Testo fisso

 Per la politica dell'ambiente                                   Chi lotta può perdere,chi non lotta ha già perso! Guevara                                          

Il dopo corsa. Processo al G.P.

 

 

gokart ala

 

A cosa stai pensando chiede intrigantemente FB? A molte cose, è la risposta; a qualcosa che riguardi la cittadinanza, il Territorio, l'ambiente, i comportamenti e la qualità delle risposte ai problemi sempre presenti in una moderna società, si pensa   a come selezionarle per poterle   proporre in maniera   corretta e nello stesso tempo non trascurando, critica e sarcasmo.

 

Tante caratteristiche per uno scritto che non ha un destinatario preciso ma che si rivolge a molti.

 

Ma la realtà, nel caso la cronaca quella rosa/politica, la più gustosa, viene in aiuto e si dimostra più efficace della più bizzarra fantasia. Quale dunque è stato lo spunto così accattivante?

 

Questi due articoli della stampa locale , pubblicati a pochi giorni l'uno dall'altro, quasi una strategia malvagia e preordinata , forse una nemesi,   rispondono entrambi a molti dei requisiti ricercati e non solo a questi, anzi, a conferma che   non vi sono limiti all'ironia, sembrano scritti con grande tempismo e involontario beffeggio, adatti a descrivere come in politica e ancor più in campagna elettorale, non vi siano limiti all' incoerenza.

 

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002Raccontano dell'ingenuità di non comprendere quanto facile sia smascherare le promesse fasulle e le bugie elettorali, dimostrano   che in politica si può ricoprire nel medesimo tempo e sugli stessi temi , il ruolo del “danneggiato e del danneggiante”, “della vittima e dell' oppressore.

 

Un gran bel pasticcio, perchè è alquanto difficile conciliare la convivenza del Kartodromo con la legittima quiete dei cittadini, e ancor più intollerabile è il dover assistere alla concessione di continue proroghe all'ultimazione di quei lavori che potrebbero – forse - contenere i disagi .

 

Valorizzare una problematica struttura con la presenza dei big di una forza politica di governo, allegramente impegnati in una sfida di Kart e nello stesso tempo pronti a rassicurare i cittadini sulla prossima certa applicazione di quelle norme, che di fatto si ritardano con deroghe e proroghe , suggerisce una certa   incongruenza e provoca una certa ilarità e irritazione.

 

Ma sull'onda dell'entusiasmo ci si avventura nei tipici territori elettorali e si va ben oltre , auspicando interventi sulla ferrovia, sull'autostrada....su rumori e altro ancora .

 

E questo tra una gassata e uno stridio di gomme , per la quiete degli abitanti di Marani.

 

Concluso l'happening, gli stessi organizzatori del festoso gruppo celebrano   il kartodromo quale strumento di crescita e sviluppo, ne cantano le lodi , lo identificano come   luogo di appuntamenti internazionali. Insomma, tutto viene descritto come un vero vanto per la città e la sua economia.

 

Questo slancio di gagliardo ottimismo sulle virtù della struttura   assume le caratteristiche di uno 'spottone' (come usa dire Albanese in “ Cetto la Qualunque”) , che canta di ricadute benefiche sul territorio, scordando che la/le precedente gestione produsse piuttosto poco in termini di occupazione;   promosse , forse , qualche soggiorno nel B&B, incentivò la vendita di qualche cassa di birra da parte dei supermercati, di un pieno di gasolio,   lasciando in cambio, disagio, rumore, inquinamento atmosferico, acustico e magari e del terreno. Ma nessuna indagine venne mai chiesta dal Comune, allora proprietario.

 

Poche furono le verifiche quando la proprietà era pubblica, immaginiamo in futuro.

 

Ma ai Cittadini di Marani, che   da tempo lamentano i disagi, denunciano la prevaricazione dei propri diritti da parte di chi dovrebbe invece tutelarli e che sono ora oggetto di attenzioni e vezzeggiamenti, vorremmo ricordare il vecchio adagio: “ Non credere al cacciatore a valle, al pescatore al fiume e al politico in Campagna elettorale” . Ma in ultima analisi da chi sono tutelati?

 

Dal Comune che proroga dopo proroga, ritarda la soluzione del problema? Dai Controlli? Non furono efficacemente mai fatti nella precedente gestione e neppure per le cave, possiamo immaginare che cambiando i suonatori cambi anche la musica? O è più ragionevole pensare che questa continuerà sullo stesso “refrain” anche per i Kart?

 

Verranno dalla verifica dei lavori di messa in opera delle barriere anti-rumore? Quelle stesse che i cittadini criticano ancor prima del loro completamento? E poi perché mai controllarli visto che sono stati autorizzati dal medesimo   Organismo.

