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- Pubblicato Giovedì, 09 Maggio 2013 14:27
- Scritto da Redazione
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Salvate il Cedro della scuola media
Il prossimo 20 maggio è la data fissata per l'inizio dei lavori per la ristrutturazione del Convitto S. Pellico.
Che inizieranno con l'abbattimento del cedro posto nel cortile delle scuole medie.
Il nostro precedente appello è rimasto senza risposta da parte del destinatario, il Sindaco di Ala.
Ci rivolgiamo ora anche a tutti i consiglieri comunali di Ala perché si vogliano attivare per la salvaguardia del cedro.
La conferma che un intervento del Sindaco potrebbe cambiare una decisione che sembra ormai inevitabile, l'abbiamo avuta in un fortuito e breve incontro con il responsabile dell'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari per questo progetto di ristrutturazione.
Dal quale apprendiamo, ma già si sapeva, che la progettazione originale, mai ripensata, aveva previsto la più semplice delle soluzioni per l'accesso al cantiere: il taglio del cedro.
Nel frattempo, sul tronco del cedro è apparsa una significativa scritta degli studenti della scuola media contro il suo abbattimento, ed un cittadino ha posto sulla recinzione un altro cartello.
I cittadini di Ala che riceveranno la mail, se interessati a manifestare davanti al cedro contro il suo abbattimento, sono pregati di rispondere dando la loro adesione.
Non appena avremo notizia del tentativo di taglio, lo comunicheremo per sollecitare, con la presenza fisica dei cittadini davanti alla pianta, un ripensamento e la decisione di accedere al cantiere in altro modo.
Ogg. Appello per la salvaguardia del Cedro
della Scuola Media
Egregio Signor
Consigliere Comunale
Municipio di ALA
Piazza S. Giovanni
Egregio Signor Consigliere,
Trasmettiamo in allegato per conoscenza e per quanto riterrà nelle sue competenze, un appello/denuncia per la salvaguardia del Cedro Monumentale destinato ad essere abbattuto per far posto al cantiere per la ristrutturazione del Convitto S. Pellico.
A detta di molti, anche tra gli addetti ai lavori, una diversa ma non impossibile o troppo impegnativa disposizione del cantiere, unitamente ad un disponibilità che potrebbe forse ancora essere perseguita, consentirebbe di ottemperare ad entrambe le esigenze: a quelle della Ditta appaltatrice e al desiderio di veder preservato un significativo esemplare vegetale da parte di molti concittadini che non trascurano di far sentire la loro voce.
Riteniamo a nome dell'Associazione Tutela del Territorio che un intervento anche ufficioso purché animato dalla buona volontà e dall'effettivo desiderio di essere interprete di un diffuso sentire, da parte del Sindaco, potrebbe ottenere risultati positivi.
La preghiamo di attivarsi nei modi e nelle forme ritenuti opportuni nei confronti del Sindaco per una sua azione verso i responsabili del Cantiere che dovrebbe aver avvio il 20 c.m.
Ringraziando anticipatamente anche a nome dei cittadini che a noi si sono rivolti, le porgiamo cordiali saluti
Il Presidente Marcello Cavagna
Ala 9.5.2013
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Cronaca di una morte annunciata
Così come da tempo veniva paventato, nella pressoché totale indifferenza salvo una probabile postuma corale indignazione a quel punto più di facciata che vissuta, il Monumentale Cedro che fa bella mostra a fianco della scuola media da oltre 40 anni, concluderà la propria vicenda terrena vittima delle esigenze di un cantiere incapace di organizzarsi in maniera razionale o comunque tale da prevenirne l'abbattimento, quasi certamente prima del 20 maggio.
La pigrizia e la noncuranza di qualche responsabile addetto all'allestimento del cantiere che dovrà demolire l'ala est del Collegio Convitto Silvio Pellico non ha ritenuto di esaminare alternative a favore della sopravvivenza della Pianta.
Eppure lo spazio non manca, il cortile interno è libero, verranno utilizzati comunque dei posteggi sulla pubblica Piazzetta, lo stesso cortile della scuola media potrebbe , visto l'avvicinarsi del periodo estivo e della chiusura della scuola prestarsi per un impiego alternativo.
Insomma altre opzioni ci sarebbero ma non sono state neppure prese in considerazione: il motto imperante è ispirato alla fretta e alla facile economia , alla totale noncuranza nei confronti della memoria. Eppure la Vicina Rovereto è riuscita a costruire un parcheggio in prossimità dell'Ospedale S. Maria, all'interno di un parco , salvaguardando molti esemplari delle monumentali piante, non tutte in verità' e non rispettando a pieno le volontà del proprietario che ne ha autorizzato la costruzione, ma il problema è stato posto Vivaddio! E una soluzione è stata seppur parzialmente trovata. In questa città sembra prevalere la disattenzione.
Già, perché è pur vero che la responsabilità del cantiere e la committenza non sono comunali ma è altrettanto acclarato che un Sindaco è custode di comportamenti che investono tutti i cittadini, è titolare di un diritto che va al di la dei regolamenti e delle fredde pandette.
Un Sindaco che si rispetti è l'interprete del sentire anche della minoranza, il tutore della memoria , è colui che sa riconoscere la priorità e il valore delle cose in una gerarchia che contempla anche quelle che per molti possono sembrare piccoli problemi.
E lo sono se rappresentati in una scala di valori molto ma molto estesa.
Riteniamo nello stesso tempo , che l'autorevolezza di un primo cittadino si misura dal prestigio acquisito con le azioni e dallo spessore culturale che lo anima , meriti da soli sufficienti ad esercitare un azione di desistenza e persuasione nei confronti di un interlocutore altrettanto pubblico.
Vi sono situazioni nella quotidianità dell'azione amministrativa dove l'investitura e la funzione del ruolo possono esercitarsi senza particolare impegno o istruttorie amministrative, situazioni nelle quali la manifestazione di una volontà e la la capacità di interloquire e mediare rappresentano la cifra del prestigio.
Tutto questo ha valore solo se sussistono la volontà e la consapevolezza dell'opportunità dell'azione ; senza queste e magari con atteggiamenti venati da un retrogusto di rivalsa e di ripicca, ogni appello è destinato a spegnersi.
Sia almeno risparmiato il cordoglio postumo, il succedersi dei rimpianti e delle recriminazioni, i se e i ma appartengono ai pavidi, per cui, salutiamo sin d'ora il Monumentale Cedro pronto ad aggiungersi alla lunga linea verde che dissemina e contrassegna il percorso di questa autorità priva di alcuni dei basilari concetti della rappresentatività e, cosa ancor più negativa , di quel senso estetico e di appartenenenza ad una comunità che dovrebbe distinguere il contabile dal politico e l'amministratore della Cosa Pubblica dall' amministratore delegato di società.
Per l'Associazione Tutela del Territorio
Marcello Cavagna
Luciano Rizzi
9.5.2013
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