Testo fisso

 Per la politica dell'ambiente                                   Chi lotta può perdere,chi non lotta ha già perso! Guevara                                          

Riceviamo da un cittadino di Pilcante:

 

004 (5) 800x519

 

Da anni la popolazione di Pilcante vive sulla propria pelle il problema delle cave che non è solo paesaggistico ed estetico ma è correlato al traffico pesante, all' inquinamento da polveri, dai sempre possibili inquinamenti della falda idrica.

Da anni chiediamo con forza e con argomentazioni un intervento che se non immediatamente risolutivo, interrompa questo circolo vizioso di tolleranza e compiacenza sempre a senso unico: la linea di marcia del profitto, dell'interesse settoriale, del prevalere di pochi su un'intera società.

Una società civile che ha sempre avanzato le richieste nel rispetto delle regole e che ora si interroga se tale scelta sia stata pagante,

Speravo, senza attese miracolistiche, in questa nuova amministrazione, contavo su un corso nel quale la direzione fosse indicata dal PD, nutrivo qualche fiducia nel primo cittadino che da oppositore sembrava sostenere se non proprio le parti della cittadinanza, almeno quelle del diritto e della coscienza  invece mi trovo con un sindaco annullato dal suo stesso autocompiacimento, tutto teso a ricercare la via breve per una gratificazione che non può che essere autoreferenziale, impegnato oltremisura in un movimentismo che spreca energie e produce vaniloquo e paralisi operativa.

Ha forse mai dialogato con la città? E non solo per il piano cave ma per quella che se fosse presente  dovrebbe rappresentare la materia da plasmare con il dialogo, l'informazione, la partecipazione.

Ma sempre solo un nulla che sospettiamo ormai sia un vuoto intellettuale e ideativo piuttosto che una strategia del fare e dell'operare senza confronto , discutibile magari nel metodo, ma certamente  fruttuosa,

E il tempo passa, i progetti  che dovrebbero conformare la nuova città' turbinano in una ridda di ipotesi, soluzioni della durata spesso di poche ore, in un gioco dei quattro cantoni nel quale qualcuno rimane invariabilmente fuori prolungando  così il gioco all'infinito.

I quattro cantoni - saranno presto le quattro cantonate del nostro sindaco – ,  con i cinque giocatori rappresentati : dal comparto ex cartiera, dall'ex Slanzi, dal risanamento delle Cave, dal Cantiere Comunale, dalla caserma dei Vigili del Fuoco; chi rimarrà fuori?

Attualmente un po' uno un po' l'altro a turno , in un futuro probabilmente tutti, vista l'incapacità  di stabilire una graduatoria di priorità. Ma  la sicumera  che ne ispira l'azione  a questo punto non può che essere  funzionale al proprio compiacimento.

E tralasciamo il Parco Righi, il risanamento urbano, la scuola media , la cogenerazione, la crisi economica il disagio sociale, e altro

Ho assistito all'ultimo Consiglio Comunale ho provato  stupore e perplessità per il comportamento di un  sindaco che abbandona l'aula di fronte ad una richiesta di deroga per l'avviamento di una struttura di Nido per l'infanzia allestita e donata da un cittadino di Serravalle alla propria frazione.

Scelta inspiegabile e infatti non lo è stata, motivi di opportunità, qualche incompatibilità , gelosia o magari rancori personali e vecchie ruggini tra paesani? Lo chiedo – retoricamente - per curiosità al sindaco  ma il suo pensiero sarà già  lontano impegnato  in ben altre imprese ; il corpo invece è certamente ancora in vacanza.

{jcomments on}

 

X

Diritti riservati

Copia non permessa