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tav-alta-velocitaCONSIDERAZIONI SULLA TAV

di Edoardo Croni

 

Riceviamo da Edoardo Croni* delle interessanti considerazioni ai nostri interventi sulla TAV

 

 

 

 

 

Ho letto con attenzione le “slides” che contestano il progetto di tunnel ferroviario del Brennero, pubblicate su Associazione Tutela del Territorio, e le ho trovate molto interessanti. Informazioni che possono essere tranquillamente accettate e condivise come pure, con altrettanta tranquillità, rimanere oggetto di discussione.

So per esperienza professionale che le analisi dei costi vanno preventivamente definite, poiché la metodica utilizzata, seppure tecnicamente corretta, può dare risultati sorprendentemente diversi. So pure che le stime terze sono tali in quanto fatte da parti diverse da quelle direttamente coinvolte ma non per questo libere da pregiudizi ideologici. I risultati, così presentati, inducono un sospetto di voluta e colpevole sottostima o sovrastima, a seconda di chi li legge, mentre invece possono essere entrambi corretti ma bisognosi di premesse sulla metodologia di calcolo. Solo con uguale metodologia di calcolo i dati sono confrontabili. Questo non mi pare il caso.

Mi sembra di capire che il sovraffollamento della A22 può essere risolto con una migliore distribuzione del traffico Nord-Sud Europa attraverso una politica tariffaria che scoraggi i flussi non strettamente necessari sull’autostrada del Brennero deviandoli verso altre arterie stradali. Suggerimento assolutamente ragionevole e anche facilmente praticabile, ma non idoneo a dare risposta all’inquinamento globale prodotto, limitandosi ad una risposta efficace a livello locale. Mi rimane il dubbio di quale sia il suo potenziale implementale.

Mi pare pure di capire che la linea del Brennero è sottoutilizzata e che una più efficiente gestione sarebbe in grado di smaltire un traffico molto più importante. Ne sarei felice se il dato venisse confermato anche dagli attuali gestori; sarebbe un argomento incontrovertibile e assolutamente vincente. Personalmente ho vissuto vicino alla ferrovia per poco meno di trent’anni e devo dire che ultimamente il traffico ferroviario avvertito con le orecchie era davvero intenso, ma questa è una semplice sensazione non già un dato.

La parte conclusiva della presentazione mi pare populista. Se non sbaglio,  si adombra velatamente (ironico) un partito della spesa, una cospirazione lobbista, una gigantesca operazione finanziaria fine a sé stessa, direi quasi una cospirazione plutocratica contro le povere e indifese spalle del popolo italiano (espressione che evoca momenti davvero infelici per il nostro paese). Personalmente quando sento parlare di cospirazione mi sento assalire da un prurito di insofferenza. Ma come è possibile, mi domando, che noi tutti siamo sistematicamente oggetto di raggiri operati ora da forze occulte che detengono il potere (e nessuno dice quali esse siano), ora da lobby istituzionali volte a sovvertire l’ordine costituzionali (quali la magistratura rossa), ora da furbetti di quartiere. Insomma una sistematica politica del sospetto che in fin dei conti ridimensiona il potere dell’opinione pubblica, raggirata e turlupinata da gruppi e gruppetti.  Ma non è possibile presentare il problema nelle sue effettive e constatabili dimensioni, senza necessariamente adombrare manovre chissà che oscure e inquietanti? E’ mai possibile che il consenso in Italia si debba conseguire solo puntando sugli aspetti istintivo-sentimentali, proponendo scenari apocalittici che alla fine tendono a sottostimare la capacità critica del cittadino italiano sempre sotto tutela, ora dalla ristretta borghesia liberale ottocentesca, ora dalla tutela fascista, ora dal delicato equilibrio dei due blocchi che si contrapponevano lungo la cortina di ferro  e infine dalla tutela di un uomo che si ergeva a tutore, santo, patrono dell’intera nazione (e … quasi sempre con il consenso popolare, beninteso)?

Mi rendo conto che le ultime battute siano scivolate oltre il tema della mia lettera, ma mi sono venute di getto, direi quasi per una forma di frustrazione che ogni tanto mi prende.

Tornando invece alla linea politica delle No Tav (il plurale è d’obbligo per le loro proliferazioni) direi che questa ha molti argomenti che sono convincenti e potenzialmente incontrano il consenso. Il problema è la strategia o meglio il metodo che queste adottano e che mi trovano assolutamente contrario. Credono di avere in mano la verità e che questa non debba essere condivisa ma imposta.

