Testo fisso

 Per la politica dell'ambiente                                   Chi lotta può perdere,chi non lotta ha già perso! Guevara                                          

Daniza e "Carnera" *

 

Daniza

 

Non in commotione, non in commotione ….....veritas e infatti dove collocarsi dopo aver letto , ascoltato molte opinioni, cercato di  capire e interpretare    il grande sommovimento  di idee e prese di posizione  che hanno contrassegnato questa estate Trentina  caratterizzata dalla vicenda  dell'aggressione dell'Orsa e sulla quale si sono schierati e misurati i contendenti della due fazioni nelle quali si è inevitabilmente divisa l'opinione pubblica?

 

Parliamo ovviamente di Daniza  accusata di comportarsi  quale per l'appunto è : un' Orsa , l'animale  al centro di una disputa che  abbraccia trasversalmente tutte le discipline ; l'etologia  la bioetica,  il diritto   quello   dell'uomo e dell'animale, insomma quanto  di meglio  può mettere in campo il Circo Mediatico per animare  questa malinconica estate Trentina  , ancora una volta uscita dal torpore provinciale  per un fatto di cronaca.

 

I fatti sono conosciuti secondo la versione raccontata  dal protagonista – l'orso ricercato per rilasciare una dichiarazione si è rifiutato di farsi intercettare dalle squadre della PAT armate di microfono -  ,  la dinamica   dei fatti è ondivaga , come l'umore delle rispettive claque.

 

Le parole  accentuano o …attutiscono i toni di quel breve e cruento incontro.

Una verità sembra essere  nelle parole della “vittima” umana , l'altra  sepolta nella mente dell'orso.

 

Chissà magari  un domani in buon ” Carnera” * (già proprio il soprannome dell'uomo) scriverà un libro, rilascerà  una classica intervista verità  a reti unificate, si accomoderà nel salotto di Porta a Porta dove con l'ausilio di un dettagliato plastico il pubblico potrà apprendere i fatti .

Ma fino ad allora , la verità sarà ignorata  dovesse  ergersi  davanti a noi alta e fiera come una montagna.

 

Il fatto:  si dice che “Carnera”  passeggiando tranquillamente nel bosco, si sia imbattuto nei cuccioli dormienti dell'orsa Daniza;  questa vista  sembra abbia evocato il ricordo del peluche    che rasserenava i suoi sogni di bambino.  Avvicinatosi ,  qualcuno  dice di 6 metri altri  di 30 , la versione ufficiale riporta sia   stato a sua volta sorpreso dall' Orsa niente affatto  disposta a condividere la gioia  dei  pargoletti e abbia a suo modo protetto la cucciolata inseguendo, aggredendo, ferendo....ma poi lasciando andare  il malcapitato con un rimbrotto. Un'azione dimostrativa, insomma , quasi pedagogica.

Una descrizione dissacrante? Che altro dire , questa la dinamica come raccontata dal protagonista; troppo fantasiosa?  Non vi sono molti altri elementi , i commenti sono invece tratti  tra i tanti che hanno popolato le cronache  .

 

i dubbi: ma come ha potuto un esperto cacciatore come il signor “ Carnera “ pensare di potersi avvinare impunemente ad una cucciolata di Orsetti  senza  correre il grande rischio di un incontro ravvicinato con la madre?

Non avrebbe la buona norma suggerito di mutare repentinamente direzione  ed allontanarsi dal luogo del fortuito incontro?

Perchè a nessuno dei  sanitari che hanno preso in cura il malcapitato  vittima di un ' aggressione (animale)  non hanno, ascoltato il racconto dei fatti, provveduto a trattenere e conservare un reperto, anche solo un presidio di medicazione utilizzato? Quanti sono gli esperti patologi in grado di distinguere inequivocabilmente le ferite inferte da un orso considerato che all'apparenza sembra trattarsi di graffi ?

 

Ruolo dell'orso ; voler antropomorfizzare troppo l'animale  attribuendogli un comportamento ed un'etica umana è forse il secondo grande errore di questa vicenda. L'animale che si sente in pericolo non attiva una gradualità della risposta. Non si tratta della  guerra fredda allorquando si programmava una risposta bilanciata all'aggressione!  l'animale minacciato  tende ad eliminare il pericolo alla radice,  di rimuovere ogni possibile rischio per se stesso o per la prole. Sostenere che l'orso si sia accontentato di scaraventare l'uomo a terra per poi allontanarsi dopo aver considerato   esauriente la lezione e soddisfatto dell'avvertimento, suona molto ingenuo.

