissero abbattuti come prevedeva il progetto originario legato alla sistemazione del ponte di Vò destro.
La progettazione iniziale di messa in sicurezza del manufatto prevedeva il taglio delle piante come sottolineava a suo tempo l’assessore Marino Salvetti dopo essere stato approvato dalla commissione edilizia comunale e dai vari Servizi provinciali “che ne hanno rilasciato le necessarie autorizzazioni urbanistiche e di sicurezza nel rispetto delle vigenti normative.
Nella specifica problematica, il progetto prevede -asseriva allora Salvetti - la realizzazione di un nuovo marciapiede a sbalzo, agganciato alla struttura portante esistente, posto sul lato sud del ponte ed il taglio delle piante è stato imposto per rispettare la normativa in merito all’eliminazione delle barriere architettoniche che prevedono l’obbligo di realizzare il citato marciapiede per una larghezza minima di ml. 1,5 che si sviluppa per l’intera lunghezza del ponte e relativo accesso allo stesso attualmente occupato proprio dalle piante.”
L’associazione della bassa Vallagarina invitava però i politici a trovare soluzioni alternative al taglio delle piante. Soluzione trovata: grazie ad un ribasso a base d’asta dei lavori l’amministrazione comunale d’accordo con gli uffici provinciali una soluzione l’ha trovata con la costruzione di un muro di sostegno e la relativa realizzazione di un marciapiede per buona pace di chi è fermamente convinto che la pubblica amministrazione debba essere la prima custode dell'ambiente, a tutela del nostro benessere.
Inevitabile il raffronto con vicende analoghe che ad Ala hanno visto l'Associazione impegnata ad evitare i ripetuti abbattimenti di piante, in ultimo quella del cedro delle scuole medie.
Ad Ala la responsabilità decisionale dell'Amministratore Unico ha sempre usato la foglia di fico di varie motivazioni a giustificazione della mancanza di un qualsiasi intervento per evitare gli abbattimenti di piante:
progetto deciso dalla precedente amministrazione, sottintendendo un'impossibilità di modifica;
è sufficiente analizzare il progetto dell'amministrazione Tomasoni per il nuovo piano estrattivo e la nuova versione scaturita e stravolta dalla revisione della Giunta Peroni per comprendere che qualunque progetto è modificabile, volendo......
impossibilità di variazione dei costi;
le varianti multiple che si accodano nelle opere pubbliche dimostrano metodicamente il contrario
ultimo appiglio, in mancanza di ragionevoli obbiezioni, sembra essere il "decido io",
e l' attuale conduzione amministrativa ad Ala dimostra, in negativo, cosa significa l'applicazione pluriennale di tale enunciazione
In merito ai platani del Vò:
Ripercorriamo , con la lettura degli articoli pubblicati, un paio d'anni di abbattimenti ad Ala:
Taglio piante nella piscina di Ala
La motosega comunale, comunicazione preventiva
La motosega comunale, 2a comunicazione preventiva
Via Gattioli, piove sul bagnato
Appello al Sindaco per il cedro delle Scuole Medie
Il Sindaco Peroni ha negato la grazia al cedro
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