Testo fisso

 Per la politica dell'ambiente                                   Chi lotta può perdere,chi non lotta ha già perso! Guevara                                          

NON SIAMO SOLI

Da una piccola Associazione a Italia Nostra

ovvero dal Teatrino di Paese alla Scala

 

volantino

                                                    

 

                                                    

Risalire il tempo ripercorrendo la catena degli eventi che hanno provocato il risultato che vediamo, è una discesa verso gli inferi di una burocrazia inefficiente, di una politica distratta, di complicità, silenzi, dimenticanze, è l' imbattersi nel totale disinteresse del bene e della salute pubblica, è il percorso di un viaggio che molto spiega dell'imbarbarimento della società , del crescere della distanza tra cittadini e istituzioni, della deriva delle classi politiche e di quello che negli anni '70 veniva definito un “Lumpen Kapitalism” . La riedizione di quanto descrittoda Francesco Rosi nel film “ le mani sulla città”

Difficile se non impossibile raccordare gli avvenimenti che ci hanno portato a questo, troppi gli attori e i responsabili , ancor più difficile mettere in scena la rappresentazione di questa deriva e gestire   uno spettacolo così fittamente ricco di personaggi che si scambiano continuamente i ruoli   La politica, l' imprenditoria, la burocrazia e gli esperti cattedratici, il disinteresse e il disimpegno sono degne spalle dei protagonisti di questa anche se tragica commedia Pirandelliana .

Il risultato che abbiamo davanti agli occhi spiega da solo quanto sia stato intricato il percorso che ha coinvolto la zona delle Cave di Pilcante – Chizzola. Una terra dei Fuochi alla Trentina dove le sembianze dei responsabili sono comunque identificabili mentre le vittime sono confuse nell'anonimato della folla , un luogo dove i fatti e misfatti documentati e denunciati non hanno prodotto nulla e tutto sembra sospeso in queste Terre Estreme .

Un porto franco dell' assenza di regole, dell' iniquità, della ingiustizia, della vergogna e dell'ottusità. Uno sfregio iniziato molti anni fa e proseguito con poche e disattese regole, destinato a soddisfare interessi immediati e lasciare a molti un'eredità inquietante .

La vicenda esce per la prima volta dal contesto localistico per essere fatta propria da una meritoria istituzione come Italia Nostra per la quale e non da sola, anche il paesaggio è bene culturale. Un grazie e che questo sia d'auspicio perchè il torpore e la miopia abbiano finalmente termine.

 

Ps: fregiarsi della Bandiera Arancione significa qualche onere, qualche impegno, molti sacrifci e qualche no.

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