Testo fisso

 Per la politica dell'ambiente                                   Chi lotta può perdere,chi non lotta ha già perso! Guevara                                          

Quando alle Poste di Ala lavoravano 32 persone.

 

Un amico, conoscendo la mia passione per la storia  di Ala, mi ha mandato questo  bel cimelio esposto  in un Museo delle Telecomunicazioni di Roma. 

Bussola posta

 

Come si vede , rappresenta la bussola dell’Ufficio Postale  di Ala 1  in Via Nuova nei primi anni del novecento, ancora sotto l’Amministrazione austroungarica.

 

Già  perché allora  in Ala coesistono ben  due uffici postali:  uno in Via Nuova e  l’altro alla Stazione Internazionale . Arriveranno ad occupare nel 1907  rispettivamente 9 e 23 dipendenti. Senz’altro una bella fonte occupazionale con un indotto interessante su tutto il territorio cittadino.

 

La sede di Ala 1 in  Via Nuova  è  inaugurata nel febbraio 1901 dopo il trasferimento  da un luogo poco comodo (probabilmente Via Zigatteria) in un Palazzo di proprietà Malfatti e il quotidiano “Alto Adige”  ne dà notizia rilevando la grande soddisfazione della comunità che ora può disporre di un’ampia sala d’aspetto e uffici adeguati , rendendosi così indipendente dall’ufficio di Ala 2 alla Stazione al quale verranno  riservati solo i servizi internazionali e di dogana. Resterà in Via Nuova fino agli anni settanta.

 

Unico rammarico è che l’Ufficio Postale di Via Nuova occupa  i locali già  adibiti al “Caffè  Dante”  e per questo ad Ala viene  a mancare un ritrovo ritenuto elegante frequentato dalla borghesia locale e dagli impiegati della Stazione Internazionale. Anche se il barone Malfatti si impegna a trovare adeguati locali per continuare l’attività del Caffè Dante.

 

cassetta

 

Per Ala 2 alla Stazione bisogna  aspettare invece fino al 1913 per avere degli uffici abbelliti a nuovo ma ancora  poco spaziosi per le 14 persone che vi lavorano.     Purtroppo  il giornale dell’epoca rimarca che uffici così belli sono a servizio di una Stazione Internazionale che ci sarà ancora per poco. Infatti la Stazione Internazionale viene declassata ancora in tempo di pace    quando l’Italia decide  di portare tutte le incombenze della propria Dogana a Peri e a Verona. Probabilmente per ragioni anche militari. 

E l’economia di Ala subisce  un colpo fatale dal quale non si risolleverà più. Ma di questo ne parleremo in altra sede.

 

Nel 1907 una statistica del lavoro postale sul territorio  provinciale  informa che Ala è  equiparata ai grandi centri come Trento ,Rovereto, Arco,  Riva e Mezzolombardo  con due uffici postali “principali” ciascuno . Tutta la provincia (113 uffici postali)  ha   lavorato nel 1907 ben 11 milioni di lettere, 7 milioni e mezzo  di cartoline e 4 milioni di stampati, 340 mila telegrammi   ( sembrano cifre da capogiro).

 

 

Comunque il servizio postale è  adeguato alle  necessità del comune;  nel 1910 viene attivata una “pedoneria postale” fra i masi a sud di Ala, a  Sdruzzinà e all’altopiano della Sega per “le numerose persone che si trovano a villeggiare o per la pastorizia”.

 

Infine l’Alto Adige del 10 febbraio 1911 dà notizia di un cambiamento epocale: in Via Nuova  viene aperta al pubblico una centrale telefonica con due parlatoi e 14 abbonati. Nello stesso giorno viene inaugurata  la linea telefonica interurbana Ala-Pilcante con parlatoio pubblico a Pilcante (allora Comune autonomo). Siamo già nel futuro. 

Ma ci avviciniamo purtroppo anche alla guerra.

 

Azzolini Mario

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