Testo fisso

 Per la politica dell'ambiente                                   Chi lotta può perdere,chi non lotta ha già perso! Guevara                                          

LA CICLABILE LUNGO IL TORRENTE ALA

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Gradevole, piacevole, suggestivo e delizioso.

Queste sono le  sensazioni che offre il nuovo tratto di ciclabile che si snoda lungo il torrente Ala.

 

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Per la verità non solamente di pista ciclabile si tratta , ma anche di un tragitto pedonale che pur nella sua brevità offre dei deliziosi scorci di paesaggio fluviale in un'alternanza di cascatelle,  ghiaioni,  di una volutamente incolta vegetazione che  ora nasconde, ora valorizza il percorso del torrente Ala.

 

 

 

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Dotata di piccole aree per la pausa, di panchine  discretamente defilate, di orti non ancora coltivati ma che ben lasciano immaginare l'attività della prossima primavera, e ancora  ricca di spazi per gli animali, di fontanelle d'acqua, aree  di sosta per un piacevole intermezzo   con il mormorio del torrente e il verde della campagna.

 

 

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Un percorso che pur nella sua brevità offre, molto più nella sua fase ascendente,  prospettive inedite, immagini  altrimenti nascoste della città, con sullo sfondo  i masi, le pendici del Corno , le piccole Dolomiti. 

 

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Ovviamente è ben presente anche la bruttura delle più recenti edificazioni che per quanto  rinnovate da tinteggiature mimetiche sono lì ad indicarci la povertà ideativa  di molte delle passate scelte.

 

 

 

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Un ottimo lavoro curato nel dettaglio, rispettoso del contesto ambientale con il quale si combina mirabilmente, arricchito da cespugli, piante,  aiule, messe a dimora con gusto e riguardo  del tessuto limitrofo.

 

 

 

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Una composizione  di grande pregio, un'offerta per la cittadinanza alla quale viene affidata per un godimento rispettoso dell'impegno e  del lavoro profuso; un'opera che lascia ben sperare  in uno sviluppo armonioso della città, una costruzione per la quale è doveroso dare atto alla precedente amministrazione di aver saputo  superare  la pulsione per le grandi opere, l'enfasi per rivoluzionarie prospettive di sviluppo, la megalomania progettuale  limitata alla chiacchera , il saltabeccare curioso in una miriade di idee tanto grandi quanto fasulle, l'elencazione compulsiva di imperiali progetti destinati al libro dei sogni.

 

 

Insomma di aver saputo operare in modo così sideralmente lontano da quello che il nostro Primo Cittadino lascia intravedere nelle pause tra una vacanza e una apparizione .

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