 

L' opinione pubblica. Qui  ci si affaccia al grande mistero dei comportamenti umani, Si è assistito a tutto e al suo contrario , ogni  dichiarazione trovava ascolto  come i più fantasiosi suggerimenti e accorgimenti, le illazioni imperversavano   , i  se e il ma  sono stati  l' incipit di lunghe  e concitate disquisizioni  sottolineate da indici alzati e puntati,  da pugni levati, indici e mignoli alzati, ( anche solamente il medio in qualche maleducato caso).

Tutto il repertorio di una partigianeria esasperata, per riproporre l'italico dualismo dei Guelfi e Ghibellini.

E i due poveri attori ?  Quasi certamente incolpevoli protagonisti di un' azione più grande di loro e ormai ingovernabile  fagocitati dai Social network.

 

Daniza e  “ Carnera “  (nomi  usciti da un film di Fellini)  tirati entrambi per la giacca, dati  in pasto alla canea urlante dei rispettivi aficionados che finiscono inevitabilmente per danneggiare la causa per la quale si sbracciano, incapaci entrambi di fermarsi , riflettere e dialogare  considerare  che il terzo incomodo in questo bailamme , defilato, sottotraccia e silenzioso,   non è ne il plantigrado e neppure il “Carnera “  : è lui: il Progetto LIFE URSUS.

 

Già proprio quei soloni che anni or sono azzardatamente  dettero avvio al progetto per  corroborare l' esangue popolazione Ursina  del Trentino , dopo di che  accertata la buona risposta dell'ambiente  rassicurati dal buon ritorno d'immagine, preso atto e sottovalutato un evidente malumore  delle popolazioni  coinvolte , ritennero  che l'esperimento poteva considerarsi concluso,  e che quindi si poteva  procedere al “prelievo” di qualche esemplare.

 

La Politica : Era nell'aria, era solamente questione di tempo e di circostanze anche fortuite come questa, perchè avvenisse un incontro cruento tra uomo e animale, E' successo in estate quando il territorio è saturo delle presenze  turistiche ,  dopo un lungo stillicidio di aggressioni ad animali e il riecheggiare sempre più bellicoso delle forze politiche  che non hanno mai visto di buon occhio la presenza dell'animale ( non di rado  in netta competizione con altri interessi) . Da tempo infatti molto si è fatto per  eccitare  gli animi e promuovere  occasioni per riaffermare  posizioni radicalmente  contrarie.

 

L'Associazionismo,  l'altro protagonista

Abbiamo assistito alla parata di tutte le possibili liste animaliste, una rimpatriata anche per molte da tempo ai margini , tutte le strategie di lotta e opposizione sono state messe in campo  con risultati non proprio esaltanti e  forse addirittura perniciosi a lunga scadenza.

La protesta, anche quella civile di piazza, è risultata sopra le righe, la reazione è parsa in motle occasioni viscerale e poco razionale. E' mancato  un approccio unitario, una visione strategica condivisa, quel dialogo che  nel lungo termine potrebbe  fornire delle  proposte.

Manca ancora il silenzio, la riflessione, la volontà' di  confrontarsi  per unirsi e dar  finalmente vigore ad  una voce unitaria  che possa efficacemente dialogare con i vari Comitati  e soprattutto pesare nei confronti della PAT.

 

L' opinione pubblica è l' unico  strumento che può rivelarsi di grande efficacia nei confronti della Politica che infatti dopo alcune contrastanti dichiarazioni ,  atteggiamenti e distinguo dei singoli, ora tace : non certo inerme.

 

E ora? 

Il sacrificio dei due protagonisti, abbattuto l'animale, come vorrebbe il sindaco di Bocenago Walter Ferrazza, già sottosegretario di Stato per gli affari regionali e le autonomie (il suo è un tentativo postumo di mostrare i muscoli del pregresso potere statuale?) messo alla gogna mediatica l'umano, potrebbe  finalmente convincere le tante sigle a confrontarsi  e almeno in questa circostanza  mostrarsi  meno arruffoni, individualisti  e più coesi.

 

Una specie di quadratura del cerchio, in un universo dove sicuramente ciò' che non manca è l' entusiasmo e la buona fede, il tutto però  animato da una irrinunciabile indipendenza e protagonismo.

 

Non in commotione.......Dovrà quietarsi  l'ondata emozionale e  di irrazionale presenzialismo per poter  sperare che la riflessione e la concretezza prendano il posto dell'Animalismo da salotto , ammirevole, degnissimo e commovente ma destinato ahi noi a fare solo testimonianza.

Luciano

* Daniele Maturi

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