Testo fisso

 Per la politica dell'ambiente                                   Chi lotta può perdere,chi non lotta ha già perso! Guevara                                          

REDAZIONALE                                                      16 ottobre 2012 

L'opinione di un lettore circa l'ammorbidimento di questa Associazione nei confronti dell'amministrazione comunale  e il tentativo di spaziare su argomenti diversi da aspetti Istituzionali  e “Politici” , ci ha fatto riflettere sino a giungere a queste considerazioni.

- Il Territorio, in favore del quale è nata e si spende l'Associazione,  è il riferimento di ogni nostro intervento, esame, critica o disamina ; qualunque sia il soggetto autore di interventi o politiche che , a nostro avviso e non solo, risultano perniciose per l'Ambiente e quindi alla popolazione che in esso  vive.

- In un mondo così fittamente interconnesso nessuna attività per quanto marginale se non  disciplinata , può mettere in moto una catena di eventi dannosi pur se assenti nelle intenzioni originarie. Ad esempio,  la politica di favorire la viticoltura di montagna, ottima nei presupposti di presidiare il suolo, di creare lavoro e benessere di restituire percorsi  scomparsi, deve sin nelle ipotesi fondanti confrontarsi con l'uso ragionevole  dell'acqua, con l'impiego dei fitofarmaci, con il danneggiamento e l'eccessiva antropizzazione di aree vitali per la diversità biologica, con l'inquinamento e la viabilità .

- Nessuna pregiudiziale ideologica è pertanto presente nelle osservazioni e nelle prese di posizione che possono apparire estremistiche e se qualche parola qualche volta dal “ sen fuggita” può  offrire questa sensazione ce ne scusiamo. Non vi sono soggetti  buoni o cattivi, o deputatati a subire la “scure della nostra censura o disapprovazione”. Sono altresì le degenerazioni e gli eccessi che cerchiamo di portare a conoscenza.

- Già , perchè proprio l'informazione e la sensibilizzazione sono gli obiettivi dell'Associazione. Informare laddove vi è una latitanza spesso istituzionale, coprire qualche vuoto cognitivo che l'assillo della quotidianità  può determinare, richiamare l'attenzione su fatti che riteniamo possano interessare fasce dell'opinione pubblica.

- E' vero , l'Amministrazione Comunale è spesso oggetto di particolari attenzioni ma non per discriminazione politica o vincoli ideologici, ma semplicemente perché il ruolo di governo della società e le molte competenze che confluiscono il Piazza S. Giovanni, rendono gli amministratore  gli interlocutori e gli indiziati  privilegiati. A chi si deve rivolgere il Cittadino se non a coloro  che , almeno nei giorni della campagna elettorale, sono  stati così prodighi  di promesse e lusinghe?

- Non sempre l'azione dell'Associazione è stata critica , spesso si è cercato il dialogo, il confronto, la proposizione ma questa è un' azione da esercitare in due e questo numero minimo non è stato mai ne raggiunto ne sfiorato. La chiusura è pressoché totale ; ma questo lo imputiamo ad aspetti caratteriali , a sovra valutazioni del ruolo e una certa perchè no, forma di “  superbia” doppiamente insolente se proviene da chi è chiamato all'esercizio della democrazia.

- Il territorio è qualcosa di composito e molto articolato . Vi convive il presente con il passato, la necessità di progredire e l'obbligo di conservare, i residui della nostra storia e delle nostre tradizioni con lo sviluppo edilizio, industriale in un equilibrio difficile da trovare ma senza l'esenzione dal provarci con l'impegno  di noi tutti e in  maggior misura degli Amministratori . E gli interventi sul patrimonio artistico, ambientale e storico  con precise segnalazioni , denunce e proposte stanno ad indicare  quanto, questo nostro percorso , sia stato sinora compiuto in solitudine nel pressochè totale disinteresse istituzionale.

- La tematica è vasta e il quadro Giuridico di riferimento non la rende agevole . Il dialogo non è considerata categoria della  Democrazia e quindi , adducendo queste come giustificazioni oggettive, cerchiamo di continuare, con errori e incomprensioni ma speriamo con buonafede, scusandoci se qualche volta potremmo involontariamente offendere la sensibilità di chi bonariamente ci legge

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