 

Quindi?

 

La politica non sfugge all'evoluzione del costume, mutua forme e linguaggi dai social , i politici fanno il verso agli Influencer, le ostentazioni sopra le righe diventano “ragazzate innocenti”, tutto si trasforma in spettacolo ed in un effimero chiacchiericcio, dimenticando che proprio perchè ormai tutto è   connesso, l'esibizione in una rumorosa goliardica festa nel pieno di una annosa vertenza sul rumore e sull' impatto negativo della struttura utilizzata , avrebbe richiesto un minimo di accortezza e sensibilità.

 

Siamo nel triangolo della vergogna, nel più sofferente spazio del Triveneto, in un luogo nel quale politici e amministratori, funzionari e dipendenti di ogni struttura pubblica , dovrebbero transitare cospargendosi, senza retorica, il capo di cenere.   Ci troviamo in un luogo che definire ad alto rischio ambientale non è un'esagerazione, con le sue fabbriche da attenzionare, le sue discariche abusive, le sue cave che ufficialmente dismesse o meno, sono ancora oggetto di preoccupazione, protetti e rassicurati da controlli, che se la tradizione è rimasta invariata negli anni, saranno inesistenti o secretati. Anche il tavolo di lavoro istituito “coram populo” è da tempo disinnescato.

 

In una lettera aperta - che riportiamo - l'ex Sindaco di Ala deplora il comportamento dell'attuale   Assessore competente responsabile , a suo dire, del ripristino,   nella nuova versione del PUP, dell'originaria, vetusta, anacronistica visione del destino di quelle cave.

 

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Ma nessuna meraviglia.

 

Poche righe sopra abbiamo anche noi evidenziato le sofferenze che le cave hanno provocato negli anni e a quelle aggiungiamo le inconcludenti posizioni dell' Assessore competente. Portatore di tante, troppe variegate proposte circa destino delle cave, ma sino ad oggi   incapace   di proporre una soluzione concreta. Affermazioni contestabili? La risposta è che tutto è immancabilmente rimasto immutato , come allora, come sempre. O se evoluzione è in atto, questa andrebbe spiegata, perchè l' attività è inusualmente frenetica.

Perchè quindi dovrebbero valere per il Kartodromo le rassicurazioni che risultarono effimere per le cave?

 

Una gestione questa delle cave / discariche, contrassegnata da sempre ,   da un ondivago movimentismo con posizioni e pronunciamenti contraddittori.

 

Vogliamo togliere un po' di polvere dai cassetti della memoria?

 

Ad un collegiale quanto frettoloso “si “ alla discarica di veleni impropriamente definita “Manara”, si passò immantinente ad un “no” per i ben noti motivi, si concepì quindi una bonifica integrale, con destinazione agricola, ben presto ridimensionata in una più modesta bonifica ordinaria con destinazione a solo verde.

 

E ancora: il ripristino , dapprima totale, divenne in seguito   parziale e infine fu silenziato .

 

Non mancarono i rendering o altre soluzioni che prefiguravano parchi giochi, acque placide, cinguettii e stormir di fronde; luoghi ameni, in serena convivenza con qualunque cosa vi fosse stata precedentemente sepolta.

 

Non se ne fece nulla, e quello rimase per il cittadino un luogo senza tempo, sospeso, immobile .

 

Il silenzio è sceso da quando La PAT ha acquisito la competenza sulle discariche di grande capienza. Un silenzio che non ha cessato di suscitare preoccupazioni su quanto avviene in quelle voragini, su come si lavora , per quale obiettivo , con quali controlli e autorizzazioni.

Non dubitiamo che tutto sia in regola, ma l'informazione, la partecipazione e la condivisione erano i veri valori del promesso “Tavolo di concertazione o di lavoro”, rimasto allo stato di un divinatorio “ Tavolino a tre gambe”.

 

Ritornando al Kartodromo, il cittadino è purtroppo succube di questa sostanziale disattenzione e un suggerimento , che abbiamo già avuto modo di avanzare è : “ guardate Trento, la TAV e la circonvallazione ferroviaria, guardate cosa hanno ottenuto i Comitati, laddove la politica sonnecchiava colpevolmente! ”

 

E' intervenuta la Magistratura. E parte di un discusso cantiere, con annessa mancata bonifica, da oltre 1 miliardo di €, è sotto sequestro.

 

Si vuole veramente ottenere soddisfazione? Si proceda con un esposto al NOE , per delle verifiche sul rumore, sull'inquinamento , stimolando adozione di prescrizioni e imponendo la loro verifica.

 

Tutto il resto è solo chiacchiere e   specchietti per allodole

 

la Redazione

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