Permettetemi una digressione che potrebbe apparire saccente ma vuole essere solo un riferimento ideologico.

Jean Jacques Rousseau, alla fine del ‘700,  aveva concepito il concetto di “volontà generale” ovvero una verità, un’idea esistente insita in ogni uomo al di là del fatto che l’individuo la percepisse o meno. Il compito di ogni individuo sarebbe stato di scoprirla, e, una volta riuscitoci, non si sarebbe potuto sottrarre alle conseguenze seguendola con onestà. Bene, si tratta di un concetto che, seppure odori fortemente di illuminismo e di cieca fiducia nell’uomo, in sé suona bene ed è degno di grande rispetto. Tuttavia, in tema, si apriva il problema morale di ordine generale; la comunità e la società, nelle loro scelte, si sarebbero dovute adeguare alla volontà generale che non coincideva necessariamente con la volontà espressa dalla maggioranza ….

Questo concetto è stato mutuato da Karl Marx, allorquando teorizzava la temporanea e necessaria dittatura del proletariato. Chi rappresentava il proletariato durante la sua dittatura? Coloro che meglio interpretavano le esigenze di una classe non ancora matura per autogovernarsi, ovvero coloro che possedevano la vera volontà generale.

Lenin ha anch’esso individuato nel partito bolscevico il soggetto capace di sostenere adeguatamente la dittatura del proletariato e di impersonare la volontà generale. I risultati sono stati disastrosi per il prezzo umano pagato.

Il nostro amico duce ha ben presto capito che il Parlamento, quale rappresentate della del popolo democraticamente eletto, era uno strumento di inutile discussione dove si parlava e non si decideva niente. Meglio … molto meglio, affidarsi al partito fascista che era il vero interprete delle esigenze della nazione, della volontà generale per l'appunto.

Il Führer ha fatto la stessa cosa in Germania col suo partito nazionalsocialista.

Per non tacere della “democrazia centrale” del PCC (partito comunista cinese) che, almeno ai tempi di Mao, qualche disastro l’ha combinato

Ora, perché i vari movimenti no-tav, pur avendo valide argomentazioni non riescono a conquistare l’opinione pubblica e a convincerla della bontà delle loro argomentazioni, ma cercano la scorciatoia della violenza e dell’intimidazione (il riferimento è chiaramente rivolto alle vicende in Val di Susa, non certo a quelle del gruppo Associazione Tutela del Territorio)? Forse credono di avere in mano la verità assoluta da imporre e non da condividere? E’ davvero possibile che l’uomo comune, distratto dalla televisione e dai mass media strumentalizzati, non riesca a individuare la “volontà generale”, patrimonio di una minoranza di eletti? Eppure il movimento di Grillo qualche cosa dovrebbe insegnare.

Le azioni in difesa della democrazia non sono preordinate, predefinite, ma tutte devono rispettare la fondamentale regola del rispetto della volontà maggioritaria, abolendo qualsiasi forma di violenza. Adducendo sospetti irragionevoli di regimi illiberali, sostenendo teorie di nascoste cospirazioni costruite a tavolino si prende in giro il buon senso della gente, si tende ad estremizzare i termini della discussione e si rischia di alimentare sospetti di segno diametralmente opposti.

So perfettamente che è faticoso conseguire il consenso, ma è l’unica strada percorribile nel pieno rispetto dell’individuo. Il resto sono forzature pericolose, sempre a mio modesto avviso.

 

*già responsabile dei Servizi Amministrativi di Ragioneria dell'Università degli Studi di Trento

 

 
Per un'analisi più approfondita sui costi e sul modello di finanziamento della tratta sud della linea TAC/TAV del Brennero, si rimanda al link:

http://www.notavbrennero.eu/images/stories/TAV_BRENNERO_DOCUMENTI/TAV_Brennero_Costi_e_finanziamenti/2012-02-08_Nuova_Ferrovia_Brennero_BBT_tratte_Sud_costi_finanziam_REDAZIONE.pdf

Per l'analisi completa delle motivazioni di opposizione alla TAC/TAV del Brennero, questo è il link:

http://www.notavbrennero.eu/images/stories/TAV_BRENNERO_DOCUMENTI/TAV_Brennero_Documenti_generali/2008-11-30_No_alla_nuova_linea_AV_Brennero-Verona_DOSSIER_INFORMATIVO.pdf

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